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SELEZIONE SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE – BANDO 18 DICEMBRE 2024

Ai sensi del Bando di Servizio Civile Universale del 18/12/2024 del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, sono convocati col presente avviso gli aspiranti volontari del Servizio Civile Universale che HANNO PRESENTATO domanda presso l’ente Caritas diocesana di Noto (Caritas Italiana), per i progetti “I sogni colorano la notte_Noto” (Crisci Ranni Modica e Volere Volare Ispica), “Non smetti di volermi bene_Noto” (Casa don Puglisi Modica), “Laborat’Ori_Noto” (Agape Pachino e Piccoli Fratelli Modica)
Le selezioni si terranno sabato 29 marzo dalle ore 9 alle ore 16 riguardo il Corso informativo e dinamiche di gruppo e a seguire nella stessa giornata per i colloqui individuali e le selezioni finali.
Le selezioni si svolgeranno IN PRESENZA presso la sede del Cantiere educativo Volere Volare di Ispica (RG) di cui si condivide posizione⤵️ https://maps.app.goo.gl/GK3zkgGkDn3JkHMW7
I candidati sono tenuti a presentarsi:
– soli e senza alcun bagaglio
– con carta di identità e codice fiscale.
Per ogni info whatsapp 3332514260

Communitas che accoglie

La parola “comunità” è di origine latina: viene da “communitas”, derivato di “communis”, con il significato di “colui che compie il suo incarico (munus) insieme con (cum) altri”. La comunità richiama sempre il senso di un modo di vivere nel quale l’elemento collettivo prevale su quello individuale, l’atteggiamento solidale su quello egoistico.
Dentro le nostre città, questo termine si traduce in esperienze, come quella della parrocchia di Quartarella (una contrada di Modica), il Santissimo Redentore, che necessitano di essere conosciute e condivise.
Nella realtà di Quartarella esistono persone, che possono essere considerate eroine ed eroi, silenziose, a volte invisibili ma presenti, a pochi passi da noi.
Si tratta di parrocchiani e sacerdoti che hanno deciso di destinare i locali inutilizzati del SS. Redentore ad ospitalità di ragazzi e famiglie migranti in situazioni di vulnerabilità, rendendosi tutti, con un grandissimo senso di comunità, disponibili ad aiutare e non lasciando mai sole queste persone accolte.
Nel corso di questi ultimi anni sono stati accolti, in diversi periodi, quattro ragazzi di origine ghanese e gambiana e una famiglia di origine marocchina. In questo momento è accolta una famiglia proveniente dal Senegal, composta dai giovanissimi genitori e due bimbi, uno di due anni e l’altra di appena tre mesi.
Ogni qualvolta ci sia stata l’urgente necessità di accogliere una o più persone nei giorni immediatamente seguenti all’avviso, l’intera comunità di Quartarella, seguita con immensa cura da Frate Antonello e Frate Emanuele, non si è mai tirata indietro. Non ha mai mostrato pregiudizi nei confronti degli stranieri accolti, neanche prima di conoscerli. Ogni parrocchiano, dal più piccolo al più anziano, ha messo a disposizione il proprio tempo, le proprie qualità, i propri strumenti, per creare un ambiente di amore che guarda e cura gli ultimi. Nemmeno di fronte a difficoltà di natura logistica,  temporale o psicologica, la comunità si è arresa. In tal modo, ogni ragazzo accolto è diventato fratello di tutti, così come ogni bambino accolto è diventato figlio di tutti.
Pensare all’esistenza e resistenza di esperienze come questa, permette di sperare ancora in un mondo che vive di solidarietà, comunità e responsabilità condivisa. Questo esserci è ancora, qui e oggi, possibile.

Irene Cerruto