Continua la pastorale “itinerante” del nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, sulla scia di una Chiesa in uscita, tanto auspicata da Papa Francesco. Giovedì 24 novembre, al mattino, il Vescovo ha partecipato ad una conferenza sul tema “alimentazione” organizzata dagli studenti dell’Istituto Alberghiero di Modica. I giovani hanno voluto approfondire le tematiche già affrontate al Convegno internazionale di Bioetica, promosso dalla nostra Diocesi lo scorso ottobre, al quale questi stessi studenti avevano già in gran numero preso parte.
Mons. Staglianò ha parlato ai giovani della “relazionalità del cibo”. “Per vivere umanamente le cose più vere, non si può non pensarle – ha esordito, citando Socrate – noi siamo esseri umani non perché mangiamo, ma perché mangiando siamo consapevoli di quello che stiamo facendo, infatti noi siamo anzitutto il nostro corpo. E l’argomento cibo c’entra perché ha dunque a che fare con il nostro essere umani”. Da lì il presule ha sviluppato il discorso sull’umanità dicendo che “non è umano lasciare che al mondo ci sia gente che non ha da mangiare, mentre c’è chi ne fa spreco”.
“Gli esseri umani ‘si cibano’ e non ‘mangiano’ come invece fanno gli animali: c’è una differenza in questo che intercorre in quella dose di umanità che ci vede coinvolti nel nostro rapporto con il cibo”. In conclusione ha parlato della differenza tra “banchettare” e “mangiare” che vede coinvolto in maniera singolare l’essere umano nella relazione con i suoi simili, relazione di amicizia e di fraternità.
Nel pomeriggio, il nostro Vescovo si è recato presso la Parrocchia del S. Cuore di Noto per visitare don Giorgio Parisi, parroco, in convalescenza per alcuni problemi di salute. Dopo un breve incontro hanno insieme concelebrato la S. Messa con la Comunità parrocchiale. Mons. Staglianò ha chiesto ai fedeli di pregare per la salute e il ministero del giovane sacerdote. Nell’omelia ha avuto modo di esporre l’importanza della Parola di Dio nel vivere quotidiano del fedele cristiano. Ha spiegato di come non sia un precetto il partecipare quotidianamente alla S. Messa (il precetto è quello domenicale) ma è una buona pratica spirituale. Tuttavia una valida alternativa è il mettere in pratica le Opere di misericordia: “Sarebbe una bella ‘messa’ – ha parafrasato – andare a trovare un fratello bisognoso”.
Nella seconda parte del pomeriggio, il Vescovo ha visitato il Carmelo di Noto, intrattenendosi con le monache per quasi due ore, conversando sulle “maschere di Dio”, su come il cristianesimo appaia molte volte diverso dalla sua essenza e quindi costruito dall’uomo, e infine sull’attuale situazione politica italiana, con speciali rimandi all’imminente referendum costituzionale. Il Vescovo ha preso l’impegno di recarsi nuovamente al Carmelo per manifestare alla Comunità i propri auguri di Natale.