Il Vescovo Mariano Crociata il 19 giugno 2008 nella parrocchia del Sacro Cuore di Avola (Sr) presiederà il rito di consacrazione di Dina Caldarella nell’Ordo virginum.
“L’Ordo virginum è un segno conciliare che fa risaltare una caratteristica di fondo della nuova ecclesiologia e della riscoperta spiritualità cristiana, e cioè le potenzialità di santità che il popolo cristiano porta dentro di sé sotto l’azione dello Spirito santo e, insieme, la capacità e la possibilità di un cristianesimo ordinario, quotidiano, di popolo di portare frutti di Vangelo e di radicalità evangelica nell’intreccio più comune e corrente di vita dei nostri fedeli e di tutta la nostra gente” spiega il Vescovo.
“L’Ordo virginum è un segno conciliare che fa risaltare una caratteristica di fondo della nuova ecclesiologia e della riscoperta spiritualità cristiana, e cioè le potenzialità di santità che il popolo cristiano porta dentro di sé sotto l’azione dello Spirito santo e, insieme, la capacità e la possibilità di un cristianesimo ordinario, quotidiano, di popolo di portare frutti di Vangelo e di radicalità evangelica nell’intreccio più comune e corrente di vita dei nostri fedeli e di tutta la nostra gente” spiega il Vescovo.
Nella diocesi di Noto è stato istituito il 16 aprile 2007 in occasione della prima consacrazione della modicana Ketty Fede, il cui rito è stato presieduto da Monsignor Giuseppe Malandrino, oggi Vescovo emerito. “La mia vocazione è partita da una chiamata interiore profonda – dice Ketty –. Il percorso che mi ha condotto a questa scelta è stato lungo e l’Ordo ha rappresentato la mia risposta di amore a Cristo Gesù”.
Ad oggi sono circa 3mila in tutto il mondo le appartenenti all’Ordo virginum. In Sicilia sono circa 50 e altri venti sono in formazione. Esso non è una nuova forma di vita religiosa legata a istituti o congregazioni. Con l’ingresso nell’Ordo virginum la consacrata vive profondamente radicata nel contesto della propria comunità cristiana ordinaria (parrocchiale e diocesana) e nel contesto della realtà sociale e lavorativa da cui proviene; conduce un’esistenza “normale” in quella consuetudine di lavoro e di vita che ne fa una donna volta a condividere nella quotidianità i problemi e le situazioni di ogni persona comune; vive in comunione con il proprio Vescovo a cui solo spetta il compito di curarne la formazione e definirne l’ambito dell’impegno pastorale. Il servizio specifico è solo quello di essere vergine sposa nel mondo, segno visibile della Chiesa, la quale rappresenta la Sposa che attende la venuta di Gesù Sposo.
Ad oggi sono circa 3mila in tutto il mondo le appartenenti all’Ordo virginum. In Sicilia sono circa 50 e altri venti sono in formazione. Esso non è una nuova forma di vita religiosa legata a istituti o congregazioni. Con l’ingresso nell’Ordo virginum la consacrata vive profondamente radicata nel contesto della propria comunità cristiana ordinaria (parrocchiale e diocesana) e nel contesto della realtà sociale e lavorativa da cui proviene; conduce un’esistenza “normale” in quella consuetudine di lavoro e di vita che ne fa una donna volta a condividere nella quotidianità i problemi e le situazioni di ogni persona comune; vive in comunione con il proprio Vescovo a cui solo spetta il compito di curarne la formazione e definirne l’ambito dell’impegno pastorale. Il servizio specifico è solo quello di essere vergine sposa nel mondo, segno visibile della Chiesa, la quale rappresenta la Sposa che attende la venuta di Gesù Sposo.