La Chiesa Madre, che domina la parte alta dell’ampia Piazza Regina Margherita, è dedicata a San Bartolomeo. Distrutta dal terremoto del 1693, fu costruita nel 1750 per opera di Don Antonio Li Favi. Il prospetto è ottocentesco.La doppia scalinata conferisce slancio alla facciata a due ordini, con elementi tardobarocchi ed elementi neoclassici, che è impreziosita da una coppia di pilastri, da una finestra incorniciata e dal simbolo della città, lo Stemma degli Statella. L’interno, a tre navate divise da pilastri, è privo di decorazioni e le conferisca un senso di gradevole semplicità; di grande contrasto è solo il quadro raffigurante San Bartolomeo durante il martirio (copia dell’originale).Da segnalare le sculture in stucco ai lati degli altari del transetto e la tela SS. Trinità con S. Francesco di Paola in preghiera,il monumento funebre di Don Giovanni Statella (1638), le tele di S. Tommaso e di S. Nicola e un Crocifisso ligneo dipinto (secc. XV-XVI) con un’interessante iconografia tardobizantina.
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