Alcune notizie ci giungono dal Congo grazie a don Salvatore Cerruto che ci racconta come si è concluso il 2010 a Butembo-Beni.
La questione sulla sicurezza rimane prioritaria nella diocesi di Butembo Beni, e i fatti di violenza perpetrati da gruppi armati continuano giorno dopo giorno. Non si tratta solo della violenza di un gruppo armato sulla popolazione civile inerme, ma della violenza che il più forte usa nei confronti di un altro che, anche se armato, risulta meno forte. E’ il caso dell’attacco che il gruppo di ribelli della PARECO – un gruppo armato che rifiuta l’integrazione nell’esercito governativo – ha sferrato nei confronti della Polizia Nazionale Congolese. Il fatto si è verificato nella notte del 23 dicembre nel villaggio di Kirikiri, a circa dieci kilometri dalla parrocchia gemella di Kipese. I guerriglieri della PARECO hanno colto di sorpresa la Polizia e si sono impadroniti di tutte le sue armi. Prima di allontanarsi dal villaggio, per dare ulteriore dimostrazione di forza, hanno massacrato di botte il Capo villaggio, che versa ora in condizioni gravi all’ospedale di Kiondo.
Il 23 dicembre, presso il Collegio San Pio X di Kambali, ha avuto luogo un giorno di ritiro spirituale degli addetti ai mass media, in preparazione al Natale. I giovani giornalisti di Radio Moto (il più anziano ha meno di trent’anni), formati con zelo dai Padri Assunzionisti, si sono ritrovati in ascolto della Parola di Dio per trovare coraggio e conforto. In loro sono riposte molte speranze della chiesa locale, perché attraverso un lavoro costante di informazione e formazione, le coscienze dei fedeli possano essere incoraggiate ed edificate nel bene comune e nella fede.
Il sindaco di Butembo ha lanciato un allarme che dà ulteriore prova di come i problemi in Congo siano diametralmente opposti a quelli d’Europa. In Europa il mercato della carne è saturo, a motivo dell’eccedenza dell’offerta sulla domanda. Gli allevatori vedono crollare i prezzi della carne, per cui non riescono a sostenere i costi di produzione. A Butembo, invece, il Sindaco ha lanciato un appello agli allevatori per aumentare la produzione della carne che è insufficiente rispetto ai fabbisogni della popolazione locale. Inoltre, arriva notizia preoccupante che anche in Uganda – che da sempre ha approvvigionato l’est Congo – è in calo la produzione di carne. Secondo le stime fornite dal responsabile del macello comunale di Butembo, in preparazione al Natale sono stati abbattuti 270 bovini, a fronte di una popolazione di più di 700.000 abitanti.
Capita spesso che qualche ospite venuto dall’Italia, dotato di un certo spirito d’eclettismo, chieda notizie a Butembo della cosiddetta medicina tradizionale, mostrando un interesse che denota allo stesso tempo una certa fiducia nei confronti della medicina occidentale. Certamente, sono molte le proprietà benefiche della medicina tradizionale a base di erbe, misture, intrugli e decotti, ma occorre ricordare che dopo il peccato originale non esiste più un paradiso terrestre allo stato puro, neanche tra le erbe della foresta di Butembo Beni. Ed è così, purtroppo, che bisogna registrare la morte di tre fratellini a causa della medicina tradizionale con la quale si cercava di curare una sintomatologia tifoidea. La tragedia si è consumata martedì 28 dicembre, a Butembo nella parrocchia di Kitatumba (molti ospiti venuti dall’Italia la ricordano, in quanto è la parrocchia dove si svolgono le ordinazioni sacerdotali che vengono celebrate di solito quando arrivano i fratelli gemelli di Noto).
La notte del 27 dicembre, a Butembo nel quartiere di Matembe, si è consumato l’ennesimo assassinio a mano armata ad opera di due sicari. La vittima, un onesto padre famiglia, si aggiunge alla lista dei 14 omicidi a mano armata che si sono verificati al centro della città dal mese di giugno ad oggi. I due sicari di cui sopra, prima di allontanarsi dal luogo del delitto, hanno accoltellato gravemente un altro uomo e saccheggiato quattro case. Gli abitanti del quartiere si sono recati in protesta dal sindaco che, come al solito, ha assicurato che giustizia sarà fatta.
Dal 27 al 29 dicembre, presso il Centro Catechesi di Butembo, ha avuto luogo l’Assemblea Generale dell’Unione dei Giovani Cattolici (UJC) della diocesi di Butembo Beni. I giovani sono venuti in rappresentanza delle 47 parrocchie e delle numerose associazioni cattoliche. L’Assemblea Generale ha esaminato il lavoro svolto dalle nove commissioni che si occupano della pastorale giovanile (commissioni per la catechesi, liturgia, lavoro, sviluppo, comunicazioni sociali, sicurezza, ambiente, giustizia e pace, protocollo) ed ha tracciato le linee di programmazione per il prossimo anno, durante il quale si spera di poter organizzare il Convegno interdiocesano su “Nuova etica mondiale”. Tale convegno, che prevede la partecipazione di 5.000 giovani di sei diocesi, non si è potuto svolgere l’anno scorso per motivi di sicurezza.
L’Assemblea dei giovani ha accolto con un grande applauso la notizia dell’arrivo del giovane scout avolese Corrado Rizza, che farà un’esperienza di pastorale giovanile, per un periodo di tre mesi, operando nelle parrocchie di Tamende (Beni), Bingo e Lukanga.
Un tocco particolarmente commovente di preparazione al Natale è stato dato dagli alunni delle scuole materne di Butembo che si sono recati a rendere visita al vescovo mons. Sikuli Melchisedech. I bambini, accompagnati da genitori, suore e insegnanti hanno voluto esprimere solidarietà e fiducia al vescovo – nella persona del quale vedono l’ultimo baluardo di difesa contro oppressioni e ingiustizie – portando tutti in testa una “mitria” di carta … Segno di un popolo che, in virtù del battesimo, vuole riscoprirsi e attestarsi come “popolo di sacerdoti” che non si stanca di lottare in nome del Signore suo Dio.
Sempre a proposito di scuole, segnaliamo che prima delle vacanze di Natale, gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie della Provincia Scolastica Nord Kivu II (territorio in cui ricade la diocesi di Butembo Beni), dopo tre settimane di sciopero, hanno ripreso l’insegnamento. La protesta era contro il mancato pagamento dello stipendio (che va da 30 a 50 dollari al mese) che perdura da parecchi mesi. Le autorità di Kinshasa assicurano che i fondi vengono regolarmente erogati ed il problema è che si perdono per strada prima di arrivare agli insegnanti. E’ da dire che a Butembo, nel corso dello sciopero, si è organizzata una marcia di protesta che è sfociata nello scontro con la polizia.
Ed a proposito di bambini segnaliamo anche il fatto che a Butembo è stato costituito il Parlamento dei Bambini che, durante le vacanze di Natale, ha organizzato anche una conferenza per intrattenere meglio i bambini durante il riposo dallo studio. Il tema della conferenza si è articolato su diritti e doveri del fanciullo, e sulla partecipazione dei bambini alla costruzione della “sicurezza” nel Paese. Il Parlamento dei Bambini si è recato in visita dal sindaco di Butembo che ha promesso la costruzione di una sede per il Parlamento stesso. L’Unicef si è dichiarato disponibile a costruire la sede a condizione che la città metta a disposizione il terreno.
Per Natale, il vescovo di Butembo Beni mons. Sikuli Melchisedech si è recato nella lontana diocesi di Kasongo, di cui è Amministratore apostolico da più di un anno. La diocesi di Kasongo è particolarmente problematica in quanto in Congo, dove la religione cattolica è professata in larga maggioranza, rappresenta l’unica diocesi con preponderanza di musulmani (circa il 70% della popolazione). Auguriamo un coraggioso e fecondo lavoro di apostolato a mons. Sikuli, che gode solo della collaborazione di una cinquantina di preti.
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