Il 7 e 8 Novembre a Noto un convegno organizzato da Meter sul tema “TutelAMI”

Don Fortunato Di Noto e Meter ancora in campo per i bambini con una due giorni nazionale organizzata per riflettere e discutere di minori e informazione e pedofilia, sulla Carta di Treviso e Convenzione di Lanzarote. È questo il filo conduttore di “TutelAMI”, il convegno che si terrà a Noto presso l’Aula Magna CUMO (Ex Refugio Istituto Giavanti – Via Sofia, 78), il 7 e 8 novembre prossimo.

 

IL PROGRAMMA DEL 7– Organizzato dall’Associazione Meter (www.associazionemeter.org) di don Fortunato Di Noto e  il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, TutelAMI aprirà i battenti alle 15.00 del 7 novembre con i saluti di S.E.R. Mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, seguito dal professor Salvatore Cavallo del CUMO. Seguiranno, alle 15.30, gli interventi di Cosimo Bruno (Coordinatore del gruppo di lavoro “Osservatorio Minori” del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti), dedicato alla Carta di Treviso e, alle 16, don Di Noto parlerà sul tema “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato (Atti 4,20). La verità nella comunicazione”. Il clou del dibattito sarà rappresentato (ore 16.30) da Alberto Cicero, segretario dell’Assostampa Regionale; Paola Malandrino, avvocato esperta in diritto minorile e, infine, le conclusioni di Enzo Iacopino, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

 

L’8 TOCCA A LANZAROTE E PEDOFILIA– Spazio alla Convenzione di Lanzarote, sul reato di pedofilia, il suo contrasto e la prevenzione, nella seconda (e conclusiva) giornata, l’8 novembre. Alle 9.30, dopo i saluti, sarà il turno di Franco Elisei (caporedattore Il Messaggero), che parlerà della Convenzione; seguiranno Marisa Scavo (Procuratore aggiunto Procura distrettuale Catania) sull’istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia e adescamento dei minori e, alle 11, l’avvocato Maria Suma (vicepresidente Meter) tratterà il nuovo e pericoloso trend rappresentato dalla pedofilia culturale. Non mancheranno gli interventi di Marcello La Bella, dirigente compartimento Polpost Sicilia Orientale, e a chiudere le parole di don Fortunato sull’impegno di Meter contro la pedofilia e le conclusioni di Enzo Iacopino.