TRIGESIMO MONS. NICOLOSI: UNA MEMORIA CHE RINSALDA LEGAMI E MISSIONE ECCLESIALE

 Lunedì 10 febbraio sarà il nostro Vescovo Mons. Antonio Staglianò a presiedere a Noto in cattedrale l’eucaristia per il trigesimo di Mons. Salvatore Nicolosi, Padre conciliare e per ventotto anni vescovo di Noto. Si tratta di una memoria che rinsalda legami e missione ecclesiale: le grandi consegne di Mons. Nicolosi, infatti, sono state la sinodalità come essenza della Chiesa e la missione come irradiazione del Vangelo anzitutto con la propria vita. Un mese fa queste consegne sono state accolte con una forte commozione che testimonia come la Chiesa, coltivando le “cose essenziali della fede” (Parola, Eucaristia, fraternità e poveri) – diventa con i suoi pastori famiglia e segno della chiamata all’unità di tutto il genere umano. Una consegna specifica di Mons. Nicolosi è legata alla Fondazione Madre Teresa di Calcutta che Mons. Nicolosi ha voluto come espressione concreta di quella carità continuamente raccomandata come la verità della vita cristiana. Una carità al tempo stesso ecclesiale e premurosa verso i più deboli. La Fondazione si è già avviata con alcuni piccoli passi ma, ora che Mons. Nicolosi ci ha lasciati, si avverte la responsabilità di consolidarli e di affidarli al sostegno di tutti, sempre attingendo alla grande eredità spirituale sintetizzata nel Testamento. Un primo passo è stato quello dell’attenzione ad alcuni ammalati segnalati dai Centri di ascolto, per i quali si sono fatti interventi concreti dentro un progetto di sostegno; il riferimento ai Centri di ascolto colloca il passo nella rete di aiuto della Caritas e quindi della nostra Chiesa locale. Un secondo passo è stato l’avvio di Casa Tobia per i diversamente abili che ora continueranno e intensificheranno le loro attività (due week-end al mese per una esperienza comunitaria) nella Casa di via Torino, abitata da Mons. Nicolosi. Si aggiungerà l’esperienza della catechesi. La Casa continuerà ad essere abitata dalle due consacrate indiane, Urmila e Clemencia, per essere centro di carità evangelica. Da qui l’impegno delle due suore nella visita agli ammalati e l’elaborazione di ulteriori passi. Al centro di tutto resta la preghiera, con un momento aperto anche ad altri il venerdì quando nella cappella della casa viene celebrata l’eucaristia. La Fondazione non trascurerà di conservare la memoria di mons. Nicolosi anche attraverso una ricostruzione della sua figura che sicuramente ha a che fare, non solo con la cronaca, ma anche con la storia. Sul sito (www.fondazionemadreteresa.org), ma anche attraverso il sito della diocesi e la “La vita diocesana”, la Fondazione non mancherà di aggiornare e rendere partecipe tutta la comunità diocesana.