Don Antonio Forgione (febbraio 2008)

Il messaggio che ci viene dall’esperienza di vita dei nostri fratelli gemelli di Butembo-Beni è rivolto soprattutto a noi adulti. A conclusione di questa breve visita nella nostra Chiesa gemella posso dire di aver fatto una esperienza di profonda spiritualità. Personalmente ho cercato di vivere la mia brevissima permanenza in terra d’Africa come il momento dell’incontro con Dio che ho scoperto attraverso gli occhi dei bambini, qui spesso malnutriti, mal vestiti e scalzi, eppure con una luce speciale che gli illumina il viso. Incrociando il loro sguardo ho scoperto la bellezza di Dio, ma anche la sofferenza del Cristo. Girando per i villaggi di questa nostra diocesi gemella ho incontrato tante persone di cui ho ammirato la capacità di accogliere sempre con un sorriso gratuito e la bellezza della natura. C’è davvero tanta bellezza in questa terra africana ma al tempo stesso tanta sofferenza: quella di un popolo intero, stremato dalla fame, dalle malattie e dalla guerra, i cui segni ancora sono visibili. Per questo posso dire che è stata un’esperienza meravigliosa e traumatica insieme. Aver visto e soprattutto aver vissuto queste contraddizioni fa sì che dopo nulla possa essere più come prima. Ai nostri fratelli gemelli di Butembo-Beni e a tutta la popolazione congolese va il mio augurio di una profonda rinascita.

 

Don Antonio Forgione