Non una semplice cerimonia ma “una pubblica assunzione di responsabilità”: così ha introdotto il suo intervento (cf. allegato) il Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò dopo la firma del “Patto sociale contro la crisi” (cf. allegato), sottolineandone il senso e la portata. Non “un accordo utilitaristico”, ha detto da parte sua il Sindaco Antonello Buscema, ma “un convergere progettuale”, per un’attuazione concreta e prospettica del Protocollo d’intesa siglato lo scorso luglio tra il Vescovo e i Sindaci del territorio. “Accordo esemplare” – hanno detto in molti – perché permette alle parole di farsi “Laboratorio”: Laboratorio, dal Sud, di quell’Agenda della speranza che è stata al centro della recente Settimana dei cattolici italiani di Reggio Calabria. Si prevede anzitutto l’impegno nella formazione d’intesa tra Assessorato alle politiche sociali e Caritas; quindi una serie di collaborazioni in cui il Comune interviene con i progetti del Piano socio-sanitario e la comunità ecclesiale con i suoi molteplici segni di carità e con la sua vita ordinaria accanto alla gente. Possono in particolare ricordarsi la collaborazione nell’aiuto immediato (progetto “SOS detto-fatto” e Centro di ascolto, progetto della Caritas “Sulle vie di Gerico”), nell’aiuto educativo e assistenziale (educativa domiciliare del Comune, volontariato e cura pastorale dei malati e degli anziani), nell’animazione di strada (particolarmente significativo risulta il Cantiere educativo “Crisci ranni”, in cui convergono l’offerta gratuita dell’area e la ristrutturazione dei locali alla Fontana da parte del Comune e i laboratori educativi della Caritas sostenuti con il fondo nazionale dell’8/1000). Concretezza ma anche cultura diventano gli obiettivi del Laboratorio. Perché – ha sottolineato il Vescovo – a monte vanno chiarite le visioni dell’uomo: solo se l’uomo viene considerato sempre fine, non sarà ridotto a mezzo e si partirà sempre dai più deboli, curando tutti gli uomini e tutto l’uomo. “Far fare strada ai poveri senza farsi strada” diventa il cuore di una cultura veramente umana, che mette al centro la dignità dell’uomo, ma anche diventa la verifica di una politica vera, umile, pulita. Il richiamo è risuonato forte nel giorno anniversario della morte di Giorgio La Pira. Agli interventi del Sindaco e del Vescovo sono seguiti quelli della referente comunale per il Piano di zona, della presidente dell’Associazione avvocati per la famiglia, del direttore della Caritas, dei sindacati. Particolarmente interessante è stato l’intervento del dott. Gaetano Giunta, che ha insistito sulla necessità – per efficaci interventi sociali – di sempre verificare i paradigmi culturali di riferimento (chi l’ha detto che l’uomo è solo bisogno economico e che questo crea sviluppo?) e di sviluppare processi di co-decisione. Ha sottolineato infine Mons. Staglianò: sarà importante fra sei mesi la verifica, per dare concretezza ai fatti e al fatto ancora più rilevante di un accordo che vede insieme soggetti impegnati a convergere per il bene comune e così dare corpo alla speranza.
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