Noto. Dal 21 al 22 Giugno alcune iniziative per il Centenario di nascita del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta

 Il Movimento Pro Sanctitate della Nazione italiana, con alcune delegazioni internazionali, si appresta a vivere il prossimo 21 e 22 giugno un Evento, Raduno e Pellegrinaggio a Noto, città natale del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, fondatore della realtà ecclesiale Pro Sanctitate, di cui in questo anno 2014 ricorre il centenario della nascita. Tra gli eventi celebrativi e culturali organizzati in diverse parti d’Italia desideriamo ricordare in particolare l’Oratorio Sacro Un Sogno nel Cuore, Santi e Fratelli nel Mondo, ispirato a testi e personalità di Guglielmo Giaquinta, che si svolgerà a Roma il 10 maggio 2014 a Palazzo della Cancelleria.
 
Nella Città di Noto, la memoria del Servo di Dio verrà in particolare celebrata nel mese in cui ricorre l’anniversario della sua nascita, e il Raduno – Pellegrinaggio nella sua città natale, patrocinato dalla Diocesi e dal Comune di Noto, sarà una gioiosa occasione di incontro e di festa a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Nella giornata di sabato 21 giugno , il primo saluto e appuntamento del Raduno sarà in Cattedrale, alle ore 16.00, con La vita si racconta … immagini, musiche, testimonianze, un incontro a più voci e linguaggi in cui si ripercorreranno i momenti salienti della vita di Giaquinta in un clima di preghiera e riflessione.
 
Seguirà alle ore 21.00 uno Spettacolo in musica e poesia sulla scalinata della Cattedrale a cui parteciperanno diversi artisti locali e stranieri che si alternano nelle esibizioni, ispirate a temi cari alla personalità di Giaquinta, soprattutto l’amore e la fraternità universali. In conclusione di serata avverrà anche la premiazione del Concorso Scuola. Tutti santi tutti fratelli che è stato indetto per l’anno Centenario.
 
Domenica 22 giugno la giornata avrà il suo momento centrale alle ore 10.00 nella Concelebrazione Eucaristica in Cattedrale, seguita poi da un percorso di Pellegrinaggio fino alla casa natale del Servo di Dio. Camminare per rendere visibile la fede, per testimoniare gratitudine, per coinvolgere la città nella memoria di un suo concittadino che ha lasciato tanti segni di ricchezza interiore e ardore apostolico e sociale.