10 Gennaio. La visita di mons. Staglianò nella diocesi di Butembo-Beni comincia incontrando per prima gli operatori delle comunicazioni sociali

Il primo giorno della visita di mons. Antonio Staglianò nella diocesi gemella di Butembo Beni è cominciato con l’udienza in vescovado del sindaco di Butembo, che ha voluto ringraziare il vescovo per le ricche opere di solidarietà realizzate dalla diocesi di Noto a favore dei fratelli gemelli congolesi. Subito dopo, è cominciato l’incontro con i giornalisti, in rappresentanza delle diverse radio e testate operanti su tutto il territorio della diocesi di Butembo Beni. Mons. Staglianò ha trattato in francese il tema della globalizzazione nelle sue implicanze etiche, rimarcando il fatto che perdendo di vista i valori fondamentali dell’uomo, tale processo mondiale conduce anche a fenomeni di sfruttamento a danno dei paesi poveri del mondo, come accade in Africa e particolarmente nella Regione dei Grandi Laghi. Un orientamento per superare tale difficoltà consiste nel “restituire l’uomo al centro di ogni visione del mondo”. Il gemellaggio tra le due diocesi di Noto e Butembo Beni vuole avere come fine proprio “rendere la nostra fede un vero incontro dell’uomo concreto che siete voi e che siamo noi”.
 
In questo senso il gemellaggio si inserisce anche nel solco della nuova evangelizzazione la cui “novità non è nel contenuto, ma piuttosto nella persona di Gesù che è sempre nuovo”. Mons. Staglianò ha presentato anche brevemente quello che si chiama ora “umanesimo della fragilità”, per motivare il senso del gemellaggio: “ho sempre bisogno dell’altro per vivere, per vivere meglio”. Dopo il discorso di mons. Staglianò, il presidente dell’Associazione di giornalisti cattolici ha presentato le attività dell’associazione stessa, rimarcando le particolari difficoltà sociali, politiche ed economiche nelle quali si trova ad operare. Sono poi seguiti diversi interventi dei giornalisti presenti, che hanno presentato domande di chiarimento e approfondimento sui temi trattati dal vescovo di Noto, il quale ha puntualmente risposto.
 
Alla fine dell’incontro, mons. Sikuli, vescovo di Butembo Beni, ha ringraziato il vescovo di Noto e i presenti per la loro partecipazione, auspicando una realizzazione specifica del gemellaggio nel mondo dei mass media. Mons. Staglianò, salutando i partecipanti, ha voluto donare a ciascuno una pen drive con il logo del gemellaggio. L’evento si è conclusocon un banchetto di fraternità. Nel pomeriggio, la delegazione di Noto si è recata in Cattedrale, accolta dalla comunità in festa. Qui, dopo un momento di preghiera, mons. Staglianò ha rivolto un discorso in Swahili all’assemblea, ribadendo i legami di amicizia e di collaborazione tra le due diocesi nei lunghi anni del gemellaggio.