Nel pomeriggio di ieri, giovedì 1 dicembre, il nostro Vescovo si è recato ad Avola, presso l’oasi “San Francesco” per visitare don Pietro Gennaro, anziano sacerdote della nostra diocesi, da qualche tempo domiciliato presso la suddetta struttura. Padre Gennaro – chi lo conosce lo sa persona molto gioviale – ha intrattenuto il Vescovo, insieme a don Maurizio Novello, parroco di S. Giovanni Battista in Avola, con filastrocche e poesie. Il Vescovo si è complimentato con l’anziano sacerdote per la sua lucidità e per la bella accoglienza. Padre Gennaro la scorsa estate ha compiuto il 90° compleanno e lo ha voluto ricordare, facendo dono ad amici e parenti, di un piccolo crocefisso in metallo, donato anche a Mons. Staglianò.
Dopo aver pregato e impartito la benedizione, il Vescovo ha celebrato la S. Messa presso la Parrocchia di San Giovanni Battista. Nella sua omelia ha ribadito la centralità della parola di Dio, “luogo” in cui Dio si rende presente. “I lettori della Parola – ha detto – dovrebbero prepararsi alla proclamazione meditandola e facendola propria, in modo da divenire canali attraverso cui l’azione di Dio si trasmette”.
La S. Messa quotidiana mette il credente davanti ad un grande miracolo, quello che avviene sull’altare: “non sono necessari altri segni – ha affermato il presule – se non ci lasciamo ‘impressionare’ da ciò che avviene nell’Eucaristia”.
“La nostra vita deve essere fondata sulla vera roccia – ha proseguito basandosi su quanto proclamato nei brani previsti dalla liturgia – la ‘vera roccia’ non è il nostro ‘cattolicesimo’ ma bensì la nostra fede, che potrebbe anche prescindere dal fatto che siamo cattolici”. Al termine della celebrazione, don Maurizio Novello ha ringraziato il Vescovo della sua visita, sottolineando ai fedeli come in questi ultimi mesi il Vescovo stia visitando gli ammalati e le parrocchie della Diocesi con una pastorale itinerante e capillare.
Mons. Staglianò si è giustamente sentito in dovere di precisare che le visite alle parrocchie e agli ammalati hanno sempre fatto parte della sua azione pastorale, quello che da alcuni mesi avviene è il racconto della cronaca di questi eventi. “Siamo nel mondo delle post-verità – ha detto – è normale credere a quanto leggiamo o sentiamo in tv”, motivo per cui è bene scrivere quanto realmente avvenga.
Appreso di un giovane parrocchiano ricoverato in ospedale in seguito ad un intervento chirurgico, il Vescovo, insieme a don Maurizio e don Mattia, vicario parrocchiale, si sono infine recati a fargli visita presso l’ospedale di Avola.