Il Direttore dell’Ufficio Cultura della Diocesi in merito all’incontro sul “gender”: “È ancora un diritto dei genitori curare l’educazione dei figli?”

L’ufficio Cultura della Diocesi di Noto, nella persona del direttore Dott. Sac. Antonio Stefano Modica, di fronte alle molteplici polemiche fomentate in merito all’incontro di domenica 15 febbraio, alle ore 19.00, presso il salone della parrocchia Sacro Cuore di Modica, dichiara: “La libertà di pensiero, dentro la quale ci muoviamo e argomentiamo, richiede come prima condizione la capacità di accogliere e rispettare un pensiero difforme e non condivisibile dal proprio punto di vista”.
 
“In questa dialettica – continua il bioeticista Modica – credo sia legittimo come Chiesa che vive nella storia, porsi una semplice domanda: È ancora un diritto dei genitori curare l’educazione dei figli? Come si spiega che molte famiglie, per non dire tutte, sono completamente tagliate fuori dal dibattito e da quello che si presenta come un pericoloso indottrinamento di Stato, in barba anche alla nostra Costituzione (articolo 30), che afferma chiaramente come l’educazione e la formazione dei figli spetta anzitutto ai genitori? La scuola, quindi, non può diventare un campo di battaglia ideologico e tagliare fuori le famiglie da un ambito educativo così importante e delicato, come l’educazione alla sessualità. Eppure, è quel che sta succedendo in molte città della diocesi di Noto; come Chiesa sentiamo il dovere di informare i nostri fedeli di quanto – purtroppo – viene taciuto. L’incontro di domenica sera prevede la possibilità di un dibattito, quanti volessero esternare le loro perplessità, dopo aver appurato i contenuti che l’avvocato Gianfranco Amato avrà esposto, potranno intervenire per intavolare un confronto”.