Pane, lavoro e libertà: il Progetto Policoro nella diocesi di Noto

“Pane, lavoro e libertà” è stato lo slogan del convegno che ha riunito giovani e adulti della nostra diocesi il 9 Dicembre scorso, per riflettere sul delicato tema della disoccupazione giovanile e per promuovere il Progetto Policoro “speranza del Sud per il Paese”, spiraglio di luce per i giovani che vogliono mettersi in gioco e agire per il proprio futuro nel territorio e nella storia in cui sono nati e cresciuti.
Al convegno sono intervenuti Mons. Angelo Casile, direttore dell’ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, il Prof. Giancarlo Cursi, formatore nazionale degli Animatori di Comunità e il Prof. Maurilio Assenza, tutor del Progetto per la nostra diocesi.
 Il titolo racchiude l’impegno che ci siamo assunti all’inizio dello scorso anno pastorale, seguendo la pista tracciata dal nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, di una cura integrale dell’uomo in un’ottica ecclesiale che faccia cogliere la bellezza e la concretezza del Vangelo.
Il progetto Policoro è stato presentato alla Chiesa di Noto come una seria risposta ad un’emergenza che è anzitutto spirituale e materiale delle nuove generazioni: la disoccupazione, che porta la maggior parte dei giovani del Sud ad assoggettarsi a chi promette libertà, ma in realtà rivela schiavitù.
Mons. Casile ha sottolineato una dimensione del lavoro, alla quale mira il Progetto Policoro e tutta la Chiesa, che è benedizione di Dio, che considera l’uomo, secondo la visione di Sant’Ambrogio, l’estensione della mano di Dio che continua a creare, che è espressione della sinergia degli organismi ecclesiali e di quanti si occupano di sostenere e promuovere il lavoro per l’uomo e non l’uomo per il lavoro.
I giovani, soggetti e protagonisti del Progetto Policoro, spesso vittime della rassegnazione e dello sfruttamento possono e devono diventare i protagonisti anche del rinnovamento della loro terra, permettendo un cambiamento di mentalità che scuota le coscienze degli adulti e di tutti gli altri giovani che non vedono più una possibilità per il proprio futuro se non in una valigia e un biglietto per il “nord”.
L’assemblea riunita nell’aula magna del Seminario Vescovile, non ha potuto far altro che accogliere l’invito del Prof. Cursi di sostenere gli Animatori di Comunità ed impegnarsi concretamente a diffondere il Progetto e i valori che ad esso sono legati.
La nostra diocesi ha in sé tutte le possibilità per aiutare i giovani del nostro territorio a non sottostare alle logiche attuali del mercato del lavoro, ed ha anche il dovere di sollevare e far sollevare lo sguardo dal basso per puntare all’alto che il Vangelo ci indica, alla dignità dell’uomo che nel lavoro sperimenta la con-creazione con l’opera di Dio.