Anche quest’anno la Luce della Pace proveniente da Betlemme è giunta nella chiesa rurale del Sacro Cuore a Rigolizia ad opera degli scout palazzolesi. In Terrasanta, nella Basilica della Natività, arde da molti secoli una lampada alimentata dall’olio donato a turno dalle nazioni cristiane del mondo: la sua ubicazione è accanto ad una stella d’argento a dodici punte che indica il luogo esatto della mangiatoia, dove la vergine Maria adagiò il corpo dell’Emmanuele, di Gesù infante. La tradizione “Luce della Pace da Betlemme”, nata anni fa dall’iniziativa natalizia di beneficenza “Lichts in Dunkel” ed originariamente promossa dall’emittente televisiva austriaca ÖRF-Landestudio Oberösterreich, ha ormai conquistato i cuori di molti e porta ad un coinvolgimento sempre maggiore.
Ogni anno, un bambino austriaco accende una candela a quella lampada e la porta a Linz. Da lì, ad opera degli scout di molte nazioni, al termine di una cerimonia ecumenica, la Luce della Pace, senza mai venir spenta, raggiunge i diversi stati europei quale simbolo di speranza e testimonianza tangibile di collaborazione.
I giovani scout del Gruppo “Trekker in Scouting” di Palazzolo, ormai per il quinto anno, dopo aver ricevuto la Fiammella dagli scout triestini a mezzo di una delle staffette ferroviarie che tra sabato e domenica scorsa hanno attraversato l’Italia, attuando uno dei principi della Promessa, il servizio al prossimo, si sono fatti dono per gli altri. E, attuando il motto che sta accompagnando la loro impresa Luce di Betlemme 2012, “gratuitamente abbiamo ricevuto, gratuitamente doniamo”, hanno curato anche per questa edizione la distribuzione a Palazzolo e dintorni.
Domenica 16 Dicembre, al termine dell’offertorio, la Luce di Betlemme è stata intronizzata dal parroco di Rigolizia, sac. Ottavio Ruta, che a nome della comunità parrocchiale ha accolto questo evocativo messaggio di pace e dell’imminente Natale di Gesù, vera Luce del Mondo.
La Luce di Betlemme sarà alimentata fino al 6 Gennaio e resterà a disposizione di quanti vogliano accendere una propria candela per collocarla accanto al presepio o alla finestra della propria casa, non solo per unirsi spiritualmente alla Terrasanta, ma anche per dar tangibile prova di impegno per l’edificazione di un mondo di Pace