6 anni fa, il 22 gennaio 2009, Benedetto XVI nominava don Antonio Staglianò, presbitero della Chiesa calabrese, Vescovo di Noto. Due mesi dopo, il 19 marzo, Mons. Staglianò è stato consacrato a Crotone e ha fatto il suo ingresso in Diocesi il 2 aprile 2009.
Il Vicario generale, Mons. Angelo Giurdanella, stamattina, a conclusione della preghiera delle lodi in Cattedrale, con la presenza del Presbiterio di Noto, ha rivolto, a nome di tutta la comunità diocesana, un sentito augurio all’indirizzo del Vescovo, unito alla preghiera per il suo ministero pastorale.
Mons. Staglianò, ricordando con gioia il giorno della sua elezione, ha chiesto preghiere per lui e per la Chiesa di Noto, raccomandando ai presbiteri presenti l’impegno a crescere nella comunione, che ha il suo fondamento nell’amicizia con Cristo. “Non perdiamoci nelle ‘chiacchiere’ di una teologia che non incarna il vissuto cristiano – ha proseguito il Vescovo – diamo corpo alla nostra fede, amiamoci di cuore, perché la nostra sia una comunione ‘effettiva’, perché ‘affettiva’, fatta cioè di affetto sincero, che attinge al cuore ‘affettuoso’ di Cristo”.
Seguendo gli orientamenti del prossimo Convegno ecclesiale di Firenze, Mons. Staglianò ha inoltre definito cosa vuol dire nuovo umanesimo, a partire dalla novità di Cristo, dalla sua resurrezione che ri-crea gli uomini e restituisce loro la bontà e la bellezza delle creature fatte ad immagine di Dio.
Mentre ringraziamo il Signore per il dono del Vescovo Antonio, preghiamo per lui, affinché possa mostrarci sempre i tratti premurosi e affettuosi del Bel Pastore.