Sabato 17 maggio il Decano della Facoltà di Bioetica Regina Apostolorum di Roma, prof. Gonzalo Miranda, ha consegnato venti Diplomi di Perfezionamento in Bioetica

Nell’aula multimediale del Seminario Vescovile sabato 17 maggio il Decano della Facoltà di Bioetica “Regina Apostolorum” di Roma, prof. Gonzalo Miranda, ha consegnato venti Diplomi di Perfezionamento in Bioetica ai professionisti che negli scorsi anni hanno frequentato in videoconferenza le lezioni proposte dall’Ateneo. L’incontro si è arricchito del contributo del Decano sul tema della Riproduzione Assistita. Un tema caldo che si dibatte tra attacchi alla legge 40/2004 e ricerche di senso. Ciò che colpisce di più sono i tentativi di far passare per diritto, attraverso il sistema giuridico e quello mediatico, alcune ideologie di minoranza fondate su visioni antropologiche che assolutizzano uno o alcuni aspetti, del tutto a discapito della complessità di certi temi. Allora il compito del bioeticista è quello di incidere sulla cultura, attraverso un’etica che sia edificata su un’antropologia che a sua volta, abbia alla base un saldo fondamento metafisico.
 
 
Anche il prof. Emmanuele Di Leo, responsabile delle sedi di videoconferenza ha sottolineato l’importanza di un impegno in prima linea da parte di chi si interessa a questa disciplina. Gli strumenti mediatici a disposizione sono molteplici, a partire dallo spazio che i socialnetworks mettono a disposizione e che spesso è sottovalutato. Uno spazio utilizzato da chi soprattutto attacca e mina le istituzioni fondamentali, quali la famiglia e che raramente trova interlocutori capaci di sostenere la validità di quanto è attaccato. Tale spazio può diventare bacino fertile per chi vuole contribuire a creare un certo tipo di cultura, sia in positivo che in negativo. A questo proposito ha profilato la possibilità di ulteriori percorsi di approfondimento attraverso due Master di primo livello su Bioetica e Comunicazione e Bioetica Internazionale. Anche il Sac. Prof. Antonio Stefano Modica, referente per la diocesi e per l’Ateneo ha ricordato e incoraggiato la possibilità di spendere il titolo del Diploma in ambito diocesano attraverso iniziative che si pongano al servizio della bioetica e dell’uomo.