“Voi siete la luce del mondo … così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli”. ( cfr Mt 5, 13-16)
L’amore non fa calcoli… e i ragazzi dell’Azione Cattolica diocesana lo hanno capito e sperimentato!
La festa diocesana degli incontri, infatti, ha avuto come tema la gratuità dell’amore di Dio, che splende come luce nel mondo attraverso le nostre opere buone. I ragazzi dell’ACR, a Pachino, presso l’oratorio della parrocchia di San Corrado, hanno vissuto un intenso pomeriggio di gioia, serenità, collaborazione e tanto sano divertimento… e non possiamo nascondere che anche gli educatori si sono lasciati coinvolgere dal clima festoso che si è respirato lo scorso 29 Maggio e hanno dato il meglio nel loro servizio educativo.
In preparazione ai campi estivi, la festa degli incontri non chiude un anno associativo, anzi, spalanca le porte al Tempo Estate Eccezionale, tempo in cui con i ragazzi vivremo i campi scuola e con gli educatori i campi formativi nazionali e diocesani.
In questo momento storico così delicato, in cui la Chiesa dedica addirittura 10 anni al tema dell’educazione, l’azione cattolica dei ragazzi non può esimersi da questa necessaria riflessione, ma attraverso momenti di incontro e confronto come quello della “Festa diocesana degli incontri” sperimenta quanto sia importante aiutare i ragazzi a crescere insieme, a scoprire la loro vocazione e a condividere con i coetanei l’appartenenza alla Chiesa che spezza l’unico pane attorno all’unica Mensa.
Le attività della festa sono state pensate e realizzate non solo dagli educatori, ma dall’Equipe diocesana dei ragazzi (EDR),Erika, Martina, Giorgio e Paolo, perché i veri protagonisti sono i ragazzi stessi e solo affidandoci alle loro originali idee è stato possibile far passare il messaggio che è bello donarsi per gli altri e mettersi al servizio per costruire qualcosa di grande.
I nostri ragazzi non sono il futuro della società, sono già il presente e in essi va posta la speranza di una Chiesa fatta di persone che sappiano far splendere la luce del Padre attraverso le opere buone, attraverso la carità e il servizio concreto al Paese.
Educare è un arte difficile, un’arte che richiede il coraggio di cambiare e solo Gesù può darci il coraggio di cambiare e di osare l’impossibile!
L’amore non fa calcoli… e i ragazzi dell’Azione Cattolica diocesana lo hanno capito e sperimentato!
La festa diocesana degli incontri, infatti, ha avuto come tema la gratuità dell’amore di Dio, che splende come luce nel mondo attraverso le nostre opere buone. I ragazzi dell’ACR, a Pachino, presso l’oratorio della parrocchia di San Corrado, hanno vissuto un intenso pomeriggio di gioia, serenità, collaborazione e tanto sano divertimento… e non possiamo nascondere che anche gli educatori si sono lasciati coinvolgere dal clima festoso che si è respirato lo scorso 29 Maggio e hanno dato il meglio nel loro servizio educativo.
In preparazione ai campi estivi, la festa degli incontri non chiude un anno associativo, anzi, spalanca le porte al Tempo Estate Eccezionale, tempo in cui con i ragazzi vivremo i campi scuola e con gli educatori i campi formativi nazionali e diocesani.
In questo momento storico così delicato, in cui la Chiesa dedica addirittura 10 anni al tema dell’educazione, l’azione cattolica dei ragazzi non può esimersi da questa necessaria riflessione, ma attraverso momenti di incontro e confronto come quello della “Festa diocesana degli incontri” sperimenta quanto sia importante aiutare i ragazzi a crescere insieme, a scoprire la loro vocazione e a condividere con i coetanei l’appartenenza alla Chiesa che spezza l’unico pane attorno all’unica Mensa.
Le attività della festa sono state pensate e realizzate non solo dagli educatori, ma dall’Equipe diocesana dei ragazzi (EDR),Erika, Martina, Giorgio e Paolo, perché i veri protagonisti sono i ragazzi stessi e solo affidandoci alle loro originali idee è stato possibile far passare il messaggio che è bello donarsi per gli altri e mettersi al servizio per costruire qualcosa di grande.
I nostri ragazzi non sono il futuro della società, sono già il presente e in essi va posta la speranza di una Chiesa fatta di persone che sappiano far splendere la luce del Padre attraverso le opere buone, attraverso la carità e il servizio concreto al Paese.
Educare è un arte difficile, un’arte che richiede il coraggio di cambiare e solo Gesù può darci il coraggio di cambiare e di osare l’impossibile!