Microrealizzazioni sociali

Tra i frutti di questi venti anni di gemellaggio ci sono molte opere materiali nel territorio delle parrocchie gemellate e a Butembo. Soprattutto si tratta di scuole, ospedali per l’infanzia e iniziative di adozioni a distanza, segno di una attenzione particolare della Chiesa di Noto e di quella di Butembo-Beni nei confronti dei bambini e della tutela dei loro diritti.


Una classe di bambini in una scuola di Magheria. Fuori dalle finestre altri bambini che non frequentanoLA SCUOLA. Secondo i dati dell’ispettorato per l’istruzione del governo di Kinshasa, confermati da padre Omero responsabile delle scuole della parrocchia di Butembo, nel nord Kivu, come nel resto della Repubblica democratica del Congo, solo il 50 per cento della popolazione infantile va a scuola. La retta è di circa 18 dollari l’anno per la scuola primaria e 28 per quella secondaria. Una spesa eccessiva per molte famiglie che devono scegliere di mandare a scuola solo uno dei figli, o per quelle che devono rinunciarvi del tutto. Per questo motivo, nell’ambito del gemellaggio diocesano, si è incoraggiata l’iniziativa dell’adozione a distanza delle classi, e ad oggi su 280 classi che rischiavano di essere soppresse se ne sono state adottate 170. La spesa è di 21 euro per sostenere il lavoro di un’insegnante per un mese, o di 250 euro per adottare una classe per tutto l’anno.


La responsabile del Centro nutrizionale “G. Cerruto” illustra i segni della malnutrizione sul corpo di un bimbo di cinque anniLA SANITA’. Molte microrealizzazioni sono sale per la maternità, case del fanciullo e ospedali per la più basilare assistenza sanitaria. Strutture costruite in quasi tutte le parrocchie gemellate grazie al sostegno delle comunità parrocchiali della diocesi di Noto. Considerato che la principale piaga sanitaria del Paese riguarda la malnutrizione, nel 2001 è stato costruito a Butembo un Centro nutrizionale che funge da progetto pilota e funziona in collaborazione con l’Università Cattolica del Graben. Intitolato a “Giorgio Cerruto”, giovane agronomo di Modica scomparso prematuramente, il Centro è stato inaugurato nel gennaio del 2003 e da allora sono migliaia i bambini salvati. Oltre alla cura dei bambini, durante i tre mesi della loro degenza, il Centro nutrizionale si occupa della formazione delle mamme ad una corretta educazione alimentare. In particolare, le mamme vengono dotate di una zappa e vengono organizzati corsi per insegnare loro la coltivazione dei frutti della terra. Accanto al Centro nutrizionale, nel 2006, sempre l’Associazione onlus “Giorgio Cerruto” che ha costruito il Centro nutrizionale, ha inaugurato una Clinica pediatrica per quei bambini che oltre alla malnutrizione presentano patologie che necessitano di cure specifiche, soprattutto malaria, verminosi, diarrea, morbillo, polmonite, tubercolosi, hiv e varie forme di micosi agli arti inferiori. Nel 2006, inoltre, è stata posta a Butembo la prima pietra per la costruzione di una Clinica ginecologia che funzionerà, anche questa, in collegamento con la facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Graben. La clinica è intitolata a Grazia Minicuccio, giovane di Modica scomparsa prematuramente.