Si è svolto quest’anno all’Hotel President, in località Lido di Noto, il Dialogo dei Seminari di Sicilia, quest’anno alla sua 37° edizione. Tre giorni di dialogo e condivisione, dal 16 al 18 ottobre. “Grembo di gioie e di prove, la famiglia scuola di umanità” è stato il tema su cui si è basato il Dialogo di quest’anno, tratto da Gaudium et spes 52.
Venerdì pomeriggio, la Lectio Divina tenuta da Mons. Renzo Bonetti, presidente della fondazione “Famiglia Dono Grande”, ha fatto luce su tale tema, già accennato dagli indirizzi di saluto di Marco Rabito, seminarista della diocesi di Noto e segretario del Dialogo; di Mons. Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani e delegato C.E.Si per i seminari e del nostro vescovo Mons. Antonio Staglianò.
Sabato mattina i lavori sono stati aperti dalla relazione di Mons. Bonetti “Riconoscere il dono originale della famiglia, per costruire la Chiesa”, e approfonditi ulteriormente da Mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone e delegato C.E.Si per le famiglie, sul tema “Famiglia: soggetto di pastorale”. Grande entusiasmo tra gli intervenuti, culminato in un acceso dibattito costruttivo e interessante con i relatori. Tra i presenti anche alcuni superiori dei seminari delle diverse diocesi dell’isola che hanno accompagnato in questo importante evento i loro seminaristi.
Lo stesso Marco Rabito, in qualità di direttore della segreteria organizzativa, al termine del convegno ha dichiarato soddisfatto: “Abbiamo nello stesso tempo testimoniato l’unità di una comunità che si forma ogni giorno alla scuola di Cristo per divenire, a Dio piacendo, suoi servi nel ministero sacerdotale”. Questi giorni di grazia sono stati accompagnati anche da alcuni momenti ricreativi, tra i quali il musical “Tutti insieme appassionatamente”, messo in scena dal Lab-Oratorio teatrale del Sacro Cuore di Noto, e la visita guidata del centro storico di Modica.
A chiudere questa edizione è stata la Celebrazione Eucaristica di domenica mattina in Cattedrale a Noto, presieduta da Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, il quale nella sua omelia ha attualizzato la Parola ammonendo i giovani chierici: “Non spegnete le passioni sulle vostre ambizioni. Facciamo attenzione ad essere persone credenti e non religiose che si esprimono a parole, per primi noi preti; di religiosi non credenti ne abbiamo piene le chiese”. L’Ufficio Comunicazioni Sociali ha anche realizzato una diretta tv in streaming (sul sito della diocesi) della tre giorni.