Stamattina 24 gennaio, in occasione della festa di S. Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti, Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, ha incontrato i giornalisti e gli operatori delle Comunicazioni Sociali. L’incontro, svoltosi nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Noto, ha avuto come tema ‘Farò un’alleanza con gli uccelli del cielo. Annuncio e social network’.
Ha aperto l’incontro il Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, il quale, nel suo breve saluto ha sottolineato che, a fondamento dei rapporti con gli operatori della stampa, ci deve essere ‘l’Amicizia’ e che occorre stare bene attenti a non trasformare ‘gli strumenti in soggetti’ con il pericolo che siano proprio ‘gli strumenti ad orientare le persone umane’. E’ seguito il saluto di don Rosario Sultana, Direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali, e quindi l’intervento di don Fortunato di Noto, presidente dell’associazione ‘Meter’, il quale ha sottolineato che ‘ se è vero, come è vero, che ‘Evangelion’ vuol dire Buona Novella, allora siamo giornalisti del Signore’. Don di Noto non ha poi mancato di ricordare che la Chiesa è social e lo è persino nelle preghiere, basti pensare al Santo Rosario, che è la prima preghiera sociale per eccellenza, poiché riesce a riunire veri e propri gruppi di persone e famiglie che lo recitavano in antico, passando per i gruppi attuali di preghiera sparsi in tutto il mondo. E’ ancora Don Fortunato ad affermare che internet e i social network risultano essere spazi di sopravvivenza e chi li utilizza non deve de-responsabilizzarsi o isolarsi.
Durante l’incontro è stato consegnato ai presenti il Messaggio del Santo Padre per la 47esima Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali, che ha quest’anno come tema: ‘ Reti sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione’ e nel quale il Papa evidenzia come le reti sociali stiano contribuendo a far emergere una nuova Agorà, una piazza pubblica e aperta in cui le persone condividono idee, informazioni e opinioni. Tutto deve essere fatto, secondo quanto scrive Benedetto XVI, sforzandosi di rimanere persone autentiche, giacché nei network, in ultima istanza si comunica se stessi. Il Papa afferma che l’ambiente digitale non è un mondo parallelo o puramente virtuale, ma è parte della realtà quotidiana di molte persone e che i social network, oltre che strumento di evangelizzazione, possono essere un fattore di sviluppo umano in quanto, allontanandosi da forme di isolamento, i cristiani possono rafforzare l’unità con la comunità universale dei credenti. Dunque, per il Papa queste reti sociali possono anche aprire le porte ad altre dimensioni della fede ed offrire all’uomo di oggi occasioni di preghiera, meditazione o condivisione della parola di Dio. L’incontro è terminato, dopo un breve momento di confronto in sala, con una preghiera a San Francesco di Sales.