Archivi della categoria: notizie

Spunti di riflessione sulla Verbum Domini di Benedetto XVI

L’esortazione apostolica post-sinodale di Benedetto XVI Verbum Domini, promulgata il 30 settembre 2010, si pone – insieme ad altri documenti come la Dei Verbum e la lettera di Giovanni Paolo II in occasione del 40o anniversario di questo documento conciliare – come intervento determinante per ribadire l’importanza fondamentale della Parola di Dio nella vita della Chiesa. In quanto tale, si presenta come un appello a ritornare a un cristianesimo maggiormente fondato sulla Parola di Dio e, pertanto, più essenziale, più libero da tutte quelle sovrastrutture che ne offuscano il messaggio e lo specifico. In un’epoca in cui siamo portati ad inseguire gli sviluppi della scienza e della tecnologia come vie esclusive verso “paradisi” temporali, la Chiesa ha ragione d’interrogarsi su come essere ancora sale, lievito e luce del mondo. Tuttavia, è chiaro a tutti che né la scienza né la tecnica né l’economia possono dare un senso alla vita e alla storia. Esse sono al servizio dello sviluppo, della dignità e dell’integrità di ogni uomo e, in quanto tali, vanno apprezzate e usate salvaguardandone il valore strumentale. Quando però diventano autoreferenziali, cioè svincolate da ogni principio etico e da ogni fondamento antropologico, rischiano di diventare esse stesse “religioni dogmatiche”, con la pretesa di dettare leggi autonome e col rischio di smarrire il loro proprium. Il messaggio di questo documento, che si inserisce coerentemente nel lungo solco della tradizione, è un ulteriore invito  a ritornare al fondamento della Parola di Dio per riscoprire la genuinità della fede, che cresce come risposta al Dio che si manifesta come Padre. Oltre ad essere alla base della comunione ecclesiale e del dialogo con la storia, essa è per tutti i credenti riferimento fondamentale dell’esperienza quotidiana nella misura in cui se ne recepisce la dimensione dialogica (Dio incontro all’uomo) e il messaggio liberante. Oggi si richiede, forse con sempre maggiore responsabilità, una presenza testimoniante dei cristiani, da non intendere solo in senso morale, ma come espressione dell’adesione vitale alla proposta evangelica, che orienta la vita e le azioni verso la “misura” di Cristo. Una presentazione comunitaria del documento sarà fatta giovedì 17 febbraio – alle 19.00, a Noto in Cattedrale – da don Rosario Gisana, biblista e patrologo.

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Lezioni del Vescovo Staglianò su “La vita nuova in Cristo” allo Studio Teologico San Paolo di Catania

Ieri, mercoledì  9 febbraio,  il Vescovo ha iniziato un corso allo Studio Teologico di Catania, dal titolo “La vita nuova in Cristo”. Il corso ha come scopo quello di inquadrare la relazione filiale e divina di Gesù nel contesto della generazione eterna di Dio e nell’esercizio della libertà dell’uomo; lo Spirito crea, abilita gli uomini alla fede nel Risorto rendendoli capaci di chiamare Dio col nome di “Abbà”. Nell’ambito dell’educazione teologica il nostro Vescovo è un insegnante navigato: oltre ad aver insegnato per quasi trent’anni teologia, non ha voluto rinunciare, da Pastore della nostra Diocesi, a formare le nuove generazioni al pensare teologale. Le proposte teologiche hanno sempre un duplice indirizzo: uno culturale-intellettuale, che aiutano, chi si accosta al sapere, ad avere un ragionare critico e ponderato e uno pastorale-formativo che introduce alla vita concreta che traduce lo studio in azione. Il percorso didattico è indirizzato ad alunni della Licenza, i quali hanno già assimilato i concetti base della dogmatica, ed ora vogliono approfondire alcune tematiche di natura pneumatologia, antropologica, escatologica ed ecclesiologica. Come sostrato del corso si potrà individuare in maniera costante il riferimento al personalismo cristiano di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Al Vescovo va tutta la nostra ammirazione per i molteplici campi nei quali è impegnato e gli auguriamo un fruttuoso e ricco ministero.

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Economia e solidarietà

Alla presenza del Vescovo della Diocesi, Mons. Antonio Staglianò, si è svolta a Rosolini, martedì 8 febbraio 2011, la conferenza-dibattito sul tema “Economia e solidarietà”, relatore il Prof. Luigino Bruni dell’Università di Milano Bicocca. L’incontro, terzo appuntamento della Scuola diocesana di Formazione all’impegno sociale e politico “G. La Pira”, ha visto una notevole partecipazione di pubblico  al  Salone  S. Caterina di Rosolini. Il concetto di “gratuità” sul quale il relatore ha fondato gran parte della sua relazione, ha suscitato l’interesse e la curiosità dei partecipanti. Specialmente in un momento storico in cui il mercato pretende di regolare tutti i rapporti, compresi quelli interpersonali. Al punto che tutto ciò che non rientra nel mercato, primo tra tutto la gratuità, perde di valore. Luigino Bruni, richiamando alla memoria degli uditori anche le esaltanti vicende del cattolicesimo sociale in Italia e in Sicilia (le cooperative fondate da Don Sturzo, ad esempio), ha dimostrato che è possibile un mercato alternativo fondato su nuovi rapporti fra gli uomini. La gratuità, appunto, è il sale che da sapore all’esistenza, è quell’elemento eccedente che il mercato esclude come superfluo ma rimane l’unico ingrediente della fraternità; nella gratuità  matura la convinzione di non usare gli altri, prende corpo l’idea che i veri beni per cui vale la pena vivere sono i rapporti umani e non le merci; la gratuità ha un prezzo infinito. L’intervento conclusivo del Vescovo, che ha fatto seguito ai numerosi e qualificati interventi dell’uditorio, nel ribadire la validità di questi incontri, ne ha sottolineato gli aspetti pastorali. Nel merito, ha ribadito che bisogna cambiare il nostro cristianesimo se vogliamo cambiare la nostra economia. “Occorre incoraggiare un cristianesimo più sociale – ha concluso Mons. Staglianò – perché più mistico”.

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Caritas diocesana, attivo il sito web

Anche la nostra Caritas ha da qualche giorno un suo sito (www.caritasdiocesanadinoto.it), oltre che una presenza in quello tanto prezioso e vivace della nostra diocesi. Al centro del sito specifico della Caritas ci saranno le notizie che, mentre aggiornano, fanno da antenna tra bisogni e risposte. Più in basso le circolari e, cliccando sui banner, i collegamenti con il sito della diocesi, della Caritas Italiana, della Fondazione San Corrado, con il file contenente le decisioni de Sinodo, con le indicazioni relative al microcredito. Sul lato sinistro si trovano i materiali di approfondimento divisi per ambiti: dalle Caritas parrocchiali ai Centri di ascolto, dai gemellaggi agli immigrati, dall’Osservatorio delle povertà alla pace… Con la possibilità di consultare l’archivio 1958-2010 costituito dagli articoli di “La vita diocesana” sui temi attinenti la carità. Sul lato destro vi sono quattro rubriche da arricchire con proposte e inviti: “L’ala di riserva”, sull’accompagnamento delle persone; “Gratis et amor Dei” per segnalare destinazioni di donazioni; “A testa alta” sulla legalità e la giustizia; “La lampara” sui rapporti di gemellaggio. Quindi ci sono spazi per il video, il libro e l’esperienza in primo piano. Soprattutto in alto, in modo fortemente simbolico, i link relativi alla liturgia del giorno e al vescovo.

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Incontro tra il Vescovo Mons. Antonio Staglianò e l’Associazione culturale “Scieri e Muciare” di Pachino

Mercoledì 2 febbraio 2011, è avvenuto l’incontro tra il Vescovo Mons. Antonio Staglianò e l’Associazione culturale “Scieri e Muciare”, rappresentata dal presidente Salvatore Maino e da Rosario Figura, membro del direttivo. L’incontro è avvenuto dopo, che proprio Maino, nei giorni scorsi, aveva inviato una missiva al Vescovo, pregandolo di volersi fare partecipe spirituale dell’Associazione, che nel solco dei valori della fede cristiana e del bene comune, è impegnata nel recupero delle criticità ambientali del territorio di Pachino, con l’obbiettivo di ridisegnare un percorso naturalistico e paesaggistico, nella prospettiva di un reale progresso sociale, civile ed economico, di questo estremo lembo di Sicilia.Sua Eccellenza, accogliendo molto favorevolmente le finalità dell’Associazione, ha ribadito che “la difesa dell’ambiente non è un fatto estetico ma morale, perchè è prima di tutto l’uomo, a dover essere tutelato nella sua dignità, in quanto è dal rispetto dell’ ecologia umana, che deriva il rispetto di quella ambientale” perchè, come ci ha ricordato, Papa Benedetto XVI “la natura esprime un disegno di amore che ci precede e che viene da Dio”e ricordando che se “l’uomo denigra la natura, sottrae una dimensione essenziale alla propria identità”.  L’incontro è stato anche l’occasione, per delineare un percorso comune tra la Diocesi e l’Associazione “Scieri e Muciare”, nell’ottica di un progetto di educazione ambientale e di recupero dei valori ideali condivisi, invitandoci ad aderire, al Vicariato diocesano di Pachino e confermando la necessità che “la politica, soprattutto, deve riconquistare credibilità e potrà farlo solo se sarà una politica pulita, trasparente e capace di riscoprire l’anima delle nostre città, accogliendo ogni contributo volto al bene comune, senza arroccamenti difensivi, ma anzi coltivando gratitudine per chi collabora, nell’interesse del territorio”.Nel congedarsi dall’incontro, Salvatore Maino ha espresso l’interesse dell’Associazione, per il “Protocollo d’intesa per le politiche sociali” firmato tra il Vescovo e i Sindaci del territorio della Diocesi e in tal senso, promettendo di aderire a nome dell’Associazione che rappresenta al progetto per la costruzione, di un Centro Cardiologico a Butembo (Repubblica Democratica del Congo), che si inserisce nel contesto del gemellaggio tra la Diocesi di Noto e la Diocesi di Butembo Beni, dove il Centro Cardiologico farà parte del complesso sanitario comprendente Oftalmologia, Ginecologia, Pediatria, Centro Nutrizionale, Pronto Soccorso, realizzato durante il ventennio di gemellaggio già trascorso.

 

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Notizie dalla Diocesi gemella di Butembo-Beni

Alcune notizie ci giungono dalla  diocesi gemella di Butembo-Beni grazie a don Salvatore Cerruto.

Un militare delle FARDC (Forces Armées de la République Democratique du Congo) è stato  barbaramente lapidato dalla gente del villaggio di Kirumba, nel territorio della parrocchia di Kasando, a circa 20 km dal luogo in cui nel novembre scorso era stato assassinato padre Christian Bakulene. È sfociata così nel dramma la tensione della popolazione per le angherie subite continuamente dai militari delle FARDC.
Venerdì 28 gennaio, il soldato si era appostato lungo la strada fermando i passanti e rapinandoli, così come si verifica ormai da tempo nella zona. Ma stavolta le cose sono andate diversamente. Dopo che le prime vittime della rapina hanno dato l’allarme nel villaggio, alcuni giovani si sono recati sul posto e hanno colto di sorpresa il militare, strappandogli il fucile di mano. A questo punto si è scatenato il furore della popolazione che, legato il malcapitato ad un albero, lo ha massacrato con le pietre.

La popolazione civile subisce le violenze dei militari governativi delle FARDC da una parte, e dei ribelli Mayi-Mayi dall’altra parte. È stato motivo di gioia per molti, perciò, il ferimento del colonnello Ali dei Mayi-Mayi durante uno scontro a fuoco interno con un’altra fazione Mayi-Mayi capeggiata dal maggiore Mahamba Alyaki. Il colonnello Ali, negli ultimi tempi, era diventato il terrore della popolazione dei villaggi di Muramba e Voholu, nel territorio delle parrocchie di Mubana e Lubero (quest’ultima gemellata con la parrocchia S. Giorgio di Modica).

Un altro momento di grave tensione si è verificato a Butembo il 20 gennaio. Nella sede di un partito politico dell’opposizione, nei pressi della parrocchia di Kitatumba, la polizia ha sequestrato con la forza e ha dato alle fiamme le liste che raccoglievano 28.000 firme di protesta contro la revisione della carta costituzionale apportata in parlamento dalla maggioranza. È questo solo un episodio dei fatti gravi che si stanno registrando in Congo in vista delle elezioni del prossimo mese di novembre. Infatti, il presidente della Repubblica in carica, Joseph Kabila, nel timore di non essere rieletto, sta operando manovre sulla costituzione che potrebbero mettere a rischio la giovane democrazia del paese e fare sprofondare il Congo in una nuova guerra civile.

Questo rischio è stato denunciato dal vescovo di Butembo-Beni, mons. Sikuli Melchisedech, nell’omelia della messa del 1 gennaio celebrata in Cattedrale. Il Vescovo ha detto che il nuovo anno è tutto dedicato alla preparazione delle elezioni di novembre e che i credenti devono diventare “costruttori di pace”, vivendo secondo le virtù cristiane e superando lo spirito di divisione. Mons. Sikuli ha espressamente invitato a pregare per scongiurare il pericolo della guerra civile e ha sollecitato i fedeli a ponderare bene la scelta da fare nel momento del voto. Egli ha ricordato che l’albero si riconosce dai frutti, lasciando così intendere che i candidati devono essere votati non in base ai loro discorsi elettorali ma in base al loro operato a beneficio della popolazione.

Il Belgio è molto interessato alle elezioni in Congo, sua ex colonia. Ed è per questo che il 19 gennaio a Kinshasa, alcuni diplomatici belgi hanno annunciato ufficialmente al primo ministro congolese che il Belgio sosterrà le elezioni in Congo con un contributo di 12 milioni di euro, per assicurare libertà e trasparenza durante il loro svolgimento. A fianco del Belgio, naturalmente, si trova la Francia che ha grossi interessi economici in Congo.

Ritornando ai militari delle FARDC, è da segnalare che gli abitanti della parrocchia di Manguredjipa (gemellata con la parrocchia SS. Crocifisso di Rosolini) hanno denunciato di essere costretti ai “lavori forzati” da tali militari. Infatti, le FARDC hanno imbastito una rete di commercio per rifornire di merci varie i cercatori d’oro che si trovano nella foresta e costringono la gente con la forza a trasportare a spalla le mercanzie nei punti più impervi, compiendo lunghi giorni di cammino in mezzo alla giungla.

Se i villaggi del sud conoscono purtroppo le contine vessazioni dei militari governativi delle FARDC e dei ribelli Mayi-Mayi, non stanno certamente meglio le popolazioni del nord della Diocesi. Qui, soprattutto nelle parrocchie di Nbau e Oicha, da qualche tempo seminano il terrore i soldati ugandesi del NALU (National Army of Liberation of Uganda: ugandesi che però combattono la loro battaglia di “liberazione” in Congo!). In modo particolare, i soldati si sono dati al rapimento delle persone che lavorano nei campi, trovando nel riscatto una sporca fonte di guadagno. Il risultato è che la gente ha paura di lasciare i villaggi per andare nei campi, e ciò ha fatto abbassare la produzione agricola con conseguente rischio di crisi alimentare per l’intera popolazione.

La chiesa di Butembo-Beni, a fronte di tutti questi sconvolgimenti, continua fiduciosa il suo cammino di fede. Il 20 gennaio, nella parrocchia di Kitatumba sono stato ordinati 10 sacerdoti, di cui 5 diocesani e 5 assunzionisti. Nell’occasione è stato celebrato anche il 50° di sacerdozio di mons. Bernard Sokoni: un evento eccezionale se si considerà che, a motivo della bassa età media in Congo, pochissimi sacerdoti arrivano a 50 anni di ministero.
Il 2 gennaio, Mons. Sikuli ha celebrato una messa per i bambini che gremivano la Cattedrale fino all’inverosimile. Il Vescovo nell’omelia ha esortato i bambini a mettersi in adorazione e alla sequela del Bambino Gesù. Le offerte raccolte nelle messe della giornata sono state destinate a Roma per sostenere l’opera dell’Infanzia Missionaria.
Il 18 gennaio, a Butembo, si è riunito il Consiglio Pastorale Diocesano. Tra i punti all’ordine del giorno non poteva mancare, ovviamente, il problema scottante della preparazione della popolazione alle prossime elezioni politiche, alla soluzione del quale è legata la pace del Paese.

Il 24 gennaio, infine, l’Ufficio Diocesano per lo Sviluppo – in collaborazione con l’organizzazione non governativa “Solidarité Paysane pour la Reconstruction et le Développement Durable” – ha avviato a Lubero un progetto di reinserimento per ex-soldati che saranno impegnati in attività agricole e artigianali.  Inoltre, nei villaggi di Kaina e Kirumba, all’interno del territorio delle parrocchie di Luofu e Kasando, sono iniziati i lavori per un condotto di acqua potabile, sempre a cura dell’ Ufficio Diocesano per lo Sviluppo e del CICR (Comité International de la Croix Rouge). Ciò costituisce motivo di conforto immediato soprattutto per le donne che, costrette ad andare nelle sorgenti fuori villaggio per attingere acqua, vanno spesso incontro al rischio di subire le violenze dei soldati.

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MESSAGGIO PER LA VITA 2011

“Educare alla pienezza della vita” è il titolo del Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 33a Giornata Nazionale per la vita che sarà celebrata il 6 febbraio 2011. “L’educazione è la sfida e il compito urgente a cui tutti siamo chiamati, ciascuno secondo il ruolo proprio e la specifica vocazione” si legge nel Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente.
“Auspichiamo e vogliamo impegnarci per educare alla pienezza della vita – prosegue il Messaggio -, sostenendo e facendo crescere, a partire dalle nuove generazioni, una cultura della vita che la accolga e la custodisca dal concepimento al suo termine naturale e che la favorisca sempre, anche quando è debole e bisognosa di aiuto”.

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Nel MENO c’è il PIÚ

Per ogni cristiano gennaio è semplicemente il primo mese dell’anno. Per l’ACR  è il mese dedicato alla pace; il momento più bello, che conclude le attività dedicate a questo importante argomento è stata la “Festa diocesana della Pace”, che si è svolta a Pozzallo domenica 30 gennaio.
Come ogni manifestazione che si rispetti, la festa ha avuto un suo slogan, legato all’iniziativa annuale “C’è di più”, tema dell’incontro nazionale dello scorso 30 ottobre con Benedetto XVI: “Nel MENO c’è il PIÚ”; anche con quello che a noi sembra superfluo, da buttare, si può realizzare qualcosa di grande, si può costruire il bene comune, attraverso gesti concreti, come quello di impegnarsi nel rispetto dell’ambiente.
Con del materiale da riciclare (cartoni, bottiglie, lattine, ecc..) i ragazzi, divisi per città di provenienza, hanno realizzato un quartiere o  i monumenti più rappresentativi della propria città; poco prima della celebrazione Eucaristica, dopo aver conosciuto meglio Giorgio La Pira, illustre cittadino pozzallese, gli accierrini presenti, 500 circa, con i loro educatori, hanno  costruito la “Città della pace”, i cui quartieri riproducevano fedelmente piazze, monumenti, scuole, spiagge e quanto di più bello rappresentasse i vicariati presenti alla festa: Noto, Rosolini, Pachino, Avola e, naturalmente, Pozzallo.
Una festa di colori, musica, canti, gioia che ha riempito il cuore di tutti i presenti: la festa della pace 2011 ha regalato ai piccoli una giornata di sano divertimento, di fantasia e di condivisione di riflessioni e preghiera, ai grandi la gioia di un incontro con Dio, che si rivela nel sorriso di chi ci è accanto, e ci ricorda che stando insieme c’è di più. 

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Domenica 13 Febbraio Mons. Staglianò consacrerà l’altare e benedirà l’ambone della Chiesa Cattedrale di Noto

Nei giorni scorsi si sono conclusi i lavori di realizzazione degli affreschi della cupola e le vetrate del tamburo della chiesa Cattedrale. Si tratta di opere di due artisti di massimo livello: Oleg Supereco per gli affreschi e Francesco Mori per le vetrate. Queste raffigurano i sette sacramenti e la Parola di Dio, mentre sulla cupola è affrescata la discesa dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste. La caratteristica di questa raffigurazione è che non si tratta di figure tradizionali con le mani giunte e le fiammelle sulla testa degli apostoli, ma di figure che esprimono la gioia e la festa dei discepoli del Risorto nel momento in cui ricevono, insieme alla Madonna, lo Spirito Santo con i suoi doni di gioia, coraggio e forza, per portare in tutto il mondo il lieto annuncio dell’Amore di Dio. Anche la Madonna è raffigurata in questa linea.
Si sono conclusi anche i lavori di realizzazione dell’altare, dell’ambone e della croce realizzati in bronzo argentato e diaspro siciliano dallo scultore Giuseppe Ducrot.
Domenica 13 Febbraio alle ore 11.00 il nostro vescovo Mons. Antonio Staglianò consacrerà il nuovo  altare e benedirà l’ambone, della cattedrale di Noto. Un evento dove tutto il popolo Santo di Dio, dell’amata Chiesa netina, è invitata a partecipare.

Nel corso della celebrazione, oltre alla consacrazione del nuovo altare, dell’ambone e della croce, saranno presentati gli affreschi della cupola e le otto nuove vetrate artistiche collocate nel tamburo della cupola, raffiguranti i sette sacramenti e la Parola di Dio.
Alla cerimonia, presieduta dal nostro Vescovo Mons. Staglianò, parteciperanno il Ministro per l’Ambiente e la Tutela del territorio e del mare, onorevole Stefania Prestigiacomo, e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Prefetto Franco Gabrielli.
All’evento saranno presenti, inoltre, le massime autorità regionali e locali, il Presidente della Regione Siciliana, on. Raffaele Lombardo, il Commissario delegato per la ricostruzione Prefetto di Siracusa, Carmela Floreno Vacirca, il Presidente della Provincia Regionale di Siracusa on. Nicola Bono e il Sindaco di Noto, Avv. Corrado Valvo.
La Cattedrale, andata in gran parte distrutta per un crollo nel marzo 1996 e riconsegnata al culto dei fedeli nel giugno del 2007, è il monumento simbolo dell’arte barocca della città e del Val di Noto, territorio dichiarato Patrimonio dell’umanità.
Il crollo della Cattedrale, avvenuto nella notte del 13 marzo 1996, aveva interessato la navata centrale e quella destra, alcuni dei piloni, e gran parte della cupola.
Al fine di reintegrare perfettamente l’opera nel paesaggio urbano della città sono stati necessari anni di scavi, durante i quali sono state recuperate migliaia di pietre. La complessa ricostruzione è avvenuta coniugando le antiche tecniche costruttive con le più moderne tecnologie sviluppate nel campo dell’ingegneria sismica.

I giornalisti e i foto cineoperatori interessati a seguire l’evento possono accreditarsi inviando una e-mail all’indirizzo accrediti.stampa@protezionecivile.it entro e non oltre le ore 20 di venerdì 11 febbraio.
Gli operatori dell’informazione inoltre sono pregati di presentarsi entro e non oltre le ore 9.30 presso la Sala Stampa allestita presso la sede della Società Fedeli Portatori di S. Corrado in via Montuoro 4 (di fronte porta laterale della Cattedrale, lato sinistro) per il completamento delle operazioni di accreditamento, di controllo di sicurezza e di accesso alla Cattedrale

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Al nostro Vescovo la targa per l’Impegno Sociale

Si è conclusa la kermesse di due giorni della XVIII/a Edizione del Premio Sicilia 2011, edizione che quest’anno ha visto anche apporre allo stemma del Premio anche gli stemmi storici e familiari della Sicilia e di Federico II, infatti per questa edizione si è avuto l’Alto patrocinio di Sua Maestà Federica III Yasmin I Von Hohenstauffen discendente diretta di Federico II ultimo Re di Sicilia e Gerusalemme. È stato premiato, nel corso della diciottesima edizione del «Premio Sicilia» il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, per l’impegno sociale nella diocesi di Butembo-Beni, nella Repubblica Democratica del Congo, per la costruzione di un Centro cardiologico intitolato al fratello Pino Stagliananò. «Non è sufficiente essere uomini, dobbiamo diventare “umani”. «Dobbiamo cercare il cristianesimo vivente – ha detto monsignor Staglianò -, nell’impegno di vita dei cristiani a favore dei sofferenti, di chi non ha da mangiare, da bere e da vestire. Gli uomini diventeranno umani quando seguiranno la via che ha indicato Gesù e quando capiranno che tutti gli uomini hanno gli stessi diritti». Tra i premiati della serata, oltre a monsignor Staglianò, c’erano i militari della Capitaneria di porto di Siracusa, i sottoufficiali Davide Franco e Giuseppe Cacciola, accompagnati dal capitano di vascello Luca Sancilio, per avere soccorso tre persone cadute in mare compreso un bimbo di 18 mesi. Ed anche Turi Giuffrida, Alfredo Li Bassi, Brunella Li Rosi, Carlo Muratori, Carlotta Ceraci, Giuseppe Pantano, Roberto Baglieri, Angelo Avarello, Claudia Gambuzza, la corale <>, <>, Amoroso D’Orleans, Sanaz Minaei, Robert Yang Yin Fa, Golam Alì Soleimani, Lin Hur Lon, e la squadra di calcio femminile Modica <> e l’<> di Enna. Il premio giornalistico dedicato alla memoria di Gigi Perricone, corrispondente del <> e direttore del <>, è stato assegnato al responsabile della redazione siracusana del <>, Gianfranco Monterosso.
Infine Corrado Armeri si è rivolto al Sen.Leoni uno dei padri fondatori della Lega Nord presente in sala chiedendo di attivarsi per Casa Meter di Don Fortunato Di Noto,una casa che accolga i bambini vittime di violenze,-caro Sen.Leoni ha detto Armeri,visto che siamo arrivati al terzo anno di appello e che nei precedenti anni la politica siciliana non si è mossa in questo senso a Lei in qualità di rappresentante del Governo Italiano Le chiedo di intervenire,affinché dei bambini vittime abbiano una casa e dei professionisti come i volontari di Meter semprevicini.

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