Noto. Staglianò il 2 marzo aprirà la Causa del Processo sulla fama di Santità di Nino Baglieri

Domenica 2 marzo 2014 il Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, nella Cappella privata del Palazzo Vescovile in Noto alle ore 16,00 aprirà la Causa del Processo sopra la vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Antonino Baglieri, Laico Volontario di Don Bosco. Il Vescovo di Noto con il decreto del 20 febbraio 2014 ha ordinato ufficialmente che venga istruito il processo di detto Servo di Dio, conformemente alla vigente legislazione per le Cause dei Santi. A tal fine, il prelato netino, ha costituito il Tribunale ecclesiastico e nominato il Giudice delegato, il Rev.mo Sac. La China Ignazio, il Promotore di Giustizia, il Rev.mo Sac. Cataldi Franco, mentre il Dott. Di Rosa Pietro svolgerà la funzione di Notaio attuario.
L’iter sulla postulazione della causa di canonizzazione del Servo di Dio è iniziato il 3 marzo 2012, presso la Cattedrale “San Nicolò” di Noto (SR), alla presenza del Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, e del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Pascual Chavez Villanueva, viene dunque avviato l’iter in vista della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Nino Baglieri. Il 18 aprile 2012 i vescovi di Sicilia, dopo aver ascoltato il racconto dell’esperienza umana e spirituale di Nino Baglieri, si sono detti favorevoli all’introduzione della causa di beatificazione da parte della Diocesi di Noto che ha dato il relativo Nulla Osta dopo aver sentito il parere favorevole della Congregazione della Causa dei Santi.
 
 
 
 
Breve biografia di Nino Baglieri
 
Nino Baglieri nasce a Modica nel 1951. Dopo aver frequentato le scuole elementari e aver intrapreso il mestiere di muratore, a diciassette anni, il 6 Maggio 1968, precipita giù da un’impalcatura alta 17 metri. Ricoverato d’urgenza, Nino si accorge con amarezza di essere rimasto completamente paralizzato. C’ è chi tra gli specialisti e i dottori arriva a proporre l’ “eutanasia”, ma la madre coraggiosamente si oppone, confidando in Dio e dichiarandosi disponibile ad accudirlo personalmente per tutta la vita. Inizia così il suo cammino di sofferenza, passando da un centro ospedaliero all’altro, ma senza alcun miglioramento. Ritornato nel 1970 al paese natìo, dopo i primi giorni di visite di amici, iniziano per Nino dieci lunghi anni oscuri, senza uscire di casa, in solitudine, sofferenza e tanta disperazione. Il 24 Marzo 1978, venerdì santo, alle quattro del pomeriggio, un gruppo di persone facenti parte del Rinnovamento nello Spirito pregano per lui; Nino sente in sè una trasformazione. Da quel momento accetta la Croce e dice il suo “si” al Signore. Incomincia a leggere il Vangelo e la Bibbia: riscopre le meraviglie della fede. Aiutando alcuni ragazzini, vicini di casa, a fare i compiti, impara a scrivere con la bocca. Redige, così, le sue memorie, le lettere a persone di ogni categoria in varie parti del mondo, personalizza immagini-ricordo che omaggia a quanti vanno a visitarlo. Grazie a un’asticella,compone i numeri telefonici e si mette in contatto diretto con tante persone ammalate e la sua parola calma e convincente li conforta. Comincia un continuo flusso di relazioni che non solo lo fa uscire dall’isolamento, ma lo porta a testimoniare il Vangelo della gioia e della speranza. Dal 6 Maggio 1982 in poi, Nino festeggia l’Anniversario della Croce e, lo stesso anno, entra a far parte della Famiglia Salesiana come Cooperatore. Il 31 Agosto 2004 emette la professione perpetua tra i Volontari con Don Bosco (CDB). Il 2 Marzo 2007, alle ore 8, Nino Baglieri, dopo un periodo di lunga sofferenza e di prova, rende la sua anima a Dio. Aveva disposto che, dopo la morte, indossasse tuta e scarpette. Così vien fatto. Migliaia di persone accorrono, per tutta la giornata, per dargli l’estremo, silenzioso, saluto. L’ 8 Aprile 2007 viene pubblicato il volume “All’ombra della Croce” ed il 2 Marzo 2008, I anniversario della sua morte, viene pubblicato il nuovo libro: “Sulle ali della Croce”. Nino Baglieri… e tanta voglia di correre.