Sul cammino del dialogo. La proposta della Diocesi di Noto

Dalla Diocesi di Noto arriva la proposta di un Corso di formazione all’impegno ecumenico e al dialogo interreligioso. Si tratta di un ciclo di sette incontri a cadenza mensile indirizzato principalmente ai membri della Commissione Ecumenica e ai formatori ecclesiali ma aperto a chiunque sia interessato al tema.

“La necessità di un corso del genere nasce dal desiderio di mettere in pratica le indicazioni del Concilio Vaticano II – spiega a Minareti.it padre Ignazio La China, direttore dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso della Diocesi di Noto -. Abbiamo concentrato l’attenzione come target sui catechisti, gli insegnanti di religione e chi lavora nelle parrocchie perché si trovano ad affrontare alcune situazioni alle quali è importante sapere come rispondere. Ad esempio, se celebrare il Natale nelle scuole multietniche, se parlare della Verginità di Maria e altri interrogativi”.

Padre La China spiega che prima, nel campo del dialogo, molto era lasciato alla buona volontà del singolo parroco. Ora invece, le Diocesi si sono attrezzate con un ufficio analogo a quello nazionale della Conferenza Episcopale Italiana, dedicato in maniera specifica all’ecumenismo e al dialogo interreligioso e questo passo mostra la buona volontà ufficiale di proseguire sul cammino del dialogo. “Nella nostra diocesi abbiamo tanti immigrati che lavorano soprattutto nei campi o nelle serre. La prima ondata fu dall’Algeria e dal Marocco, la seconda dall’Albania – racconta il direttore dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso -. Noi siamo in contatto con l’Ufficio Migrantes per sapere chi sono gli immigrati che vivono sul nostro territorio e come dare loro un’assistenza di base. Infatti il dialogo parte con la conoscenza reciproca, il dialogo della fraternità, e con l’accoglienza, dialogo della carità”.

Il primo appuntamento del corso di formazione è stato l’11 dicembre ed è stato un incontro di introduzione soprattutto per le nuove generazioni che non hanno vissuto il Concilio Vaticano II, partendo dalla Costituzione Dogmatica della Chiesa Lumen Gentium del 1964. “Abbiamo deciso di riprendere i documenti del dialogo della Chiesa Cattolica per dare una base teologica ai nostri discorsi”, ha spiegato Padre La China motivando la scelta del tema. I prossimi incontri tratteranno il tema dell’identità cattolica, la dimensione della Chiesa in dialogo, l’ecumenismo nel rapporto con le Chiese Protestanti e Ortodosse e infine la relazione con l’Ebraismo e l’Islam. Per quanto riguarda i relatori, “sappiamo che è ben diverso avere un musulmano che parli di Islam rispetto a un cattolico, per quanto esperto del settore” per cui la presenza di fedeli di altre confessioni e religioni durante il corso sembra essere assicurata.

Parlando infine del nodo della chiamata universale di due religioni come Cristianesimo ed Islam, padre La China commenta: “In Cristo c’è una chiamata alla salvezza per chi incontra l’annuncio del Vangelo però è vero che i semi del Verbo spingono nella verità ogni uomo che vive secondo retta coscienza e segue i valori fondamentali”. 

La notizia di Elena Dini è stata pubblicata sul portale  www.minareti.it che si occupa della realtà dell’Islam in Italia.

PROGRAMMA

2° incontro – SABATO 8 GENNAIO – ISPICA – CHIESA SS. ANNUNZIATA ore 19: studio del  Decreto sull’ecumenismo Unitatis Redintegratio del Concilio Vaticano II

17 gennaio 2011 – GIORNATA PER LA CONOSCENZA DELL’EBRAISMO: RIFLESSIONE SU “ONORA IL PADRE E LA MADRE”

18 – 25 gennaio: ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani

25 gennaio 2011 – Celebrazione ecumenica, chiesa San Giuseppe – Scicli – ore 19,30

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