Mons. Benedetto La Vecchia (1872-1875)

Gli otto anni di ‘sede vacante’ (1864 72), gestiti dal Vicario capitolare Mons. Nicolò Messina, si concludono il 23 febbraio 1872 con la nomina pontificia a Vescovo di Noto di fra Benedetto La Vecchia dei Minori Osservanti di Palermo. Nato a Canicattì (Agrigento) nel 1813, a quindici anni entrò nell’Ordine dei Minori Osservanti e, conseguita la laurea in Teologia, divenne Provinciale dell’Ordine. Fu eletto da Papa Pio IX Vescovo di Noto; fu consacrato a Palermo il 17 marzo 1872 e prese possesso della Diocesi il 23 dello stesso mese, facendovi ingresso il 21 aprile. Per il suo ingresso in Diocesi era stata fatta proibizione dalla massoneria locale di battere le mani in segno di giubilo “perché sarebbe stato interpretato come ostile all’attuale ordine delle cose e a Roma capitale d’Italia”.

Ciò nonostante grande fu il 23 marzo 1872 la dimostrazione di affetto. “Mons. La Vecchia arriva tra un continuo suonar di campane e numerosi spari di mortaretti. Dai terrazzi dei monasteri del SS. Salvatore e di S. Chiara e da qualche balcone di privati si gettano sulla carrozza del Vescovo fiori e carte colorate con iscrizioni religiose; ma nessuna acclamazione né da parte del Comitato laico cattolico, né da parte degli spettatori, ché tutti furono tenuti in riga dalla presenza del Circolo giovanile, tra i quali molti erano non giovani. Monsignore, seguito da molta folla, entra in cattedrale ove recita un’omelia e imparte la benedizione” (C. Puglisi, Cronica della città di Noto, 138).

Fondò il periodico “La luce vera” e durante il suo episcopato fu pavimentata in marmo la Cattedrale. Il 5 luglio 1875 fu eletto Arcivescovo di Siracusa, ove morì nel 1895, compiando per la sua carità.