Proposte per l’avvento a partire dal gemellaggio con l’Abruzzo

Vivremo l’Avvento 2010 portando nel cuore la consapevolezza – ravvivata nel nostro Convegno diocesano di inizio anno e dal documento dei vescovi italiani per i prossimi dieci anni sulla sfida educativa – che Dio è il nostro primo educatore. La prima scuola resta la liturgia unita alla lectio divina, ma ci sono anche le sollecitazioni ricevute negli incontri unitari con don Nisi Candido e in esperienze che dilatano il cuore – come i gemellaggi con l’Africa e con l’Abruzzo. Vengono allora offerte a tutti nel sussidio per l’Avvento 2010 in modo particolare le perle preziose raccolte nel rapporto di fraternità avviato con la comunità di Paganica (L’Aquila) attraverso le visite reciproche. Come nei racconti evangelici anche in questo sussidio si parte da volti precisi e particolari, per ricevere però messaggi universali che potremo riportare nella vita delle nostre comunità come un’ispirazione, e così costruire il percorso di Avvento. Sono riportati alcuni testi per un discernimento della vita e della storia, delle tracce per la preghiera (per l’adorazione eucaristica, per la liturgia penitenziale, per la veglia di Natale), delle proposte d’impegno (la visita e la mappatura dei bisogni, anche come esperienza educativa; il presepe a tappe con i bambini; le indicazioni per la colletta dell’Avvento di fraternità). Come scrive il nostro Vescovo nella prefazione, «dal “basso della terra” (da questo lembo di Sud d’Italia, posto sul Mar Mediterraneo, che si incontra con le terre ferite dal terremoto e delle vite terremotate dei poveri, dei migranti, del Sud della terra, a iniziare dalla diocesi gemella di Butembo-Beni) vogliamo rinnovare il canto di gloria a Dio che tutti gli uomini ama, cantato dagli angeli a Betlemme e ogni Natale posto nel nostro cuore nella misura in cui ci apriamo e innamoriamo di questo mistero d’amore». Quanto alla colletta di Avvento, quest’anno sarà destinata ad un bisogno urgente, concreto, situato nelle nostre relazioni con la comunità di Paganica: essa solo ora sta riprendendo lentamente una vita comunitaria più serena, avendo però bisogno del sostegno dei fratelli. La CEI ha ultimato i lavori per un Centro pastorale comunitario, ma ora occorre l’arredamento delle aule catechistiche e della sala di comunità. Complessivamente servono 20 mila euro, e serve per noi la capacità di ricordarci che ogni colletta non è un’elemosina ma un gesto santo che deve avere misura evangelica. Peraltro il desiderio della comunità di Paganica è di trovare in seguito forme reciproche di aiuto, e questo dice l’esemplarità di una comunità che nel passato ha tanto aiutato altri, in varie zone dell’America Latina come in progetti di recupero dei ragazzi di strada nell’Est europeo. C’è poi la fraternità delle Clarisse tornata, malgrado tante proposte diverse, a Paganica in un prefabbricato, per restare in mezzo alla fatica della gente dopo essere stata come tutti colpita direttamente con la morte della madre e la distruzione del convento. Anche in questo caso possiamo farci strumento della Provvidenza… La carità dirà la verità del nostro Natale, non solo nel dare, ma anche e anzitutto nel ricevere la misura di una vita essenziale, per questo generosa.
 
Copie del sussidio si possono trovare nelle librerie cattoliche di Noto e Modica. Si allega testo in pdf per poterne riprodurre parti utili per momenti di preghiera, di riflessione, di impegno.
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