Iniziato nel sec. XVII, non venne mai portato a compimento. La decisione di erigere una chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie risale al sec. XVII quando, il 4 maggio 1615 fu rinvenuta l’immagine della Madonna col Bambino dipinta su una tavola d’ardesia. I lavori iniziarono su progetto e sotto la direzione dell’architetto siracusano Vincenzo Mirabella Alagona. Il 29 luglio 1627
L’interno è a croce latina a tre navate. Le navate laterali sono suddivise in quattro campate per lato.
Alle spalle del presbiterio una scala interna consente l’accesso ad una piccola cripta con volta a botte.
Nella navata laterale sinistra sono collocati il Monumento funebre di Gaspare Sortino Trono (+ 1630) in marmi policromi, l’acquasantiera in pietra pece, la statua di S. Antonio, la cappella del Sacro Cuore e le tele: Transito di San Giuseppe, Le anime purganti, Apparizione della Madonna a S. Pietro Pascasio, S. Pietro Nolasco riceve dalla Vergine lo scapolare.
Nella navata laterale destra sono collocati un’acquasantiera in pietra pece, il monumento funebre dell’architetto Vincenzo Mirabella Alagona (+1624), le tele di S. Vito, di S. Teresa del Bambino Gesù, di S. Raimondo Nonnato, un crocifisso e la cappella del gruppo statuario del Cristo con
Nell’abside, sull’altare maggiore, in una cornice dorata è inserita la tavola d’ardesia l’immagine dalla Madonna con il Bambino ritrovata nel 1615. Le pareti dell’abside sono suddivise in quattro riquadri dove sono rappresentate scene bibliche ispirate alla vita di Maria.