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CELEBRAZIONE DELLA ORDINAZIONE E INIZIO MINISTERO EPISCOPALE – S.E. MONS. MARIANO CROCIATA

Sabato 6 ottobre 2007, alle ore 16, la Diocesi di Noto accoglierà il suo nuovo Vescovo, S. E. Mons. Mariano Crociata, in Piazza Municipio. Dopo il saluto, che il Sindaco di Noto rivolgerà a nome degli altri 8 sindaci della Diocesi, ci si porterà in Cattedrale dove, alle ore 16,30, avrà inizio la solenne Eucaristia durante la quale Mons. Crociata sarà ordinato Vescovo per l?imposizione delle mani di S.E. Mons. Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo.
Conconsacranti saranno S.E. Mons. Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi e S.E Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo, Diocesi da cui proviene il nuovo Vescovo. Concelebreranno tutti i Vescovi di Sicilia e con loro i presbiteri della Diocesi di Noto e di Mazara del Vallo. Accompagnerà il nuovo vescovo una folta delegazione della diocesi di provenienza (circa 750 persone). Saranno presente i tre fratelli e gli altri familiari. S.E. Mons. Mariano Crociata è nato a Castelvetrano il 16 marzo 1953 ed è stato ordinato presbitero nella chiesa madre di Partanna, città di residenza della famiglia, il 29 giugno 1979.
Tra i molti incarichi ricoperti da ricordare: i 14 anni come arciprete a Marsala, gli anni di docenza alla facoltà teologica di Sicilia a Palermo e gli ultimi tre anni come Vicario Generale della diocesi di Mazara del Vallo.
Con la S. Ordinazione coinciderà anche la presa di possesso della Diocesi di Noto, a cui Mons. Crociata è stato destinato dal Santo Padre Benedetto XVI, con nomina del 16 luglio 2007. Succede a S.E. Mons. Giuseppe Malandrino che, dopo aver retto la Diocesi per nove anni, ha rimesso il mandato nelle mani del Papa, per raggiunti limiti di età. Alla cerimonia, trasmessa in diretta dall?emittente televisiva Video Mediterraneo e Videomediterraneo Sat, prenderanno parte: il Presidente della Regione, On. Salvatore Cuffaro, i parlamentari della diocesi, i sindaci dei nove comuni, i prefetti di Siracusa e Ragusa e le autorità politiche e militari della diocesi.

Sac. Umberto Bonincontro

CELEBRAZIONE DELLA ORDINAZIONE E INIZIO MINISTERO EPISCOPALE S.E. MONS. MARIANO CROCIATA “Lo stemma episcopale”

Lo stemma episcopale adottato da S.E. Mons. Mariano Crociata, Vescovo di Noto, secondo il linguaggio araldico è ?di oro, alla croce accompagnata da due burelle ondate in punta, il tutto di rosso.
Al capo di rosso, caricato di tre stelle (8) di oro ordinate in fascia?. Al di sotto dello scudo il motto: ?Crux Christi pax?. Quanto alle simbologie raffigurate nello scudo, nel campo principale spicca una grande croce che emerge dal mare (rappresentato da due piccole fasce ondulate, dette burelle, poste in punta, ovvero nella parte bassa dello scudo) per significare come l?azione di Dio, simboleggiata dalla croce della redenzione attuata da Cristo, ha guidato il popolo di Israele verso la libertà separando le acque del Mar Rosso per mezzo del bastone di Mosè affinché il popolo camminasse all?asciutto (cf. Es 14,21-23).
Sia il mare che la croce sono di colore rosso. Il primo per ricordare il Mar Rosso, la seconda per ricordare l?azione redentrice di Cristo mediante il suo sangue. Il campo, invece, è di colore oro per simboleggiare la luce della grazia che attrae, guida e santifica. Nuovamente rosso è il capo (che araldicamente è una pezza onorevole di massima importanza, formata dal terzo superiore dello scudo), il quale simboleggia la fede, illuminata da tre stelle di colore oro che indicano Maria Santissima, con allusione al nome di Mariano del vescovo, e con allusione al rapporto della Madonna con la Trinità, quale figlia del Padre, Madre del Figlio e Sposa dello Spirito Santo.
Il motto ?Crux Christi pax? vuole ricordare come la vera pace si raggiunge soltanto attraverso la Croce di Cristo Redentore (cf. Ef 2,14-16).

Sac. Umberto Bonincontro

CELEBRAZIONE DELLA ORDINAZIONE E INIZIO MINISTERO EPISCOPALE S.E. MONS. MARIANO CROCIATA “Biografia”

Monsignor Mariano Crociata è nato a Castelvetrano (Trapani) il 16 marzo del 1953, da genitori molto religiosi e praticanti. Ha studiato nel Seminario vescovile di Mazara del Vallo ed ha conseguito la maturità classica presso il Liceo statale. È stato alunno dell?Almo Collegio Capranica ed ha frequentato i corsi di filosofia e di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma conseguendo il dottorato in Teologia con la pubblicazione della tesi: ?Umanesimo e teologia in Agostino Steuco?.
Ha ricevuto l?ordinazione sacerdotale il 29 giugno del 1979. Tra gli incarichi ricoperti, oltre a quello di parroco a Marinella di Selinunte dal 1985 al 1989 e poi di arciprete-parroco della chiesa madre di Marsala fino al 2003, quello di direttore dell?Ufficio catechistico di Mazara dal 1983 al 1986 e di assistente diocesano dell?Azione cattolica. Inoltre è stato membro della commissione centrale nel Sinodo diocesano della Chiesa mazarese, del direttivo nel consiglio presbiterale diocesano e del consiglio dei consultori.
Docente di teologia fondamentale alla Pontificia facoltà teologica di Sicilia e direttore del dipartimento di teologia delle religioni presso la stessa facoltà, monsignor Crociata ha pubblicato il manuale di teologia fondamentale ?La Chiesa? (Piemme, 1991), e ha insegnato teologia fondamentale e cristologia all?Istituto di scienze religiose di Mazara del Vallo. E? anche autore di diversi articoli sul dialogo interreligioso e di varie pubblicazioni di carattere teologico. Dal 2003 è stato vicario generale della diocesi mazarese.

Sac. Umberto Bonincontro

CELEBRAZIONE DELLA ORDINAZIONE E INIZIO MINISTERO EPISCOPALE S.E. MONS. MARIANO CROCIATA “La Diocesi di Noto”

Il ministero del Vescovo è tutto relativo alla sua Chiesa locale, che comprende lui stesso e la comunità diocesana, in comunione con la Chiesa universale. Nell?ordinazione episcopale la liturgia esprime in maniera appropriata il sigillo trinitario: «Veglia con amore su tutto il gregge nel quale lo Spirito Santo ti pone a reggere la Chiesa di Dio; nel Nome del Padre del quale rendi presente l?immagine, e del Figlio suo Gesù Cristo dal quale sei costituito maestro sacerdote e pastore, e dello Spirito Santo che dà vita alla Chiesa e con la sua potenza sostiene la nostra debolezza».
Anche la Chiesa di Dio che è in Noto ? da oltre 160 anni ? vive nella successione dei suoi Vescovi il mistero-ministero che le garantisce la presenza di Cristo Buon Pastore nella comunità diocesana impegnata, responsabile e ? oggi ? in stato di globale e permanente missione, sollecitata dalla Parola di Dio, dal Concilio Vaticano II e dal 2° Sinodo Diocesano.
A Noto, già capitale dell?omonimo Vallo (o Valle), il Vescovado viene auspicato quando Isimbardo Morengia, signore della città, fonda con la dote di quattro feudi il monastero cistercense di S. Maria dell?Arco il 20 agosto 1212, col segreto progetto di promozione a sede vescovile; ma le vicende di Casa Sveva e, in seguito, le turbolenze degli Angioini non lo resero realizzabile allora.
Insignita del titolo di Città da Alfonso il Magnanimo (27 dicembre 1432) e in un momento di particolare prestigio anche culturale, Noto richiede l?erezione a capo-diocesi il 14 giugno 1433 a Papa Eugenio IV e il 22 gennaio 1450 a Nicolò V (v. Rocco Pirri, Sicilia Sacra I, 176); il netino Rinaldo Sortino nel 1451 e nel 1453 ottiene lettere regie, ma l?aragonese Paolo Santafé vescovo di Siracusa fa annullare ogni cosa perché la parrocchia di Noto, a tutti gli effetti, dal Sinodo del 1388 era appannaggio del canonico cantore (o ciantro) del Duomo di Siracusa (Serafino Provitera, Storia di Siracusa, II, 115 e 492).
Altre iniziative vengono promosse ne

l 1594 e nel 1609 ?essendo Noto capo del Valle et una delle principali città del regno di Sicilia, adornata di belli conventi et monasteri et ecclesij?. Un?altra allegazione del 17 febbraio 1783 ripropone ?la preferenza della città capitale del Valle per una assai comoda e decente sede vescovile. Così dunque del pari di Messina e di Mazara del Vallo converrebbe a buon ordine e ragione richiedere che la terza Valle ancora una terza sede vescovile nella sua città capitale si rinvenga, quale essendo appunto la città di Noto per costituzione dei Principi Normanni? (Allegazione della città di Noto sulla pretesa del Vescovado, ms. presso la Biblioteca Comunale di Noto).
Agli inizi dell?Ottocento, i Borboni del regno di Sicilia cercano di legare sempre più gli episcopati alla corona, servendosi del privilegio della legazia apostolica e del tribunale di sacra monarchia sicula. Con la loro ?Rimostranza del 1808?, i vescovi rivendicano un libero rapporto con la Santa Sede. Nel 1816 la nascita del regno delle Due Sicilie porta l?unificazione amministrativa della Sicilia col Napoletano, per cui il concordato del 1818 ha valore anche in Sicilia, consentendo così una pesante ingerenza dello Stato nei rapporti tra vescovi, clero e fedeli. Di conseguenza per le diocesi siciliane venivano scelti dal re e proposti alla Santa Sede vescovi provenienti dalle regioni continentali.
A seguito dei tumulti verificatisi a Siracusa durante l?epidemia del colera, il 13 agosto 1837 l?alto commissario Del Carretto ordina il trasferimento a Noto del capoluogo di provincia e dei tribunali (sino alla revoca del 26 agosto 1865). Dietro domanda di Ferdinando II, Gregorio XVI il 15 maggio 1844 emana la bolla Gravissimum sane munus, con la quale eleva Noto a sede vescovile e la sua chiesa madre a Cattedrale. Nel documento il Papa ricorda l?impegno del suo predecessore Pio VII, il quale si era proposto già di accrescere in Sicilia il numero delle Diocesi ?per rendere più agile il servizio pastorale
d
ei vescovi, secondo le decisioni concordatarie del 1818 art. 7?.
Alla nuova Diocesi, oltre Noto furono assegnati ? smembrandoli da quella di Siracusa – i Comuni di Avola, Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla, Giarratana, Modica, Pachino, Palazzolo Acreide, Pozzallo, Portopalo, Rosolini, Scicli e Spaccaforo (ora Ispica). Lo stesso anno 1844 Gregorio XVI erige le Diocesi di Caltanissetta il 25 maggio, di Trapani il 31 maggio e di Acireale il 27 giugno; e con bolla In suprema militantia del 20 maggio eleva Siracusa ad Archidiocesi metropolitana.
Va ricordato che il 6 maggio 1950 Pio XII erige la Diocesi di Ragusa (già capoluogo di provincia dal 6 dicembre 1926) e con la bolla Quam quam est del 1 ottobre 1955 la rende autonoma dall?Archidiocesi di Siracusa, per cui Giarratana passa alla Diocesi di Ragusa, mentre Palazzolo Acreide, Buccheri, Buscemi, Cassaro e Ferla ritornano a quella di Siracusa.
In adempimento della citata bolla del 15 maggio 1844, Gregorio XVI il 22 luglio emana le seguenti otto bolle o decreti esecutivi:
1. Apostolatus officium meritis, diretta al Sac. Giuseppe Menditto canonico del Duomo di Capua, per comunicargli la nomina a primo Vescovo di Noto;
2. Apostolicae Sedis consueta, per comunicare allo stesso Menditto la elezione a primo Vescovo di Noto, ?preconizzata nell?odierno concistoro dei cardinali?;
3. Gratiae divinae proemium, indirizzata a Ferdinando II delle Due Sicilie per confermargli l?elezione di Don Menditto a primo Vescovo di Noto;
4. «Ad cumulum tuae», indirizzata all?Arcivescovo di Siracusa per comunicargli l?elezione di Menditto a primo Vescovo di Noto, elevata a Diocesi suffraganea di Siracusa;
5. Hodie Ecclesiae Netinae, diretta ai canonici del Capitolo della Cattedrale di Noto, perché accolgano quel primo Vescovo, e ?come Padre e Pastore delle vostre anime gli prestiate docile e umile obbedienza, adempiendone l?indirizzo pastorale?
6. Hodie Ecclesiae Netensi, diretta al clero della città e diocesi di Noto, esortando
anc
he loro all?umile e docile obbedienza filiale;
7. Hodie Ecclesiae Netensi, diretta al popolo della città e diocesi di Noto, rinnovando la stessa esortazione;
8. Hodie Ecclesiae Netensi, diretta a tutti i vassalli della Chiesa di Noto (v. Archivio della Curia Vescovile di Noto, Res Apostolicae, ff. 14-17).

Nel 1856 la Santa Sede col decreto Peculiaribus ottiene dal governo di Napoli un ridimensionamento delle attribuzioni del giudice di monarchia a favore dei vescovi. Sono di questo periodo del regno delle Due Sicilie i primi tre Vescovi di Noto: Giuseppe Menditto (1844-49), Giovanni Battista Naselli (1851-53) e Mario Mirone (1853-64).
Con il Concilio Vaticano I (1870) declina l?ecclesiologia regalista e si afferma quella romana, mentre si rafforzano i legami istituzionali della Chiesa di Sicilia con la Curia vaticana. La frattura tra il governo italiano e il Vaticano, però, impedisce la nomina di nuovi vescovi nelle sedi vacanti siciliane, perché la Santa Sede vuole evitare che il nuovo governo rivendichi il diritto di presentazione dei candidati, ledendo il diritto della Chiesa nella libera collazione dei vescovadi. E Noto per otto anni rimane sede vacante (1864-72); finalmente, grazie alla legge delle Guarentigie del 1871, viene nominato vescovo Mons. Benedetto La Vecchia (1872-75).
Nonostante una certa acredine anticlericale, che ha il suo momento nel 1882 in occasione del 6° centenario dei Vespri Siciliani, la libertà in campo pastorale è garantita, ma pone i vescovi siciliani nella necessità di non poter ricorrere allo Stato per ottenere l?osservanza dei precetti e della morale cattolica. Nella lettera collettiva a conclusione della conferenza episcopale siciliana, i vescovi denunciano i mali che minacciano la compattezza religiosa e morale dell?isola. Il vescovo di Noto, Mons. Giovanni Blandini (1875-1913) – antesignano di democrazia e di rinnovamento cattolico in Italia – è definito ?perla dell?episcopato siciliano? da Leone XIII, che lo deco
ra del
pallio arcivescovile ad personam il 25 giugno 1900.
Intorno al 1910 si preferiscono forme di organizzazione del laicato cattolico con preminente formazione religiosa come la Gioventù cattolica e gli Oratori. Papa S. Pio X promuove il catechismo e rilancia la buona stampa. In piena guerra, nel 1916, si tiene a Tindari la conferenza episcopale siciliana, essendo segretario il vescovo di Noto, Mons. Giuseppe Vizzini (1913-35). Per lui la riforma religiosa è possibile su un piano spirituale. Sono frutto della sua competenza giuridica i documenti del 1° Concilio plenario siculo (Palermo, 1920) e del 1° Sinodo diocesano (Noto, 5-7 ottobre 1923).
Quello di Mons. Angelo Calabretta (1936-70) è un episcopato che ha profonde radici soprannaturali. Il silenzio della preghiera è il segreto della riuscita dell?attivissimo suo episcopato.
.Il suo successore, Mons. Salvatore Nicolosi (1970-98), ha fatto crescere la realtà ?Chiesa? in tutte le dimensioni: dall?evangelizzazione alla comunione, dal culto a Dio al servizio dell?uomo. Egli realizza nel 1988 il gemellaggio con la giovane Diocesi di Butembo-Beni (Congo) e celebra il 2° Sinodo Diocesano (1995-96).
Tra le numerose realizzazioni del fecondo servizio episcopale di Mons. Giuseppe Malandrino (1998-2007), ricordiamo la Missione popolare permanente, frutto del grande Giubileo del 2000, la visita pastorale (2003-06) e la felice riapertura, il 18 giugno scorso, della Cattedrale ricostruita.
Adesso, in orante trepida letizia e docile disponibilità, la nostra Comunità diocesana attende l?ingresso del suo 10° Vescovo, nominato da Papa Benedetto XVI il 16 luglio 2007: Mons. Mariano Crociata! Egli viene tra noi sabato 6 ottobre, data fatidica del suo ingresso e della consacrazione episcopale nella sua e nostra Cattedrale di Noto. L?atteso novello Pastore proviene dalla Diocesi di Mazara del Vallo, fondata il 10 ottobre 1098 con bolla di Urbano II. Diocesi che ha avuto due Vescovi originari dalla nostra: il netino Mons.
Carlo Im
pellizzeri (1650-59) e il teatino sciclitano Mons. Girolamo Palermo (1759-65).

Salvatore Guastella

CELEBRAZIONE DELLA ORDINAZIONE E INIZIO MINISTERO EPISCOPALE S.E. MONS. MARIANO CROCIATA “I Vescovi della Diocesi di Noto”

1. Mons. Giuseppe Menditto (1844-1850)

Nacque il 21 giugno 1794 a Casanova di Carinola (Caserta), Diocesi di Capua. Il 22 luglio 1844 fu destinato da Papa Gregorio XVI a primo Vescovo di Noto. Fece il suo ingresso in città il 24 dicembre ?in carrozza pom¬posamente ornata e tirata da 4 cavalli bianchi e prende dimora nei luoghi dell?ex monastero cistercense dell?Arco?, adattandolo anche a sede del Seminario. Pastore esperiente e colto volle cre¬are nella provincia e Diocesi di Noto una comunità compatta. Intraprese la prima visita pastorale ed incrementò il catechismo nelle chiese della Diocesi. Impossibilitato a svolgere il suo ministero per una grave malattia agli occhi, il 21 ottobre 1849 chiese le dimissioni da Vescovo di Noto che gli furono accettate il 14 novembre dello stesso anno e si ritirò a Capua, ove morì il 2 marzo 1850.

2. Mons. Giovanni Battista Naselli (1851-1853)

Nato a Palermo dalla nobile famiglia palermitana dei Duchi di Gela, fu prerposito dei Padri Filippini della sua città. Da Pio IX fu nominato Vescovo di Noto dopo 15 mesi di ?sede vacante? il 17 febbraio 1851. Fece il suo ingresso a Noto il seguente 24 agosto, inizio delle celebrazioni del V centenario della morte di S. Corrado. Così in quello stesso giorno si hanno due storici avvenimenti: 1) per la prima volta dopo il terremoto del 1693 l?arrivo all?alba dell?Arca argentea del Santo a S. Corrado di fuori e 2) nel pomeriggio l?ingresso in Cattedrale del novello Vescovo in solenne corteo. Naselli espresse subito il suo pro¬getto pastorale: ?che tutto il popolo di Dio resti saldo nella Fede e nella Carità?! Fece iniziare i lavori per dare degna sede all?Episcopio e al Seminario nell?ex convento dei Padri Minori Osservanti (conosciuto oggi come ex caserma Cassonello). La nomina pontificia ad Arcivescovo di Palermo, il 27 giugno 1853, lo sorprende in corso di visita pastorale. Mantenne sempre vivo il suo affetto verso Noto e infatti morendo, lasciò in dono alla nostra Cattedrale arredi

sacri e il suo pregevole ritratto.

3. Mons. Mario Giuseppe Mirone (1853-1864)

Nato a Catania, fu dapprima nominato dal Papa Pio IX Vescovo della Diocesi abbruzzese di Valse e Sulmona. Successivamente dallo stesso Pio IX fu trasferito alla Diocesi di Noto. Prese possesso della Diocesi netina il 28 aprile 1853. Il 4 novembre seguente il vicario capitolare Trigona informa la Dio¬cesi netina che ?essendo stato stabilito da Mons. Vescovo mettersi in viaggio dalla natia Catania per questa sede il giorno 7 prossimo e così con il divino aiuto il giorno 8 essere in sede, per volere dello stesso Vescovo ordiniamo che per tre giorni si aggiungesse nelle messe l?ora¬zione ?pro itinerantibus?. Fece ingresso a Noto l?11 novembre dello stesso anno. Fu di grande bontà e carità verso i poveri e riuscì a dare una sede definitiva e appropriata all?Episcopio, accanto alla Cattedrale e al Seminario, acquistando con il concorso del Governo e del Comune, la parte meridionale del palazzo del cav. Giuseppe Trigona, marchese di Canicarao. Morì il 17 febbraio 1864. Il suo stemma vescovile spicca, in alto, nel frontone triangolare dell?ampio prospetto del palazzo vescovile netino, da lui realizzato.

4. Mons. Benedetto La Vecchia (1872-1875)

Gli otto anni di ?sede vacante? (1864 72), gestiti dal Vicario capitolare Mons. Nicolò Messina, si concludono il 23 febbraio 1872 con la nomina pontificia a Vescovo di Noto di fra Benedet¬to La Vecchia dei Minori Osservanti di Palermo. Nato a Canicattì (Agrigento) nel 1813, a quindici anni entrò nell?Ordine dei Minori Osservanti e, conseguita la laurea in Teologia, divenne Provinciale dell?Ordine. Fu eletto da Papa Pio IX Vescovo di Noto; fu consacrato a Palermo il 17 marzo 1872 e prese possesso della Diocesi il 23 dello stesso mese, facendovi ingresso il 21 aprile. Per il suo ingresso in Diocesi era stata fatta proibizione dalla massoneria locale di battere le mani in segno di giubilo ?per¬ché sarebbe stato interpretato come ostile all?attu
al
e ordine delle cose e a Roma capi¬tale d?Italia?. Ciò nonostante grande fu il 23 marzo ?72 la dimostrazione di affetto. ?Mons. La Vecchia arriva tra un continuo suonar di campane e numerosi spari di mortaretti. Dai terrazzi dei monasteri del SS. Salvatore e di S. Chiara e da qualche balcone di privati si gettano sulla carrozza del Vescovo fiori e carte colorate con iscrizio¬ni religiose; ma nessuna acclamazione né da parte del Comitato laico cattolico, né da parte degli spettatori, ché tutti furono tenuti in riga dalla presenza del Circolo giovani¬le, tra i quali molti erano non giovani. Monsignore, seguito da molta folla, entra in cattedrale ove recita un?omelia e imparte la benedizione? (C. Puglisi, Cronica della città di Noto, 138). Fondò il periodico ?La luce vera? e durante il suo episcopato fu pavimentata in marmo la Cattedrale. Il 5 luglio 1875 fu eletto Arcivescovo di Siracusa, ove morì nel 1895, compiando per la sua carità.

5. Mons. Giovanni Blandini (1875-1913)

Nacque a Palagonia (Catania) il 7 marzo 1832; conseguì la laurea in Teologia, Storia ecclesiastica e Diritto Canonico presso l?Università di Catania. Si dimostrò grande oratore. Il 5 luglio 1875 fu da Papa Pio IX nominato Vescovo di Noto. Fece ingresso a Noto il 22 agosto dove viene ?non a piantare dominio sopra il clero, non a soggiogare gli spiriti col timore, né a far vana pompa di autorità, ma per ser¬vire?! Ebbe un?accoglienza indescrivibile. ?Gran parte della popolazione erasi riversata alla Flora. Appena giunto, egli indossò i para-menti pontificali e processionalmente entrò in paese tra lo scampanio di tutti i bronzi sacri, circondato da un?onda di popolo. Alla cattedrale, dopo le fun¬zioni rituali, il Vescovo pronunziò un bel sermone. Alla sera illuminazione nel seminario, nella cattedrale, in tutti i mo¬nasteri e in varie case private; poi fuochi di artificio e suono di tante campane? (C. Puglisi, l. e., 187). Trasferì il Seminario nel capiente eremo di S. Giovanni in Lardia, ov
e st
udiò anche don Luigi Sturzo. Al fine di impartire un?istruzione cattolica, istituì il Convitto S. Luigi, che comprendeva tutte le scuole; istituì inoltre vari circoli per la gioventù e la colonia agricola dell?Immacolata. Guidò la Diocesi con una ricca azione socio-pastorale. Morì il 3 gennaio 1913.

6. Mons. Giuseppe Vizzini (1913-1935)

Nacque a Villalba (Caltanissetta) il 10 novembre 1874; conseguite le lauree in Filosofia e Teologia, fu valente maestro negli atenei pontifici di Roma, curando anche la ?Biblioteca SS. Patruum? di cui pubblicò 16 volumi. Il 19 agostro 1913 S. Pio X comunica al 39enne prelato do¬cente al Seminario Romano che l?avrebbe mandato Vescovo a Noto. Obbediente, Mons. Giuseppe Vizzini accetta e il 4 gennaio 1914 fa l?ingresso in Diocesi. ?Egli venne sorridente e benedicendo. Erano ad attenderlo alla stazione, nonostante la pioggia, i membri del Comitato per i festeggiamenti, l?as¬sessore Mauro Adamo p.c. del Sindaco e i presidenti delle Società Operaie. Il popolo faceva ala al passaggio del Vescovo. In cattedrale, alla cappella del S. Cuore, Monsignore indossa i paramenti pontificali e in processione si porta all?altare maggiore e dopo sul soglio. Data lettura delle bolle pontificie, si svolse il rito della presa di possesso e, dopo il canto di ringraziamento, Monsignore pronunziò un discorso elevatissimo. Numerose furono le rappresentanze della diocesi? (Giuseppe La Licata). Il Servo di Dio, prof. Giorgio La Pira considerò Mons. Vizzini ?maestro di spiritua¬lità e di cultura evangelica?! Di grande ingegno ed alta cultura, si prodigò per la formazione del clero e la restaurazione della vita cristiana nei fedeli. Tenne il primo Sinodo diocesano nel 1923. Ritrasferì il Seminario nel Palazzo vescovile ed acquistò come Seminario estivo l?ex convento della Madonna della Scala. Morì a Ferla, in corso di visita pastorale l?8 dicembre 1935.

7. Mons. Angelo Calabretta (1936-1970)

Nacque ad Aciplatani – Acireale (Catania) nel 1896. Co
nseguì
la laurea in Teologia. Fu eletto Vescovo di Noto il 16 luglio 1936 ed entrò in Diocesi il 18 ottobre dello stesso anno. ?Ritorna il Vescovo; la Dio¬cesi ritrova il Padre. Tutto ricordiamo di quel giorno: la gioia dei piccoli e l?entusiasmo dei grandi; la delizia del popolo in festa ed il consenso unanime delle autorità e delle rappre-sen¬tanze diocesane. E sopra tutto ricordiamo il Vescovo, alto e solenne nel trono episcopale?. (…) (Nunzio Zappulla). Mons. Calabretta disse parole di accoglienza: ?(…) Mi vedrete spessissimo in mezzo a voi. E mi vedrete prodigo a non farvi mancare quel pascolo salutare della dottrina cristiana, di disposizioni salutari per la vita spirituale dei sin¬goli e dell?intera diocesi?. Favorì l?incremento dell?Azione Cattolica e l?istituzione di borse di studio per il Seminario di cui costruì la nuova sede nel sito dell?ex monastero del SS. Salvatore. Sviluppò il culto della Madonna Scala del Paradiso con due ?Peregrinatio Mariae? nella Diocesi. Fondò il settimanale ?La vita diocesana?. Nel 1970, per motivi di salute, rinunziò al governo della Diocesi, per ritirarsi nell?Oasi Maria Assunta di Aci Sant?Antonio ove morì il 4 gennaio 1975.

8. Mons. Salvatore Nicolosi

Nato a Pedara (Catania) nel 1922, nel giugno 1970 viene trasferito dalla sede vescovile di Lipari a quella di Noto, dove fa il suo ingresso il 29 agosto seguente, vigilia della festa del Santo Patrono San Corrado Confalonieri. Padre Conciliare, il suo episcopato si può definire di attuazione del Concilio ecumenico Vaticano II. Tra le tante realizzazioni pastorali, due storiche per la Chiesa netina: il gemellaggio con la giovane Diocesi di Butembo Beni (Repubblica democratica del Congo) il 21 aprile del 1988 e la celebrazione del secondo Sinodo diocesano (1995-1996).

9. Mons. Giuseppe Malandrino

Nato a Pachino (prov. di Siracusa e Diocesi di Noto) il 12 luglio 1931; ordinato sacerdote il 19 marzo 1955; eletto Vescovo di Acireale (CT) il 30 novembre 1979;
consacr
ato Vescovo a Modica (RG) il 26 gennaio 1980; entra ufficialmente nella Diocesi di Acireale il 24 febbraio 1980; trasferito da S.S. Giovanni Paolo II alla Sede Vescovile di Noto il 19 giugno 1998; fa il suo ingresso nella Diocesi di Noto e ne prende possesso canonico il 29 agosto 1998 con una solenne concelebrazione vespertina all?aperto (data l?inagibilità della Cattedrale crollata due anni prima), a cui hanno partecipato oltre 5mila fedeli; 9° Vescovo di Noto. Membro della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Nominato Amministratore Apostolico della Diocesi di Noto con le facoltà di Vescovo Diocesano il 16/07/2007. Tra le numerose fondamentali sue realizzazioni, la Missione Popolare e Permanente, frutto del grande Giubileo del 2000, il rilancio del gemellaggio tra la Diocesi di Noto e Butembo-Beni, la visita pastorale (2003-2006) e la felice riapertura, il 18 giugno 2007, della Cattedrale di Noto.

CELEBRAZIONE DELLA ORDINAZIONE E INIZIO MINISTERO EPISCOPALE S.E. MONS. MARIANO CROCIATA “LA PRESENZA DEI MEDIA”

La celebrazione dell?ordinazione e inizio del ministero episcopale di S.E. Mons. Mariano Crociata registrerà la presenza di numerose testate giornalistiche locali e nazionali. In campo soprattutto i media cattolici a partire da L?Osservatore Romano, giornale quotidiano politico religioso, che dedicherà sabato 6 ottobre 2007 una pagina sul nuovo Vescovo di Noto. Lo stesso giorno il quotidiano milanese Avvenire pubblicherà uno speciale e domenica 7 ottobre 2007 un ampio articolo. Il periodico La Vita Diocesana ha preparato un numero unico sull?evento che a Noto accoglierà migliaia di fedeli provenienti da tutti i vicariati della Diocesi.
I tre giornali verranno distribuiti dal gruppo Scout dell?Agesci e da giovani volontari all?uscita della ricostruita Cattedrale al termine della celebrazione. Nella diffusione del quotidiano Avvenire saranno impegnati anche alcuni dei responsabili del Portaparola a livello diocesano, progetto che ha visto la Diocesi di Noto tra le prime sei Chiese locali d?Italia ad aderire alla sperimentazione lanciata dopo il Convegno promosso dalla Cei nel 2004 ?Parabole mediatiche?. Avvenire del prossimo 10 ottobre 2007, infatti, darà ampio spazio all?esperienza diocesana della pagina speciale di sabato 6 ottobre. L?Agenzia Sir, il Servizio informazioni religiose, darà notizia alla rete dei settimanali diocesani abbonati, così come la Tv satellitare Sat 2000 e RadioInblu.
Per quanto riguarda le testate locali, la televisione Video Mediterraneo e Mediterraneo Sat trasmetteranno servizi speciali e la diretta della celebrazione a partire dalle 15.45 di sabato 6 ottobre.
In contemporanea l?ingresso e l?ordinazione di S.E. Mons. Crociata verrà trasmessa da Tele Otto di Mazara del Vallo.
VR Sicilia, invece, ha prodotto un documentario sul profilo umano e pastorale di S.E. Mons. Crociata, andato in onda tutti i giorni in prima serata alle ore 20.30. Il 6 ottobre, poi, in occasione della celebrazione a Noto, VR Sicilia dedicherà ampio spazio

all?avvenimento realizzando uno speciale che verrà trasmesso lunedì 8 ottobre 2007 alle 20.30.
Gli operatori delle comunicazioni sociali che intendono seguire la celebrazione dovranno accreditarsi nella Sala stampa allestita presso la ?Società fedeli e portatori di S. Corrado? in via Montuoro (di fronte porta laterale della Cattedrale, lato sinistro), che sarà aperta dalle 15,00 fino al termine della celebrazione. Qui i giornalisti, i fotografi e gli operatori radio televisivi potranno ritirare il badge ?Stampa? e la Cartella Stampa che sarà disponibile anche nel sito internet della Diocesi di Noto all?indirizzo www.noto.chiesacattolica.it