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Nella solennità del Sacro Cuore, la preghiera per i sacerdoti

Il prossimo 12 Giugno, solennità del Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa celebrerà la Giornata di preghiera per la santificazione dei sacerdoti. Nella sua bimillenaria storia, la Chiesa ha potuto annunciare e diffondere il Vangelo anche grazie alla testimonianza di sacerdoti santi, abili nel fare “esodo” dal proprio “io” per centrare tutta la loro vita in Cristo. Ciò detto, siamo oltremodo consapevoli che la vita santa dei presbiteri esige la vicinanza pastorale e il conforto della preghiera di tutto il popolo di Dio, adunato nel nome della Santa Trinità.

 
 
Certamente, la richiesta di devota preghiera al popolo santo di Dio non esime il presbitero, consacrato a immagine di Cristo, ad essere, come Cristo stesso, uomo di preghiera.
Quella raccomandata dalla Congregazione per il Clero è anzitutto una Giornata di preghiera, è un atto di fede che ci viene chiesto nella forza della preghiera; i presbiteri potranno vivere la bellezza del loro sacerdozio, nel servizio incondizionato al popolo di Dio, solo se sostenuti dalla grazia di Dio invocata dai fedeli.
 
Papa Francesco ha ricordato che, senza la grazia di Dio e lo sguardo di misericordia col quale Egli ha scelto i suoi ministri nel sacerdozio, il prete è un uomo povero e privo di forza: “Il sacerdote è il più povero degli uomini se Gesù non lo arricchisce con la sua povertà, è il più inutile servo se Gesù non lo chiama amico, il più stolto degli uomini se Gesù non lo istruisce pazientemente come Pietro, il più indifeso dei cristiani se il Buon Pastore non lo fortifica in mezzo al gregge. Nessuno è più piccolo di un sacerdote lasciato alle sue sole forze” (Papa Francesco, Omelia Messa Crismale, 17 aprile 2014).
 
Il nostro Vescovo Antonio, ci esorta ad una più solida comunione presbiterale, ricordandoci che “La permanente tensione al Presbiterio, come identità propria di quanti sono chiamati alla vita sacerdotale, aiuta a superare i personalismi, gli isolamenti e le contrapposizioni che indeboliscono la nostra missione e la nostra testimonianza. Tutti siamo chiamati a vegliare perché il ministero presbiterale non sia considerato come un semplice progetto personale, da potersi gestire a totale piacimento dell’interessato” (Quinta Lettera ai presbiteri, Ferito dall’Amore, p.37).
 
In questo tempo, carico di attesa per un evangelico ripensamento nella Chiesa italiana del ministero presbiterale in prospettiva comunionale, guardiamo fiduciosi ai presbiteri Santi, alla cui preghiera ci affidiamo per ottenere Ministri santi anche nell’oggi della storia della Chiesa. Maria, madre dei sacerdoti, accompagni nella vita e nel ministero i suoi figli presbiteri, li protegga e li faccia testimoni gioiosi del Figlio suo risorto.
 

A Roma il 20 giugno, per testimoniare la bellezza della famiglia

Come è noto, oggi in Italia si sta assistendo ad un inedito linciaggio dell’istituto familiare che mette a repentaglio l’umano dell’uomo. I nostri rappresentanti al Parlamento danno l’impressione di aver perso ogni buon senso e stanno operando un vero assalto alla famiglia. A Roma si è costituito un Comitato “Da mamma a papà” che ha convocato per il prossimo 20 giugno a Roma, Piazza San Giovanni, una manifestazione che si annuncia imponente a difesa dell’istituto del matrimonio, della famiglia composta da un uomo e da una donna, del diritto del bambino ad avere una figura materna e una paterna, senza dover subire già dalla scuola dell’infanzia la propaganda dell’ideologia gender definita da Papa Francesco “un errore della mente umana”.

 
 
Il Comitato, a cui aderiscono personalità provenienti da diverse associazioni, “Chiama alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti, per dire no all’avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell’ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell’utero in affitto. Ci troveremo tutti in piazza a Roma, schierati a difesa della famiglia e dei soggetti più deboli, a partire dai bambini”.
 
Il Card. Bagnasco nella Prolusione della scorsa Assemblea generale dei Vescovi italiani, citando direttamente Papa Francesco, ha affermato contro chi alimenta anche così la “cultura dello scarto”, che “Occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Continuando a maturare nella relazione, nel confronto con ciò che è la mascolinità e la femminilità di un padre e di una madre, e così preparando la maturità affettiva (…) Con i bambini e i giovani non si può sperimentare. Non sono cavie da laboratorio. Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelle grandi dittature genocide del secolo XX non sono spariti; conservano la loro attualità sotto vesti diverse e proposte che, pretesa la modernità, spingono i bambini e i giovani a camminare sulla strada dittatoriale del pensiero unico” (Papa Francesco, Discorso alla Delegazione dell’Ufficio internazionale Cattolico dell’Infanzia, 11.4.2014)”.
 
Troppo spesso anche tra noi cattolici tira una pesante aria di rassegnazione, non possiamo restare alla finestra e guardare passivi all’offensiva ideologica del gender e alla impressionante produzione legislativa proveniente da chi ha una visione antropologica che mira a trasformare le persone in cose, minando alle basi l’istituto del matrimonio e con esso la famiglia.
 
La manifestazione del 20 giugno nasce con una mobilitazione totalmente dal basso, da un comitato trasversale di persone libere, che hanno preso coraggio per dire ai bambini e ai giovani, prima di tutto a loro, che nella confusione regnante possono ancora confidare in persone “adulte” che non temono di assumersi le loro responsabilità. Urge difendere i loro diritti! Questa manifestazione – dicono gli organizzatori – è per i bambini.
Invitiamo tutti quelli che hanno a cuore l’esistenza e il futuro della famiglia a prendere parte a questa manifestazione che celebra semplicemente la bellezza della famiglia naturale
 
 

Nuova vitalità per il settore dell’apostolato biblico dell’UCD

 Lo scorso 22 maggio si è svolto a Roma un seminario di studio, promosso dal Settore dell’Apostolato Biblico dell’Ufficio Catechistico Nazionale, dal titolo: “L’Apostolato Biblico oggi: identità e progetti”. Destinatari del seminario i Direttori UCR e UCD e i Responsabili regionali e diocesani del SAB. Dalla Chiesa di Noto: il diacono Franco Agosta (vice direttore dell’UCD) e Corrado Argentino (neo responsabile diocesano del SAB).
“Il SAB dell’UCN − ha affermato il responsabile nazionale don Dionisio Candido − vuole sostenere i percorsi di programmazione delle diocesi; intende aiutare ad avviarli e poi a sostenerli”. La giornata ha avuto un momento formativo e uno attivo. Dopo i saluti di Mons. Paolo Sartor (direttore dell’UCN) e l’introduzione di don Dionisio, ha avuto inizio il momento formativo con le relazioni di P. Mascilongo e di V. Bulgarelli: l’identità dell’Apostolato Biblico e Programmare l’Apostolato Biblico in diocesi. La parte più attiva della giornata ha visto la divisione in gruppi dei partecipanti per un fecondo workshop di progettazione guidato dal gruppo nazionale del SAB.
Da questo seminario di studio il SAB della diocesi di Noto acquisisce una rinnovata vitalità, accoglie il forte incoraggiamento del settore nazionale e intende, con gli strumenti acquisiti nel corso del seminario, realizzare una programmazione di pastorale biblica diocesana. Il SAB diocesano vuole predisporre a vari livelli «strumenti e iniziative perché sempre di più si realizzi nelle comunità l’auspicio del Concilio Vaticano II, quello che “i fedeli abbiano largo accesso alla Sacra Scrittura” [Dei Verbum 22]”» (Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia [2014] n. 17). Si è desiderosi di progettare una pastorale biblica «non in giustapposizione con altre forme della pastorale, ma come animazione biblica dell’intera pastorale» (Verbum Domini 73, Benedetto XVI), in modo che la Parola di Dio «diventi sempre più il cuore di ogni attività ecclesiale» (VD 1). Essa deve essere «ascoltata, meditata, vissuta, celebrata e testimoniata» (Evangelii Gaudium 174, Francesco). Radicati nel Magistero della Chiesa di Cristo, si cercherà di favorire un contatto diretto con la Scrittura e di formare degli animatori biblici capaci di rinvigorire il desiderio della Bibbia nelle persone. Proprio perché «la Sacra Scrittura è fonte dell’evangelizzazione» (EG 174), concretizzare l’apostolato biblico nella diocesi sarà occasione di annuncio del Vangelo nel nostro tempo. Il Giubileo indetto da papa Francesco sarà il kairós per la riscoperta biblica dell’Amore di Dio. L’Apostolato Biblico della diocesi adesso è pronto per mettersi al lavoro: per far sì che ogni parrocchia, aggregazione, movimento, associazione, gruppo, cammino, possa essere permeato dalla Parola di Dio. Faremo nostro motto l’affermazione di san Girolamo: «L’ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo».

Il Vescovo di Noto a Genova, ospite di “Webnotte” racconta il suo modo nuovo di comunicare la fede

 Il Vescovo di Noto Mons. Antonio Staglianò, è intervenuto, nei giorni scorsi, all’evento musicale “Webnotte”, tenutosi a Genova. Il Presule netino continua così a veicolare il messaggio della fede, attraverso un linguaggio nuovo e altamente comunicativo, come quello della musica. “Con alcuni brani di musica pop – ha dichiarato il Vescovo – spiego concetti importanti, cercando di interpretare esperienze umane significative. Ma il mio obiettivo è quello di comunicare la vita di Gesù, anche con le canzoni che piacciono ai giovani”.
Mons. Staglianò oltre che Mengoni, ha spesso citato Noemi, per affrontare il tema dell’alienazione e l’ultima canzone di Nek, presentata allo scorso Festival di Sanremo, “Fatti avanti amore”, per parlare dell’amore vero, quello che va oltre il sentimento e che esprime l’umanità bella che caratterizza ogni uomo.
 

Scicli. Inaugurata Casa Valverde, segno di una Chiesa e di una società più vicini all’uomo

Inaugurata ieri, giovedì 4 giugno a Scicli, Casa Valverde, una struttura nel cuore della città, “segno” di quella carità cristiana che è tale, se si manifesta concretamente e fattivamente nelle opere. Ubicata presso l’ex Convento di Valverde, la casa rientra nell’iniziativa denominata “Housing first”, un progetto di accompagnamento abitativo, allo scopo di aiutare singoli e nuclei familiari sfrattati o in condizione di forte disagio, persone in uscita dal carcere o dalla prostituzione, senza fissa dimora, migranti in difficoltà. Al dì la della pronta assistenza che sarà offerta a queste fasce deboli della nostra società, l’obiettivo prioritario sarà il recupero della dignità della persona, nella logica evangelica della condivisione, che impegna la Chiesa ma anche la società civile, per l’edificazione di una città più giusta e solidale.

 
 
L’inaugurazione e la benedizione dei locali di Valverde, sono stati presieduti dal Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, che ha fortemente caldeggiato questa iniziativa di carità, incoraggiando gli sforzi della Fondazione San Corrado e della Caritas diocesana, che generosamente si sono prodigati per la realizzazione del progetto. Tanti e qualificati i contributi degli intervenuti all’evento: il saluto di don Ignazio La China, Vicario Foraneo di Scicli e Presidente della Fondazione San Corrado, il quale ha manifestato viva gratitudine a quanti, a diverso titolo, hanno cooperato per la realizzazione dell’iniziativa; poi gli interventi di Valerio Landri, Direttore della Caritas di Agrigento e delegato regionale per il prossimo Convegno Ecclesiale di Firenze; l’intervento di Domenico Leggio, Direttore della Caritas di Ragusa e membro del direttivo della Fio.PSD e quello di Antonluca Candiano, referente della nostra Caritas diocesana, sull’impostazione dell’accoglienza a Valverde.
 
Nel suo intervento, il Vescovo di Noto ha evidenziato come Casa Valverde sia il frutto di quella Chiesa auspicata dal Concilio Vaticano II, “una Chiesa che è comunione, fraternità, missione – ha dichiarato Mons. Staglianò – carità che non è solo assistenzialismo, ma che ha il suo motivo d’essere nel comandamento di Gesù: ‘Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi’”.
“La Chiesa del Concilio è meno ‘clericale’ e più ‘comunionale’ – ha continuato il Vescovo – una Chiesa che punta molto sul laicato, che deve sempre di più maturare nella fede, prima ancora che nelle competenze. Sono laici coloro che si sono impegnati e si impegneranno per questo progetto; essi non sono solo collaboratori nella Chiesa, ma anzitutto corresponsabili di una Chiesa che mostra la sua bellezza nelle opere di misericordia”.
 
Mons. Staglianò ha inoltre suggerito di guardare al senso profondo di questa iniziativa, cioè “esaltare l’umanità di Gesù, che ha assunto la nostra carne, quella dei poveri. In questa carne io vedo l’umanità di Gesù, che edifica nuova umanità, non solo quella di un mero assistenzialismo, ma quella che ha la sua misura più alta nell’amare alla maniera di Gesù”.
 
Infine il Vescovo ha esortato la comunità cristiana e quella civile a cogliere la sfida di questo progetto di solidarietà: “La Chiesa diocesana – ha chiesto Mons. Staglianò – sarà capace di valorizzare questo ‘segno’ posto nelle sue mani? Sarà capace, da oggi in poi, di costruire trame di relazioni improntate alla carità e alla fraternità, superando il rischio di una ‘formale’ assistenza? Sarà capace di comunicare la misericordia di Gesù?”. Con questa provocazione-esortazione il Pastore della Chiesa di Noto ha concluso il suo intervento e ha poi scoperto la targa della nuova struttura e benedetto i locali, le cui porte sono pronte ora a diventare soglie di speranza e di futuro per quanti sono nel bisogno.
 
 

In diretta dallo studio mobile di Noto Mons. Nosiglia e Mons. Pompili su Radio Maria per il 3° Speciale sul Convegno Ecclesiale Nazionale

Dopo il grandissimo successo in termini di ascolto e di interesse, Radio Maria dedica un nuovo Speciale al Convegno Ecclesiale Nazionale – che si terrà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 – dal titolo: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Con questa ulteriore puntata speciale dedicata al Convegno, Radio Maria intende fornire ai numerosissimi ascoltatori tutte le informazioni necessarie per prepararsi adeguatamente all’importante appuntamento ecclesiale che vedrà circa 2.500 delegati provenienti da tutta Italia ritrovarsi nel capoluogo fiorentino.
 
Questo terzo programma sul Convegno Ecclesiale di Firenze, che Radio Maria trasmetterà in diretta martedì 30 giugno dalle 18,00 alle 19,30, vedrà come ospiti d’eccezione S.E. Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino e Presidente del Comitato Preparatorio del Convegno Ecclesiale Nazionale e Mons. Domenico Pompili già direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI e Vescovo eletto di Rieti.
 
La puntata condotta da Massimiliano Casto – che oltre a collaborare da oltre tre anni con l’Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariatus Urbis diocesi di Roma e con la CEI, è collaboratore di Avvenire e di Padre Pio Tv – vedrà anche la partecipazione in diretta di Don Ignazio Petriglieri, teologo e Vicario per la cultura della diocesi di Noto e di Don Rosario Sultana, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi netina.
 
Questi eventi speciali in diretta radiofonica su Radio Maria sono tutti organizzati e trasmessi in collaborazione con l’ufficio comunicazioni sociali della nostra Diocesi di Noto.
 
Proprio questo grande appuntamento speciale di Radio Maria sul Convegno Ecclesiale Nazionale vuole offrire anche degli spunti di riflessione per i cattolici, attraverso l’atteggiamento a cui richiama quotidianamente Papa Francesco: leggere i segni dei tempi e parlare il linguaggio dell’amore che Gesù ci ha insegnato. Solo una Chiesa che si rende vicina alle persone e alla loro vita reale, infatti, pone le condizioni per l’annuncio e la comunicazione della fede.
 

34° Pellegrinaggio Diocesano al Santuario Maria SS. Scala del Paradiso

Il Pellegrinaggio Mariano Diocesano al Santuario Maria SS. Scala del Paradiso di Noto anche quest’anno ha accolto numerosi fedeli provenienti da tutti i vicariati della diocesi e una forte rappresentanza dell’Unitalsi. Nonostante il rischio di pioggia, il piazzale, recentemente allestito con panche in pietra e un altare in muratura grazie alle offerte della comunità, ha ospitato una folla devota e rispettosamente silenziosa. La celebrazione, presieduta da Mons. Antonio Staglianò, è stata preceduta dal pellegrinaggio lungo la “Via Sacra” che porta al santuario. Durante l’omelia, il Vescovo ha ricordato come “Maria meditava nel suo cuore, Lei ha creduto perché ha ascoltato la gioia di Dio e questa gioia non apparteneva solo a Israele, ma a tutti, perché Dio si è rivelato come il Padre di tutti”. Tutti aspettavano un Messia che si sarebbe armato per sconfiggere i romani, pertanto Gesù non fu accolto in quanto predicava l’amore, lo splendore e non la bassezza: “La religione è per l’uomo e non l’uomo per la religione. Povera religione senza fede, la fede di cui Maria è il modello, la prima, la madre e il grembo della Chiesa: quella fede è la carne di Cristo”. Mons. Staglianò ha rimarcato il concetto di una religione che non si chiuda all’interno delle case e delle chiese, ma che vada in missione tra le periferie esistenziali, per diventare belli e buoni come l’umanità di Gesù per operare nell’amore e nella carità. “Affidiamoci a Maria perché finché restiamo con lei avremo la speranza di incontrare Gesù. Quando non soccorriamo i più deboli dissacriamo Gesù, perché non diamo amore quando invece lui a noi ha dato tutto”.

 
All’omelia è seguito l’atto di affidamento a Maria, della comunità diocesana, dell’Italia e del mondo intero. e si è pregato anche per i sacerdoti che, in quest’anno, celebrano il giubileo sacerdotale:
 
● 25° ann. Don Ignazio Petriglieri (15/09/90), Fra’ Enzo La Porta, (10/08/90)
● 50° ann. Don Rametta Sebastiano (15/08/1965), Don Giovanni Caruso, (15/08/1965), Don Giuseppe Di Rosa (15/08/1965), Don Salvatore Bellomia (15/08/1965)
● 60° ann. Don Sebastiano Caruso (29/06/1955), Don Carmelo Lorefice (29/06/1955),
● 70° ann. Mons. Salvatore Guastella (29/06/1945).
 
Il toccante momento dell’Eucaristia ha visto l’affiancamento a ciascun sacerdote e ministro straordinario di un membro dell’Unitalsi recante una croce, quasi a rappresentare il simbolo del loro ruolo nell’aiutare i fratelli a portare la propria.
Don Gianni Donzello rettore del Santuario, ha ringraziato tutti coloro i quali hanno reso possibile la realizzazione del nuovo piazzale su cui saranno ospitati eventi religiosi e culturali, oltre che celebrazioni eucaristiche e ha annunciato che la raccolta delle offerte sarà devoluta per la realizzazione di un elevatore che aiuti i disabili e gli anziani a raggiungere più agevolmente il santuario.
Poco prima della conclusione della celebrazione, don Angelo Giurdanella ha annunciato la nascita di Casa Valverde a Scicli, una casa di accoglienza affidata alle suore di Butembo-Beni , per singoli o nuclei familiari in situazioni di difficoltà e disagio sociale.
Il Vescovo a tal proposito ha ricordato come questi siano i miracoli di cui si ha bisogno per celebrare al meglio l’amore per Cristo, auspicando che possano realizzarsene molti altri in nome della carità.
 
 

Noto, il 28 maggio il pellegrinaggio diocesano al Santuario Madonna Scala del Paradiso

Come da consolidata tradizione, la nostra Chiesa locale concluderà il mese di maggio – che la pietà popolare dedica alla Vergine Maria – con il Pellegrinaggio diocesano al Santuario della Madonna della Scala, presieduto dal nostro Vescovo Mons. Antonio Staglianò, con la presenza del clero diocesano e dei fedeli laici provenienti dalle comunità parrocchiali dei nove Vicariati.

 
“Insieme al Convegno Annuale, la Messa Crismale e i due Incontri Unitari – ha dichiarato il Vicario Generale Mons. Angelo Giurdanella – il Pellegrinaggio costituisce un momento di forte valenza ecclesiale e liturgica, di sinergia pastorale, di impulso per la testimonianza della fede nel nostro territorio”.
L’appuntamento con questo sentito momento di fede per la Chiesa netina sarà giovedì prossimo 28 maggio, alle ore 17, presso la “Via Sacra” da cui partirà la processione con i pellegrini verso il Santuario, con la preghiera del Rosario.
Subito dopo avrà luogo la solenne Eucaristia, presieduta dal nostro Vescovo e concelebrata dai sacerdoti, dai religiosi e dai diaconi, con la presenza delle comunità religiose e del Seminario Vescovile. Durante la Celebrazione Mons. Staglianò rinnoverà l’atto di Affidamento della Diocesi alla Vergine.
 

Ispica. La piccola Nuira, coraggiosa “guerriera”, tra le braccia del Padre

Si è spenta al Policlinico di Messina la piccola Nuira Monaca, 8 anni, di Ispica. Era gravemente malata di ceroidolipofuscinosi (un gruppo di malattie neurodegenerative progressive ereditarie, caratterizzate da declino cognitivo e di altre funzioni neurologiche, epilessia e perdita della vista da degenerazione retinica, con accumulo intracellulare di materiale autofluorescente, la ceroidolipofuscina, nelle cellule neuronali del cervello e nella retina).

 
 
Accanto a lei la mamma Carmela, che chiamava la figlia “guerriera” e che in questi anni di sofferenza, le è stata vicina, portando insieme a lei la pesante croce.
Molto legato alla piccola Nuira il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, che dal momento in cui l’ha conosciuta, durante la Visita Pastorale ad Ispica, ha sempre manifestato, a lei e alla famiglia, premurosa vicinanza, menzionando Nuira più volte nelle sue omelie, a proposito del tema della sofferenza vissuta nella fede.
 
I funerali saranno celebrati nel pomeriggio di oggi, giovedì 21 maggio, alle ore 17 presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Ispica.
 

Modica. Il 26 maggio, la Giornata Sacerdotale Regionale

La Giornata sacerdotale mariana regionale del 2015, si svolgerà il prossimo 26 maggio, presso il Santuario della Madonna delle Grazie di Modica, elevato, lo scorso 4 maggio, alla dignità di Basilica Minore. La scelta è caduta su Modica, per la felice congiuntura del IV centenario del prodigioso ritrovamento dell’immagine della Madonna con il Bambino, dipinta su una tavola di ardesia.

 
 
L’appuntamento con i vescovi e i sacerdoti di Sicilia si aprirà già il giorno prima, 25 maggio, quando la Commissione Presbiterale Siciliana incontrerà i sacerdoti per un momento di verifica e di confronto, per condividere il cammino intrapreso, sia a livello diocesano che regionale, in vista del IV Convegno dal titolo “Ordinati al Presbiterio per una Chiesa in uscita. A 50 anni dalla Presbyterorum Ordinis”. Tale Convegno, come pure la suddetta Giornata Sacerdotale, saranno momenti forti di condivisione, per la crescita e la formazione di tutti i presbiteri delle Chiese di Sicilia.
 
La Giornata si aprirà con l’accoglienza dei presbiteri presso il Santuario mariano e con il saluto del Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, che in occasione di questo evento ha esortato i sacerdoti siciliani ad amare la Chiesa, guardando all’umanità, alla quale offrire un generoso servizio, alla maniera di Cristo. “La Madre nostra Santissima – scrive il Vescovo nel suo messaggio di benvenuto – eleverà al Padre onnipotente la preghiera, per rinnovati doni di Grazia a noi Pastori, a voi Presbiteri e ad ogni cristiano, in favore di questa nostra terra di Sicilia”.
 
La meditazione dal titolo “Stavano con Maria nel Cenacolo”, sarà dettata da Mons. Arturo Aiello, Vescovo di Teano-Calvi. Subito dopo il Cardinale Paolo Romeo, Presidente della CESi (Conferenza Episcopale Sicula) presiederà la Concelebrazione Eucaristica, a cui farà seguito una agape fraterna.