Lo scorso 29 ottobre, il nostro Vescovo, mons. Antonio Staglianò ha ripreso la Visita Pastorale nella Diocesi di Noto, nel vicariato di Modica, zona “Sorda”, con una solenne Concelebrazione Eucaristica nella chiesa del Sacro Cuore. All’Eucaristia hanno preso parte anche il Vicario generale, Mons. Angelo Giurdanella e i presbiteri delle comunità di parrocchie interessate dalla Visita. Dopo il solenne rito di accoglienza previsto dal cerimoniale, don Nunzio Distefano ha rivolto un sentito saluto al Vescovo di Noto, presentando brevemente la realtà sociale e geografica della zona pastorale.
L’omelia di Mons. Staglianò ha sottolineato il significato più profondo, pastorale e teologico della Visita di un Vescovo alla sua Diocesi. In particolare il Pastore della Chiesa netina ha messo l’accento sulla condivisione delle gioie, delle attese, delle speranze e delle sofferenze del gregge: così un Vescovo si rende prossimo e “odora” di pecore. Nello stesso tempo – ha rimarcato Mons. Staglianò – il popolo di Dio, attraverso la grazia della Visita Pastorale, percepisce, attraverso la sacramentalità del Vescovo, la visita stessa di Dio.
La Visita Pastorale – ha proseguito il Vescovo – è utile anche al Pastore, come cammino di ascesi personale, per fuggire la tentazione dell’autoreferenzialità e per assomigliare sempre più e sempre meglio al buon Pastore, che offre la vita per le sue pecorelle. Infine Mons. Staglianò ha sollecitano i presenti a tradurre la fede in gesti concreti di umanità, per vincere ogni forma di povertà materiale ed esistenziale.
“La vita cristiana passa per la porta stretta” ha concluso il Vescovo, vale a dire attraverso la fatica della carità, di una fede che riconosce nel volto del fratello il volto di Cristo sofferente, di cui prendersi amorevolmente cura.