La celebrazione della festa del Battesimo del Signore è coincisa quest’anno con il secondo anniversario del pio transito di Mons. Salvatore Nicolosi, Padre conciliare e Vescovo di questa nostra Chiesa locale per ben 28 anni.
“La morte è una benedizione – ha detto il nostro Vescovo Antonio nel corso dell’omelia, facendo riferimento, anche, al Vescovo Nicolosi – perché possiamo contemplare Dio faccia a faccia”.
Se, infatti, il volto di Dio “non splende in noi – ha aggiunto Mons. Staglianò -, siamo dei cadaveri, anche se camminiamo”. Il compiacimento di Dio per il Figlio – “in te mi sono compiaciuto”- riguarda anche noi, perché, ha detto il Vescovo, “Dio confida in ogni uomo in quanto destinato a imitare ciò che il Figlio ci ha insegnato”.
Gesù è nato “al freddo e al gelo” non per commuoverci, ma perché ogni uomo, ha aggiunto Mons. Staglianò, si impegni a “non far nascere nessun essere umano come è nato Gesù”. Da qui il nostro impegno a dare corpo alla carità, con gesti fattivi e concreti di solidarietà.
È un impegno che deve coinvolgere non soltanto i singoli fedeli, ma tutta la comunità, in un’azione che deve vedere insieme fedeli e pastori. “Mons. Nicolosi – ha chiarito il nostro Vescovo – ci chiede dal Cielo un impegno molto più consistente di una Santa Messa celebrata in suo suffragio, una volta l’anno!”. Vuole che questa Chiesa diocesana “possa, con maggiore consapevolezza, camminare sulla scia del Concilio Vaticano II e sugli insegnamenti del secondo Sinodo diocesano fortemente voluto dal compianto Vescovo”.
Perché, allora, “si possa dare vita a ciò che ha costituito l’esistenza stessa di Mons. Nicolosi – ha detto il Vescovo Antonio – mettiamo in programma di rivivere quest’anno le due opere che hanno segnato il suo ministero episcopale: il secondo Sinodo diocesano, per intraprendere un cammino nuovo, per un nuovo futuro e il gemellaggio con la Chiesa africana di Butembo-Beni”.
A tal proposito Mons. Staglianò, ha annunciato che dal prossimo 17 gennaio si recherà in Visita Pastorale nella Chiesa gemella di Butembo per rinsaldare i vincoli di comunione, suggellati dal Vescovo Nicolosi, alla presenza di tutti i vescovi di Sicilia e dell’allora Vescovo di Butembo-Beni, Kataliko, nell’aprile del 1988, in occasione del 25mo anniversario di Episcopato.