BUTEMBO-BENI, DOPO LA GUERRA IL LENTO CAMMINO VERSO LA PACE

 

E’ rientrata lo scorso 21 gennaio da Butembo-Beni la delegazione andata in visita alla diocesi gemella e composta da don Salvatore Cerruto provicario della diocesi di Noto, don Salvatore Giordanella direttore dell’Ufficio missionario diocesano, don Gaetano Colombo di Pachino, dal modicano Giuseppe Cugno e dal netino Salvatore Di Rosa padre di Verdiana la studentessa di 21 anni dal mese di ottobre 2008 a Butembo-Beni dove sta frequentando il corso di laurea in medicina presso l’università del Graben. «Quello che abbiamo trovato è un ambiente tutto sommato sereno – racconta don Giordanella -. Con l’arresto del generale Nkunda, infatti, sono riprese le trattative politiche per la pace e la guerra sembra sedata. I circa 2mila profughi attualmente ospitati nella città di Butembo sono aiutati dalle agenzie internazionali e dalla Caritas, in attesa di rientrare nei villaggi. Intanto, per quello che potevamo, anche noi, come diocesi di Noto, abbiamo dato un contributo per il loro sostentamento». Ospitati presso le famiglie di Butembo, nella casa parrocchiale della cattedrale e presso il centro nutrizionale, i profughi sono soprattutto donne e bambini. «Durante la nostra permanenza abbiamo visitato sette parrocchie – continua don Giordanella -, portato le lettere e gli aiuti per le adozioni, e visitato i progetti in corso, come da programma». La situazione di maggiore povertà è stata riscontrata a Buisega, la parrocchia al confine con l’Uganda. Lì anche la casa parrocchiale è di fango.