Noto. Una missione popolare volta a ‘Riscoprire e testimoniare Gesù lungo le strade’ della Diocesi barocca quella che si concluderà, nella sua fase intensiva e celebrativa, posdomani 28 marzo, Giovedì Santo, durante la solenne Eucaristia Crismale, presieduta dal Vescovo, nel Duomo di S. Giorgio in Modica (data l’attuale inagibilità della chiesa Cattedrale, per i lavori di ricostruzione in corso, dopo il crollo del 1996).
I momenti vicariali della Missione popolare sono stati tenuti dall’ottobre 2001 fino al 23 marzo scorso. La Chiesa di Noto ha vissuto sei mesi che hanno impegnato giovani, adulti e famiglie degli otto vicariati in un momento di particolare significato anche in quanto sono stati tenuti sul solco profetico e conciliare del recente Sinodo diocesano (1995-1996) che ha risvegliato i credenti della Chiesa netina nella loro corresponsabilità di testimoniare e annunziare in modo rinnovato il Vangelo in forza del battesimo. Una missione, quella lanciata dal Vescovo di Noto, Monsignor Giuseppe Malandrino, che è iniziata con un lungo percorso di formazione di due anni che ha coinvolto quasi duemila ‘missionari’ laici e religiosi, oltre che, man mano, moltissimi battezzati di tutte le comunità parrocchiali, delle associazioni e dei movimenti ecclesiali.
«Occorre sentirsi inviati sempre a testimoniare il Vangelo in un mondo che sta cambiando ha sottolineato più volte il Vescovo Malandrino Siamo tutti inviati verso una missione capillare che deve raggiungere ogni uomo là dove egli vive, lavora e soffre, uscendo dal Tempio, testimoniando l’amore di Cristo in modo vivo e coerente»
Poi, riprendendo il recente Sinodo diocesano, il prelato ha aggiunto: «dobbiamo metterci con più intensità in ascolto della Parola di Dio perché, compenetrati da essa, possiamo donarla agli uomini con coerenza e coraggio».
La missione è stata aperta ufficialmente i1 7 ottobre, festa diocesana del ‘Verbum Domini’ ed ha impegnato per prima, dal 18 ottobre, il vicariat
o di Modica, per celebrare l’ultima tappa vicariale a Pozzallo, città del sindaco ‘Santo’.
«Ogni celebrazione ha registrato un clima di entusiasmo, ravvivando la fede e suscitando un impegno capillare di testimonianza del Vangelo ha commentato don Umberto Bonincontro, coordinatore della missione popolare Ora entriamo nella fase della missione permanente continuamente sottolineata dal nostro Vescovo; missione permanente che, secondo quanto espresso nel Sinodo, stimola molto la nostra comunità diocesana a passare da una Chiesa di conservazione dell’esistente ad una Chiesa missionaria; da una Chiesa dispersa nelle molte attività a una Chiesa che ritrovi le cose essenziali della fede e sappia comunicarle come pellegrina sulle strade dell’uomo mediante un radicamento nel territorio».
Noto, 26 marzo 2001
Il responsabile dell’Ufficio
Diocesano Comunicazioni Sociali