Archivi della categoria: Beni Archivistici

Archivi delle chiese madri

Negli Archivi delle Chiese Madri oltre alla documentazione relativa all’anagrafe parrocchiale e a quella relativa all’amministrazione della parrocchia, sono spesso conservati gli atti delle curie vicariali fino al 1844 (anno di erezione della diocesi di Noto).

Chiesa Madre di Avola
Parrocchia S. Sebastiano – Chiesa Madre, Vico Buonarroti, Tel. 0931 831078
Responsabile Sac. Di Rosa Giuseppe

Chiesa Madre di Ispica
Parrocchia S. Bartolomeo Ap.- Chiesa Madre, Piazza Regina Margherita, Tel. 0932 959274
Responsabile Sac. Vizzini Sebastiano

Chiesa Madre S. Giorgio di Modica
Parrocchia S. Giorgio – Chiesa Madre, Via S. Michele, Tel. 0932 941279
Responsabile Sac. Stracquadanio Giovanni

Chiesa Madre S. Pietro di Modica
Parrocchia S. Pietro – Chiesa Madre, Corso Umberto 1, Tel. 0932 941074
Responsabile Sac. Lorefice Carmelo

Chiesa Madre di Pachino
Parrocchia SS. Crocifisso – Chiesa Madre, Piazza Vittorio Emanuele, Tel. 0931 846015
Responsabile Sac. Colombo Gaetano

Chiesa Madre di Pozzallo
Parrocchia Madonna del Rosario – Chiesa Madre, Piazza S. Pietro, Tel. 0932 953299
Responsabile Sac. Rosana Vincenzo

Chiesa Madre di Rosolini
Parrocchia S. Giuseppe – Chiesa Madre, Piazza Masaniello, Tel. 0931 856069
Responsabile Sac. Contarina Corrado

Chiesa Madre di Scicli
Parrocchia S. Guglielmo – Chiesa Madre, Via Neve 5, Tel. 0932 931278
Responsabile Sac. Di Pietro Concetto

Archivio capitolare della cattedrale

L’Archivio della Cattedrale di Noto comprende i fondi dell’Archivio Parrocchiale e dell’Archivio Capitolare; vi sono inoltre contenuti gli atti relativi ai cappellani corali e alle varie “opere” che facevano parte dell’amministrazione della Cattedrale.
Vi sono anche conservati il codice della “Vita Beati Corradi”, prima biografia di S. Corrado datata fine sec. XIV – inizi sec. XV (inserito originariamente nell’arca d’argento che contiene il corpo del Santo, intorno alla metà del sec. XX fu riposto in un artistico cofanetto ligneo) e il “Libro Verde della Cattedrale”, raccolta miscellanea di documenti documenti relativi ai secc. XVI-XX) tra cui la trascrizione integrale del testo del codice.
 La Chiesa Madre di S. Nicolò in Noto fu elevata a Parrocchia autonoma con la Bolla del Pontefice Paolo V del 22 maggio 1609, esecutoriata l’8 ottobre dello stesso anno.
 L’Archivio contiene i registri dei sacramenti impartiti non solo nella Chiesa Madre, ma anche nelle altre chiese sacramentali della città (SS. Crocifisso, S. Michele, S. Maria la Rotonda e Spirito Santo) a partire dalla fine del secolo XVII. Trattasi dei registri dei battezzati, delle cresime, dei matrimoni, dei defunti. Sono presenti anche altri registri parrocchiali: degli sponsali, della cronaca parrocchiale, ecc. Nell’Archivio sono inoltre contenuti i fascicoli delle pratiche matrimoniali (dal 1930 in poi).
 Il materiale del settore amministrativo è successivo all’erezione della Diocesi (1844).
 Il Capitolo della Cattedrale di Noto fu costituito quando, con la Bolla del Pontefice Gregorio XVI Gravissimum sane munus, il 15 maggio 1844 venne eretta la Diocesi di Noto; conseguentemente, la Chiesa Madre di S. Nicolò diventò Cattedrale e la Collegiata in essa presente venne trasformata in Capitolo della Cattedrale.
 L’amministrazione della Cattedrale non si identificava soltanto con l’amministrazione della parrocchia e con quella del capitolo. Vi era infatti una molteplicità di “opere”, fondate in periodi differenti, la cui gestione faceva capo al parroco della Cattedrale; fra le più rilevanti segnaliamo le Opere: Ansaldi, Maramma, Bonfanti, La Luminaria, Della novena del S. Natale e dello Spirito Santo, delle Quarantore, Scarrozza. 
 L’Archivio è stato ordinato negli anni 1995-1996 dal dott. Salvatore Maiore ed è stato dichiarato di notevole interesse storico dal Soprintendente Archivistico per la Sicilia il 9 giugno 1997. Il sigillo tondo raffigura San Nicola che cammina sulle acque con la legenda: CAPITOLO DELLA CATTEDRALE DI NOTO.


INVENTARI E ALTRI STRUMENTI DI CORREDO
S. MAIORE, Inventario dell’Archivio della Cattedrale di Noto, agosto, 1996.


Archivio storico diocesano

L’Archivio Storico Diocesano è ubicato nei locali della Curia Vescovile di Noto. È aperto al pubblico e l’accesso agli studiosi è consentito, su prenotazione e presentazione di regolare domanda, tutti i giorni, escluso il venerdì e i giorni festivi, dalle ore 9.30 alle ore 12.30.
Direttore dell’Archivio è il Dott. Salvatore Maiore.
L’Archivio ha inizio con l’istituzione della diocesi (1844); il primo nucleo di materiale fu costituito dagli atti della Curia Vicariale di Noto (1550-1844), insieme a registri di amministrazione e cappellanie della medesima città.

L’Archivio Storico Diocesano consta di circa 2000 unità ed è suddiviso in due fondi:

a)   “Curia Vescovile”, comprendente atti della Diocesi e registri a partire dal 1844.
b) “Curia Vicariale” comprendente atti, registri amministrativi, contabili e di messe della Curia Vicariale di Noto dal 1488 al 1844.
Contiene inoltre atti relativi al processo di beatificazione del Venerabile Girolamo Terzo (secc. XVIII-XIX), riveli, benefici, cappellanie.

L’Archivio, oltre ai fondi documentari, ha costituito le seguenti Sezioni:

1) Emeroteca; 2) Videoteca 3) Fototeca 4) Archiviazione digitale 5) Manifesti.
L’Archivio è stato inventariato dal dott. Salvatore Maiore ed è stato dichiarato di notevole interesse storico dal Soprintendente Archivistico per la Sicilia il 16/01/1996.
L’archivio è dotato di PC, scanner e stampanti a getto d’inchiostro e laser. L’archivio è dotato di un inventario cartaceo.
L’archivio è quotidianamente frequentato da studiosi di varia estrazione: docenti, ricercatori, studenti universitari, studenti di accademie di belle arti, studenti di facoltà teologiche e di istituti di scienze religiose, seminaristi e sacerdoti, studiosi locali. Vi si svolgono anche visite guidate e incontri di formazione.

Sono in via di ultimazione i restauri dei locali della Curia Vescovile, ove ha anche sede l’Archivio, per cui si prevede la possibilità di disporre di nuovi ambienti per i depositi e la sala studi.