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VOLERE VOLARE: TESSERE COMUNITÀ

Nella scorsa settimana il cantiere educativo Volere Volare di Ispica è stato coinvolto in un importante progetto: “tEssere 2023” di Kromato Edizioni che ha visto protagonisti indiscussi i bambini, i quali sono diventati dei veri e propri artisti cimentandosi nell’intreccio di fili per la realizzazione dell’arazzo “Tessere comunità”, lavorando al Tappeto di Perline e realizzando dei disegni che hanno formato poi un grande arazzo di carta dai molteplici colori.

Al progetto hanno partecipato anche le mamme e alcuni volontari del cantiere. Insieme al tessere fantasioso e originale dei fili e dei ricami è emersa tanta ricchezza data dalla creazione di legami e dalla condivisione di valori che ha permesso di diventare l’uno per l’altro grembo accogliente, famiglia ospitale, ognuno con la propria singolarità ma tutti accomunati da un solo sentire, quello di essere un’unica comunità che mette in circolo l’amore, proprio come un grande mosaico costituito da molteplici tessere ma capaci di formare tutte insieme un armonico motivo.
Un grazie speciale a tutte le mamme e ai volontari che hanno partecipato con entusiasmo a questa iniziativa comunitaria e un grazie particolare alla curatrice del progetto Evelina Barone, all’artista Jonida Xherri e a Maria Rita Mauroni che sono riuscite a coinvolgere tutti, dai più piccoli ai più grandi, alimentando i sogni e le speranze di ognuno, contribuendo a portare la bellezza in ogni sua forma nel mondo a partire proprio dalla nostra Ispica.

AVVENTO 22 – LA RACCOLTA CARITAS

L'invito alle comunità della Diocesi è di rivolgere la propria sensibilità al Convento di Santa Maria di Gesù dei Frati Minori di Ispica

Per la raccolta dell’Avvento di fraternità la nostra sensibilità sarà rivolta  al Convento di Santa Maria di Gesù dei Frati Minori di Ispica e al loro servizio a favore dei fratelli migranti che vengono a visitare il nostro territorio in cerca di aiuto e sostegno.

Come donare

Oltre alla raccolta domenicale nelle comunità parrocchiali, sarà possibile anche donare attraverso il conto corrente bancario presso Banca Agricola Popolare di Ragusa, intestato a Caritas Diocesana di Noto. Iban: IT22A0503684480CC0180032790 – Casuale: Raccolta Avvento di fraternità 2022.

 

Ecco, a proposito, una lettera dei Frati per capire, in profondità, la loro perseverante e accogliente azione quotidiana e la fede che la ispira.

Un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: «Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?»”. (Lc 10,33-36).

  1. Con questa icona evangelica ci presentiamo come fraternità di evangelizzazione dei frati minori di Sicilia, in Ispica. Una casa per le Missioni e l’Evangelizzazione che in questi anni, guidata dallo Spirito Santo, ha saputo docilmente modellarsi e adattarsi a quella forma che il Vangelo ha ispirato giorno dopo giorno, volto dopo volto: incontrato, accolto, conosciuto e salutato. Esperienza ricca, faticosa ma sempre creativa nell’annuncio della buona notizia, unico movente che ci ha tenuti uniti alla voce di Colui che ci ha costituiti fraternità. Oggi rivolgiamo a tutti voi fratelli e sorelle della Chiesa di Noto la nostra piccola testimonianza.
  2. Sentiamo forte il passaggio epocale che la storia dell’umanità sta attraversando e che, in piccolo, sta coinvolgendo la nostra fraternità lasciandola sulla soglia di una identità che va definendosi. Due i pilastri sorreggono l’architrave della nostra fraternità segnata dal sangue del redentore, pilastri che restano saldi e chiari ad ogni fratello che qui vive: la solidità della vocazione ricevuta e la bellezza profetica della fraternità, con la porta aperta all’esterno dove il buon Pastore continua a bussare e a raggiungerci attraverso quelle pagine di vangelo che ogni fratello pellegrino nel mondo porta in sé.Frati Minori di Ispica - Incontri per l'integrazione
  3. Assistendo al continuo e tragico flusso migratorio nel nostro mare mediterraneo, avendo vissuto, anche noi, l’esperienza lunga e dolorosa della pandemia, testimoni di una storia che mostra segni di regressione, la nostra fraternità continua a porsi in ascolto per trovare la risposta all’azione dello Spirito che ci interpella attraverso il mandato che il Cristo Risorto rivolge ancora oggi nei nostri cuori. Ne troviamo attuazione nell’accoglienza degli uomini in cammino che abbiamo incontrato durante questi tre anni. Facciamo esperienza di evangelizzazione “ad extra” poiché il nostro carisma ci chiama a stare tra la gente e ad “intra” poiché gli ospiti in viaggio che vivono con noi nutrono il nostro cammino di sequela.
  4. L’icona evangelica del Buon Samaritano, come dicevo prima, è ispiratrice per la fraternità. Ci riconosciamo nella figura del malcapitato soccorso da uno straniero che “era in viaggio”. Abbiamo, concretamente, fatto esperienza dello straniero che si accosta e ci visita bussando alla nostra porta, portando con sé il Vangelo della salvezza. Davvero, ciascuno dei nostri ospiti è stato portatore di un Vangelo incarnato nelle vite dell’uomo. Ci siamo così accorti che il Vangelo ci è arrivato dentro casa, un Vangelo senza l’etichetta di “migrante”, un Vangelo che contempla l’uomo in viaggio nella sua totalità e che sempre lo riconosce come portatore di salvezza.
  5. L’armonizzazione dell’annuncio del Vangelo tra le mura del convento con l’accoglienza e l’annuncio in strada tra la gente ci ha immersi nella bellezza dell’essere minori e non detentori di un messaggio. Riconosciamo, infatti, come molto spesso questo messaggio di Salvezza ci anticipa e porta in sé quel seme della Parola di Vita che il Seminatore ha già seminato prima del nostro arrivo.  Così, Evangelizzati dai fratelli che ci hanno visitato, riscopriamo la fatica di abbandonare la logica del fare per riscoprire la modalità di un annuncio semplice ed essenziale, vissuto nella preghiera, nella minorità e nella fraternità tra la gente, e nel riscoprirci testimoni del Vangelo che ci ha inseriti nell’eccedenza della misericordia di Dio.