DON NOZZA: QUALE CHIESA EDUCA?

Numerosa e intensa è stata fino alla fine la partecipazione al Convegno di inizio anno pastorale svoltosi in questi giorni in cattedrale e presieduto dal vescovo Mons. Antonio Staglianò. Sullo sfondo sono stati posti i testimoni per recuperare subito la “misura evangelica” delle nostra carità e del nostro impegno educativo: Giorgio La Pira e le “attese della povera gente” la prima sera; don Pino Puglisi e la vita concepita come dono la seconda sera; quanti operano nelle “officine del bene” e il valore dei piccoli segni nella serata conclusiva. Con un video curato dalla Caritas diocesana è stato racconto il senso ed è stata colta la valenza pedagogica di tante realtà di servizio sorte in questi anni nei vicariati della diocesi sulle frontiere della carità, della giustizia, della pace, senza trascurare il segno della vita contemplativa o la sapienza di una pietà popolare autentica.

La relazione di fondo della terza sera è stata tenuta dal direttore della Caritas Italiana, Mons. Vittorio Nozza, che ha invitato anzitutto a rivolgere lo sguardo a Cristo per contemplare e discernere i tratti fondamentali di Dio Padre che è il “primo” educatore. Dio in Gesù si rivela come Colui ha che a cuore ogni uomo, che parte da dove l’uomo si trova, che spinge al successivo passo di liberazione rispettando sempre la libera scelta, e però chiedendo una corrispondenza.

Da questo sguardo su Gesù si genera la figura di una Chiesa che educa appassionandosi della sorte dell’uomo, una Chiesa che mai smonta dal suo turno di presenza accanto alle gioie e ai dolori della gente, una Chiesa che non si chiude nel tempio ma frequenta le strade degli uomini. Don Nozza quindi ha focalizzato alcune vie per animare la comunità e il territorio, ad iniziare dalla via della comunione senza la quale nessuna parola o opera risultano credibili. Quindi ha indicato la via della missionarietà che scaturisce dall’inquietudine evangelica che spinge ad abitare, frequentare, vivere il territorio; la via della relazione; la via dei fatti, dalle opere di misericordia corporale e spirituale con cui può esprimersi una carità di popolo al volontariato da intendere anzitutto come scuola di vita al servizio politico da recuperare come servizio al bene comune.

Il Convegno quindi si è concluso con l’intervento del Vescovo e la consegna del calendario per l’anno pastorale 2010-2011. Mons. Staglianò ha richiamato la necessaria coerenza tra la fede professata e la vita, consegnando il sogno di una Chiesa che recita il Padre nostro vivendolo in una carità fatto di perdono e di dono concreti e operosi, una Chiesa meno lenta nell’amore seppur già incamminata su questa via, come mostrano le diverse esperienze di carità maturate negli anni del rinnovamento postconciliare. Ha quindi comunicato le nomine dei vicari episcopali e dei parroci entro questo quadro di responsabilità per il bene della comunità ecclesiale. Il nuovo vicario generale Don Angelo Giurdanella ha quindi presentato il calendario pastorale sottolineando l’importanza dei momenti comuni diocesani per vivere il senso della Chiesa locale ed in particolare dei tre incontri unitari sul Lasciarsi educare dalla Parola, dall’Eucaristia, dai poveri. Il primo di questi incontri si terrà il prossimo venerdì 8 ottobre alle ore 9,30 per i preti alla Casa del Clero di Noto, alle ore 18,30 per tutti i fedeli laici e in particolare per i catechisti, i ministri dell’eucaristia, gli animatori della carità all’Oratorio San Domenico Savio di Rosolini. Relatore sarà don Nisi Candido, biblista. Così il Convegno continua: nel ritrovarsi ancora per comprendere come Dio ci educa e ci fa suoi collaboratori; nell’impegno a riprenderne le sollecitazioni in tutte le comunità parrocchiali, religiose, gruppi, movimenti per una conversione di Chiesa sempre più  capace di educare mostrando e testimoniando il vero volto di Dio, soprattutto alle nuove generazioni.       

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