La nostra Cattedrale “casa di preghiera” per l’intera comunità diocesana

Un forte momento di riedificazione ecclesiale può essere senz’altro definita l’assemblea eucaristica tenuta in Cattedrale nella mattinata del 25 novembre scorso, in occasione del giorno anniversario della dedicazione della nostra chiesa Cattedrale. Alla celebrazione presieduta dal Vescovo, mons. Antonio Staglianò, hanno partecipato quasi tutti i presbiteri di Noto (16 in tutto), un gruppo di nostri seminaristi, religiose e fedeli laici (oltre 70) del vicariato. È stata una celebrazione, in un certo senso, fondante in quanto ha dato il via alla rivalorizzazione della nostra cattedrale come prima e originaria “casa di preghiera” e perciò prima casa di evangelizzazione, di comunione e di missione della comunità di credenti dell’intera diocesi netina.
LA RIFONDAZIONE SPIRITUALE ED ECCLESIALE CON UN DECRETO 
Questo aspetto di rifondazione ecclesiale e spirituale, oltre che di rivalorizzazione artistica e culturale, della nostra cattedrale, lo ha messo in forte rilievo il nostro Vescovo nella sua omelia, durante la quale ha presentato un suo specifico decreto a riguardo che porta la data del 25 novembre 2010, anniversario, appunto, della dedicazione. In tale documento -che spazia in un’ampia visione biblica e patristica, teologica e spirituale, pastorale e giuridica- il Vescovo presenta la chiesa cattedrale come casa originaria di preghiera e di comunione, di convocazione e di conversione verso Dio e verso la missione, a partire dal testo della costituzione sulla liturgia del Concilio Vaticano II (Sacrosanctum Concilium n.41) che così si esprime: «Il Vescovo deve essere considerato come il grande sacerdote del suo gregge, dal quale deriva e dipende, in un certo modo, la vita dei suoi fedeli in Cristo. Perciò bisogna che tutti diano la più grande importanza alla vita liturgica della diocesi attorno al Vescovo, principalmente nella chiesa Cattedrale: convinti che la principale manifestazione della Chiesa si ha nella partecipazione piena e attiva di tutto il popolo santo di Dio alle medesime celebrazioni liturgiche, soprattutto alla medesima Eucaristia, alla medesima preghiera , al medesimo altare, cui presiede il Vescovo, circondato dal suo presbiterio e dai suoi ministri».
LA CATTEDRA MAGISTERIALE DEL VESCOVO
La chiesa Cattedrale –ha spiegato il Vescovo nell’omelia e nel decreto- è da considerarsi “ecclesia caput et mater omnium ecclesiarum” , cioè chiesa capo e madre di tutte le chiese [della diocesi], in quanto in essa è posta la cattedra del Vescovo (che non è un trono), da cui egli compie il suo umile ministero fondante e primario di capo-servo nel guidare il popolo di Dio in nome di Cristo maestro e profeta, sommo sacerdote e buon pastore, circondato dal collegio dei presbiteri e dei diaconi, per l’edificazione del popolo di Dio verso l’unità della fede, della speranza e della carità, perché il mondo creda (cfr Ef 4,11-16; Gv 17,20-21).
LA CATTEDRALE “CASA DI PREGHIERA”  PRIMA CHE MONUMENTO TURISTICO
La nostra Cattedrale perciò, prima che stupendo edificio di arte barocca che attira molti turisti, deve essere la principale e originaria casa di preghiera dell’intera diocesi che attira e convoca i fedeli di tutti i vicariati a cominciare da quelli di Noto. Qui si viene convocati per la celebrazione dei sacramenti e per la preghiera personale, per l’approfondimento della Parola di Dio e per la catechesi, per la ricarica missionaria che si esprime anzitutto nella testimonianza concreta della carità verso tutti, a cominciare dai più emarginati, poveri e disorientati.
ALCUNE RIVOLUZIONI INNOVATIVE
Nella parte conclusiva del decreto il Vescovo ha poi indicato delle innovazioni, già in esecuzione dalla prima domenica di Avvento 2010, in armoniosa azione sinergica fra le attività pastorali della “parrocchia nella cattedrale” (animate dal parroco don Salvatore Bellomia, coadiuvato da don Eugenio Boscarino) assieme alle iniziative pastorali più ampie e più appropriate della cattedrale stessa, che il Vescovo ha affidato al vicario generale, don Angelo Giurdanella, come rettore e al vicario per la catechesi, don Rosario Gisana, come vicerettore.
Anzitutto la “Lectio divina” che già don Gisana ha avviato sabato 27 novembre alle ore 19 e che sarà tenuta ogni sabato alla stessa ora come incontro settimanale di approfondimento della Parola di Dio in sintonia con gli incontri di approfondimento teologico già avviati dal Vescovo.
La preghiera salmodica, attualmente con la celebrazione delle Lodi ogni martedì e giovedì alle ore 8, con la partecipazione di tutti i presbiteri e diaconi di Noto e un buon numero di fedeli, dopo la s.messa  (tutti i giorni alle ore 7.30) celebrata da don Giurdanella. Questa “rifondazione” del capitolo della Cattedrale, di cui fanno parte ormai tutti i presbiteri e i diaconi del vicariato di Noto, in virtù del suddetto decreto vescovile, rende ancora più visibile l’importanza della preghiera ufficiale e corale del clero accanto al Vescovo per il bene della Chiesa e la salvezza del mondo intero.
L’EUCARISTIA PONTIFICALE OGNI SABATO MATTINA  E NELLE SOLENNITA’
Sempre secondo il decreto, viene celebrata la s. messa in onore della Vergine Maria, presieduta dal Vescovo o dal vicario generale, con la partecipazione del clero di Noto e dei fedeli delle varie parrocchie che possono intervenire, ogni sabato mattina alle ore 8. I fedeli di Noto sono anche invitati a partecipare alle celebrazioni  pontificali delle maggiori solennità (Natale, Settimana Santa, Pasqua, Corpus Domini, San Corrado, ecc.). Ci sono poi le celebrazioni pontificali diocesane, da vivere e valorizzare pienamente, a cominciare dall’Eucaristia crismale del Giovedì Santo che l’intera diocesi vive con intensità spirituale come segno espressivo massimo di comunione di tutta la Chiesa netina attorno al suo Vescovo.
LA CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE
E c’è infine un altro importantissimo appuntamento opportunamente rilanciato in questo Avvento: la Cattedrale “casa della riconciliazione” con Dio e con i fratelli”, attraverso il sacramento della Penitenza. I sacerdoti di Noto sono disponibili per le confessioni tutti i giorni feriali, tranne il venerdì, dalle ore 10 alle ore 12, secondo il seguente calendario: il lunedì don Paolo Trefiletti e don Paolo Lantieri; il martedì don Sebastiano Boccaccio e don Pietro Gennaro; il mercoledì don Giorgio Parisi e don Eugenio Boscarino; il giovedì don Enzo Iacono e don Adriano Minardo. Il sabato mattina, dalle ore 9 alle ore 10 il Vescovo, mons. Staglianò, e dalle ore 10 alle ore 12 il penitenziere don Ottavio Ruta. C’è anche la possibilità in alcuni giorni di confessarsi in orario pomeridiano dalle ore 16.30 alle ore 18, il lunedì e il mercoledì con don Angelo Giurdanella; il sabato con don Rosario Gisana; la domenica con don Salvatore Guastella.
VERSO LA PIENA MANIFESTAZIONE DEL REGNO DI DIO
Che la nostra chiesa Cattedrale rilanciata come casa originale di preghiera sotto la guida del nostro Vescovo, possa profondamente contribuire ad una conversione corale sempre più viva di tutta la comunità diocesana al Vangelo d’amore di Cristo, che salva il mondo di ieri, di oggi, di sempre, verso la piena manifestazione del Regno di Dio.

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