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In diretta dallo studio mobile di Noto Mons. Nosiglia e Mons. Pompili su Radio Maria per il 3° Speciale sul Convegno Ecclesiale Nazionale

Dopo il grandissimo successo in termini di ascolto e di interesse, Radio Maria dedica un nuovo Speciale al Convegno Ecclesiale Nazionale – che si terrà a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 – dal titolo: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Con questa ulteriore puntata speciale dedicata al Convegno, Radio Maria intende fornire ai numerosissimi ascoltatori tutte le informazioni necessarie per prepararsi adeguatamente all’importante appuntamento ecclesiale che vedrà circa 2.500 delegati provenienti da tutta Italia ritrovarsi nel capoluogo fiorentino.
 
Questo terzo programma sul Convegno Ecclesiale di Firenze, che Radio Maria trasmetterà in diretta martedì 30 giugno dalle 18,00 alle 19,30, vedrà come ospiti d’eccezione S.E. Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino e Presidente del Comitato Preparatorio del Convegno Ecclesiale Nazionale e Mons. Domenico Pompili già direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI e Vescovo eletto di Rieti.
 
La puntata condotta da Massimiliano Casto – che oltre a collaborare da oltre tre anni con l’Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariatus Urbis diocesi di Roma e con la CEI, è collaboratore di Avvenire e di Padre Pio Tv – vedrà anche la partecipazione in diretta di Don Ignazio Petriglieri, teologo e Vicario per la cultura della diocesi di Noto e di Don Rosario Sultana, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi netina.
 
Questi eventi speciali in diretta radiofonica su Radio Maria sono tutti organizzati e trasmessi in collaborazione con l’ufficio comunicazioni sociali della nostra Diocesi di Noto.
 
Proprio questo grande appuntamento speciale di Radio Maria sul Convegno Ecclesiale Nazionale vuole offrire anche degli spunti di riflessione per i cattolici, attraverso l’atteggiamento a cui richiama quotidianamente Papa Francesco: leggere i segni dei tempi e parlare il linguaggio dell’amore che Gesù ci ha insegnato. Solo una Chiesa che si rende vicina alle persone e alla loro vita reale, infatti, pone le condizioni per l’annuncio e la comunicazione della fede.
 

34° Pellegrinaggio Diocesano al Santuario Maria SS. Scala del Paradiso

Il Pellegrinaggio Mariano Diocesano al Santuario Maria SS. Scala del Paradiso di Noto anche quest’anno ha accolto numerosi fedeli provenienti da tutti i vicariati della diocesi e una forte rappresentanza dell’Unitalsi. Nonostante il rischio di pioggia, il piazzale, recentemente allestito con panche in pietra e un altare in muratura grazie alle offerte della comunità, ha ospitato una folla devota e rispettosamente silenziosa. La celebrazione, presieduta da Mons. Antonio Staglianò, è stata preceduta dal pellegrinaggio lungo la “Via Sacra” che porta al santuario. Durante l’omelia, il Vescovo ha ricordato come “Maria meditava nel suo cuore, Lei ha creduto perché ha ascoltato la gioia di Dio e questa gioia non apparteneva solo a Israele, ma a tutti, perché Dio si è rivelato come il Padre di tutti”. Tutti aspettavano un Messia che si sarebbe armato per sconfiggere i romani, pertanto Gesù non fu accolto in quanto predicava l’amore, lo splendore e non la bassezza: “La religione è per l’uomo e non l’uomo per la religione. Povera religione senza fede, la fede di cui Maria è il modello, la prima, la madre e il grembo della Chiesa: quella fede è la carne di Cristo”. Mons. Staglianò ha rimarcato il concetto di una religione che non si chiuda all’interno delle case e delle chiese, ma che vada in missione tra le periferie esistenziali, per diventare belli e buoni come l’umanità di Gesù per operare nell’amore e nella carità. “Affidiamoci a Maria perché finché restiamo con lei avremo la speranza di incontrare Gesù. Quando non soccorriamo i più deboli dissacriamo Gesù, perché non diamo amore quando invece lui a noi ha dato tutto”.

 
All’omelia è seguito l’atto di affidamento a Maria, della comunità diocesana, dell’Italia e del mondo intero. e si è pregato anche per i sacerdoti che, in quest’anno, celebrano il giubileo sacerdotale:
 
● 25° ann. Don Ignazio Petriglieri (15/09/90), Fra’ Enzo La Porta, (10/08/90)
● 50° ann. Don Rametta Sebastiano (15/08/1965), Don Giovanni Caruso, (15/08/1965), Don Giuseppe Di Rosa (15/08/1965), Don Salvatore Bellomia (15/08/1965)
● 60° ann. Don Sebastiano Caruso (29/06/1955), Don Carmelo Lorefice (29/06/1955),
● 70° ann. Mons. Salvatore Guastella (29/06/1945).
 
Il toccante momento dell’Eucaristia ha visto l’affiancamento a ciascun sacerdote e ministro straordinario di un membro dell’Unitalsi recante una croce, quasi a rappresentare il simbolo del loro ruolo nell’aiutare i fratelli a portare la propria.
Don Gianni Donzello rettore del Santuario, ha ringraziato tutti coloro i quali hanno reso possibile la realizzazione del nuovo piazzale su cui saranno ospitati eventi religiosi e culturali, oltre che celebrazioni eucaristiche e ha annunciato che la raccolta delle offerte sarà devoluta per la realizzazione di un elevatore che aiuti i disabili e gli anziani a raggiungere più agevolmente il santuario.
Poco prima della conclusione della celebrazione, don Angelo Giurdanella ha annunciato la nascita di Casa Valverde a Scicli, una casa di accoglienza affidata alle suore di Butembo-Beni , per singoli o nuclei familiari in situazioni di difficoltà e disagio sociale.
Il Vescovo a tal proposito ha ricordato come questi siano i miracoli di cui si ha bisogno per celebrare al meglio l’amore per Cristo, auspicando che possano realizzarsene molti altri in nome della carità.
 
 

Noto, il 28 maggio il pellegrinaggio diocesano al Santuario Madonna Scala del Paradiso

Come da consolidata tradizione, la nostra Chiesa locale concluderà il mese di maggio – che la pietà popolare dedica alla Vergine Maria – con il Pellegrinaggio diocesano al Santuario della Madonna della Scala, presieduto dal nostro Vescovo Mons. Antonio Staglianò, con la presenza del clero diocesano e dei fedeli laici provenienti dalle comunità parrocchiali dei nove Vicariati.

 
“Insieme al Convegno Annuale, la Messa Crismale e i due Incontri Unitari – ha dichiarato il Vicario Generale Mons. Angelo Giurdanella – il Pellegrinaggio costituisce un momento di forte valenza ecclesiale e liturgica, di sinergia pastorale, di impulso per la testimonianza della fede nel nostro territorio”.
L’appuntamento con questo sentito momento di fede per la Chiesa netina sarà giovedì prossimo 28 maggio, alle ore 17, presso la “Via Sacra” da cui partirà la processione con i pellegrini verso il Santuario, con la preghiera del Rosario.
Subito dopo avrà luogo la solenne Eucaristia, presieduta dal nostro Vescovo e concelebrata dai sacerdoti, dai religiosi e dai diaconi, con la presenza delle comunità religiose e del Seminario Vescovile. Durante la Celebrazione Mons. Staglianò rinnoverà l’atto di Affidamento della Diocesi alla Vergine.
 

Ispica. La piccola Nuira, coraggiosa “guerriera”, tra le braccia del Padre

Si è spenta al Policlinico di Messina la piccola Nuira Monaca, 8 anni, di Ispica. Era gravemente malata di ceroidolipofuscinosi (un gruppo di malattie neurodegenerative progressive ereditarie, caratterizzate da declino cognitivo e di altre funzioni neurologiche, epilessia e perdita della vista da degenerazione retinica, con accumulo intracellulare di materiale autofluorescente, la ceroidolipofuscina, nelle cellule neuronali del cervello e nella retina).

 
 
Accanto a lei la mamma Carmela, che chiamava la figlia “guerriera” e che in questi anni di sofferenza, le è stata vicina, portando insieme a lei la pesante croce.
Molto legato alla piccola Nuira il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, che dal momento in cui l’ha conosciuta, durante la Visita Pastorale ad Ispica, ha sempre manifestato, a lei e alla famiglia, premurosa vicinanza, menzionando Nuira più volte nelle sue omelie, a proposito del tema della sofferenza vissuta nella fede.
 
I funerali saranno celebrati nel pomeriggio di oggi, giovedì 21 maggio, alle ore 17 presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Ispica.
 

Modica. Il 26 maggio, la Giornata Sacerdotale Regionale

La Giornata sacerdotale mariana regionale del 2015, si svolgerà il prossimo 26 maggio, presso il Santuario della Madonna delle Grazie di Modica, elevato, lo scorso 4 maggio, alla dignità di Basilica Minore. La scelta è caduta su Modica, per la felice congiuntura del IV centenario del prodigioso ritrovamento dell’immagine della Madonna con il Bambino, dipinta su una tavola di ardesia.

 
 
L’appuntamento con i vescovi e i sacerdoti di Sicilia si aprirà già il giorno prima, 25 maggio, quando la Commissione Presbiterale Siciliana incontrerà i sacerdoti per un momento di verifica e di confronto, per condividere il cammino intrapreso, sia a livello diocesano che regionale, in vista del IV Convegno dal titolo “Ordinati al Presbiterio per una Chiesa in uscita. A 50 anni dalla Presbyterorum Ordinis”. Tale Convegno, come pure la suddetta Giornata Sacerdotale, saranno momenti forti di condivisione, per la crescita e la formazione di tutti i presbiteri delle Chiese di Sicilia.
 
La Giornata si aprirà con l’accoglienza dei presbiteri presso il Santuario mariano e con il saluto del Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, che in occasione di questo evento ha esortato i sacerdoti siciliani ad amare la Chiesa, guardando all’umanità, alla quale offrire un generoso servizio, alla maniera di Cristo. “La Madre nostra Santissima – scrive il Vescovo nel suo messaggio di benvenuto – eleverà al Padre onnipotente la preghiera, per rinnovati doni di Grazia a noi Pastori, a voi Presbiteri e ad ogni cristiano, in favore di questa nostra terra di Sicilia”.
 
La meditazione dal titolo “Stavano con Maria nel Cenacolo”, sarà dettata da Mons. Arturo Aiello, Vescovo di Teano-Calvi. Subito dopo il Cardinale Paolo Romeo, Presidente della CESi (Conferenza Episcopale Sicula) presiederà la Concelebrazione Eucaristica, a cui farà seguito una agape fraterna.
 
 

SECONDO RADUNO DI PENTECOSTE DELLE AGGREGAZIONI LAICALI E GIORNATA DEL GEMELLAGGIO

Domenica prossima, 24 Maggio, Solennità della Pentecoste, nella nostra Diocesi avrà luogo, a Noto, il raduno di tutte le Aggregazioni Laicali (Associazioni, Movimenti, Cammini, Gruppi), con la presenza del Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, che nella Chiesa locale, riconosce e ordina i carismi a servizio dell’unità.
 
 
“Il comune convenire non annulla lo specifico di ogni carisma ma offre il vero e unico fondamento -si legge nella recente circolare del Vicario Generale, Mons. Angelo Giurdanella – e fa risaltare la peculiare ricchezza dei diversi doni dello Spirito, poiché, come esorta l’Apostolo Paolo, «a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune»(1Cor 12,7)”
 
Il ritrovo avrà inizio alle ore 9 nella Basilica Cattedrale, da dove, dopo il saluto del Delegato diocesano don Gaetano Asta, ci si recherà nelle diverse chiese vicine per i cenacoli di preghiera. Alle ore 11,30, in Cattedrale, Mons. Staglianò presiederà l’Eucaristia, con i sacerdoti e i diaconi presenti.
 
Nella nostra Diocesi, inoltre, secondo una consolidata tradizione, il giorno di Pentecoste è dedicato al Gemellaggio con la Chiesa congolese di Butembo-Beni da ben 28 anni, segno tangibile di comunione solidale tra le Chiese, auspicata dal Concilio Vaticano II, tenacemente promossa da Mons. Nicolosi, e rilanciata da mons. Staglianò.
 
Pertanto, Domenica 24 Maggio, in tutte le chiese e oratori, non solo si pregherà per i nostri fratelli della Chiesa gemella africana, ma saranno anche raccolte le offerte per sostenere le diverse realizzazioni e progetti, che da diversi anni don Salvatore Cerruto sta coordinando con generosità e dedizione.
 
Questo raduno tutto “ecclesiale” nel giorno di Pentecoste, vuole essere una forte ed incisiva esperienza di comunione. Da questo il mondo conoscerà discepoli di Cristo e il vero volto della Chiesa.
 
 

NOTO. Il 19 Maggio alle 18,00 su Radio Maria 2° Speciale sul Convegno Ecclesiale di Firenze: conduce Massimiliano Casto in collaborazione con l’UCS di Noto

Tra gli ospiti in diretta nazionale dallo Studio mobile di Noto: Marco Tarquinio direttore di “Avvenire” e sr Pina del Core Preside della Pontificia Università Auxilium di Roma. Dopo il grande successo – in termini di ascolto e di interesse – del primo Speciale sul Convegno Ecclesiale che si terrà a Firenze il prossimo novembre, Radio Maria, il 19 maggio dalle ore 18,00 alle 19,30 proporrà un secondo appuntamento.
 
Lo Speciale IN DIRETTA dallo studio mobile di Noto, sarà condotto da Massimiliano Casto, collaboratore di “Avvenire” e dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali ed il Lavoro della Conferenza Episcopale Italiana. Nel primo speciale, Radio Maria ha voluto presentare in linea generale il Convegno, facendo una panoramica delle tracce. In questo invece porrà l’attenzione sul ruolo dei media e quindi sul contributo che questi possono dare al Convegno stesso: Il web, i giornali e la tv possono
contribuire, in maniera determinante, all’evangelizzazione. Come ha più volte detto Papa Francesco e come riportato ulteriormente da S.E. Mons. Nosiglia (che sarà ospite del successivo Speciale) con il Convegno di Firenze ci metteremo ancor più nella prospettiva di una Chiesa ‘in uscita’, fuori dalle nostre porte e dai nostri recinti e in questo i media cattolici sono fondamentali.
 
Gli ospiti della trasmissione speciale in diretta saranno numerosi ed autorevoli: Marco Tarquinio direttore di Avvenire, Don Guido Colombo sacerdote paolino giornalista di BenEssere, Nicola Morcavallo giornalista di Padre Pio Tv, Suor Pina del Core preside della Pontificia Universita Auxiulium e membro del comitato preparatorio del Convegno, Don Ignazio Petriglieri vicario episcopale per la cultura della Diocesi di Noto e Don Rosario Sultana Direttore dell’ufficio Comunicazioni Sociale della diocesi di Noto.
 
Con questo secondo appuntamento di Radio Maria in diretta radiofonica, si vuole offrire all’attenzione di tutti gli ascoltatori un ulteriore spunto di riflessione per poter entrare sempre più approfonditamente dentro il tema e la prospettiva pastorale del Convegno Ecclesiale di Firenze.
 
Tra l’altro Radio Maria sta già preparando un terzo grande appuntamento radiofonico che avrà come ospiti il presidente del Comitato Preparatorio del Convegno Ecclesiale S.E. Mons. Nosiglia, S.E. Mons. Domenico Pompili Vescovo di Rieti e sottosegretario della Cei e Mons. Fabiano Longoni Direttore dell’UNPSL della Cei.
 

Ottava Giornata Diocesana della Gioventù, intervista a Mons. Antonio Staglianò e ai giovani

In occasione dell’ottava Giornata Diocesana della Gioventù, svoltasi a nel Corso principale di Modica sabato 9 maggio 2015, dedicata al delicato tema della bellezza e dei nuovi registri comunicativi per raggiungere i giovani, abbiamo riservato un momento di riflessione attraverso alcune interviste. L’intervista a Mons. Antonio Staglianò, svolta dopo il momento di gioia e condivisione sul palco in cui le canzoni cantate da Sua Eccellenza hanno unito il messaggio cristiano a quello giovanile, ha evidenziato la sua visione moderna della comunicazione del Vangelo ai giovani. Subito dopo, rivolgendoci ad alcuni giovani intervenuti alla giornata, abbiamo trovato opinioni molto positive colme di entusiasmo e offerte con grande collaborazione, testimonianza di un forte desiderio di comunicazione da parte dei ragazzi a dire la propria sui temi salienti.

 
 
 
Sua Eccellenza, in questa ottava Giornata della Gioventù, qual’è la sua idea di bellezza legata al nuovo registro comunicativo per i giovani?
Beh, già il canto è bello, crea emozioni, crea ritmo interiore, la bellezza ha a che fare con questi movimenti, non solo del corpo ma anche dell’anima, dell’intelligenza e della parola. Ci siamo sforzati anche quest’anno di scoprire parole con grande significato umano, lavorando su queste canzonette di Sanremo che come stiamo dicendo “non sono solo canzonette”, nella misura in cui interpretano aspirazioni, ansie, talvolta anche sofferenze degli esseri umani, sono parole attraverso le quali noi vorremmo poter comunicare il Vangelo. È chiaro che noi interpretiamo queste parole a partire dal messaggio di Gesù, quindi leggiamo alla luce del Vangelo tutto ciò che attraverso queste parole interpretiamo nell’esistenza dei giovani di oggi. L’aspetto interessante di questa comunicazione sta nel fatto che queste parole i giovani già le hanno dentro, ce le hanno nella testa e ce le hanno anche nell’anima, perché le cantano quotidianamente, le hanno già memorizzate, quindi senza nemmeno pensarci le utilizzano nella loro vita. Quindi farle in qualche misura venir fuori, portare fuori, e far capire loro che hanno un contenuto umano e perciò hanno un contenuto cristiano, questo è molto significativo per portare i giovani al Vangelo e il Vangelo ai giovani.
 
La bellezza di essere umani e la bellezza di essere guerrieri, ringraziamo Sua Eccellenza per questa intervista e procediamo adesso con le interviste ai giovani.
Grazie a voi.
 
Ragazzi cosa vi ha lasciato questa giornata della gioventù?
• Innanzitutto l’amore che Dio ha per noi, un amore infinito, che secondo me noi non ce ne accorgiamo. Purtroppo non ce ne accorgiamo perché, io credo che Gesù sia anche un po’ pazzo, pazzo d’amore per noi, fino ad arrivare a morire in croce, quindi, penso che la croce già e tutto quello che c’è prima, la flagellazione, la condanna, sono già segni di quell’amore infinito che Gesù ha per noi e credo che questo già serva a tutto e secondo me non bisogna magari vergognarci perché se Lui è morto e ha fatto questa fine, Lui che era il re e poteva dire “chi me lo fa fare”, poteva dire benissimo “Dio manda i tuoi angeli, salvami” e non l’ha fatto, quindi a noi non costa nulla magari batterci un po’ per Gesù.
 
• A me ha lasciato un messaggio fortissimo, quello intanto di amare sempre, amare indifferentemente chi ti piace e chi non ti piace, tralasciando i pregiudizi che sono una cosa molto brutta. Quando tu con i pregiudizi non puoi più riuscire ad amare una persona se hai già un’idea di essa, perciò amare incondizionatamente come ha fatto Dio e come ha detto il mio amico prima, amare sempre.
 
• Mi ha lasciato molto, soprattutto mi ha insegnato a saper mettere una pietra sopra su una discussione, un litigio, perché comunque quello che ci insegna Gesù e quello che vuole è che noi siamo come Lui e Lui sicuramente non si metteva magari a insultare qualcuno, oppure non aveva pregiudizi su qualcuno e quello che dovremmo fare tutti noi è che dovremmo seguire sempre la Sua strada, perché quando abbiamo bisogno di qualcuno e di parlare con qualcuno sappiamo che Lui c’è sempre ed è sempre accanto a noi, quando vogliamo rivolgerci a Lui sappiamo dove andare, la nostra seconda casa è sempre la nostra parrocchia. Magari quando ci sentiamo un po’ sporchi dentro, perché tutti siamo in grado di peccare, tutti lo facciamo, sappiamo che Lui ci perdona sempre, per noi è come una gomma che cancella i tutti i nostri peccati.
 
Ragazze, siamo qui per sapere da voi cosa ne pensate del nuovo registro comunicativo del Vescovo, le canzoni e il nuovo modo di coinvolgere i ragazzi.
• Sicuramente è un mezzo di comunicazione molto più vicino a noi giovani, perché la classica omelia spesso un pochino ci annoia, vuoi o non vuoi ti distrai, invece in questo modo si arriva direttamente al cervello giovane.
 
• Sono d’accordo, sicuramente è un mezzo molto più diretto, i ragazzi sono anche un po’ più coinvolti e poi, almeno da parte mia, ho visto che a lui piace, si ritrova molto in quello che fa, gli piace molto cantare e questo passa anche ai ragazzi.
 
• Beh sì, in effetti la penso come loro, è un modo per attirare un po’ tutti noi, per farci stare comunque attenti ad ascoltare i messaggi che vuole trasmetterci col canto è più semplice.
 
Adesso chiederemo ai ragazzi, in merito anche all’intervento di Ezio Aceti, cosa hanno imparato oggi sulla bellezza.
 
• Abbiamo capito oggi che la bellezza è qualcosa di innato, che è dentro di noi e che dobbiamo riuscire a tirar fuori con l’amore e con la comunione verso il prossimo.
 
• Abbiamo imparato soprattutto che ognuno di noi ha una bellezza, sta però noi a concretizzarla, esternarla, perché talvolta non ci piacciamo anche per merito degli altri, ma ognuno ha una bellezza, sia interiore che esteriore.
 
• Grazie all’intervento anche del nostro Vescovo abbiamo capito che la bellezza la possiamo trovare in Dio e in Gesù Cristo dove, appunto, possiamo trovare conforto e una fonte di bellezza come simbolo di vita umana e di ispirazione per tutti noi.
 
 
 

“Peregrinatio” diocesana delle reliquie di Santa Bernadette Soubirous

Ogni passaggio lascia tracce! Il passaggio dei Santi di Dio prepara un terreno migliore alla Sua Grazia. Nel quadro del 65° anniversario di presenza in Diocesi dell’Unitalsi, un evento importante segnalerà tale ricorrenza: il passaggio delle reliquie di Santa Bernadette Soubirous nella nostra Chiesa locale.

 
Bernadette morì il 16 aprile 1879. Dopo trent’anni dalla morte fu effettuata una ricognizione del corpo, che si rivelò intatto. Dal 3 agosto 1925 il corpo fu conservato in un’urna a Nevers. Dall’urna sono state prelevate alcune reliquie.
 
Esse giungeranno per la quarta volta in Italia e dopo essere state venerate a Roma e in Vaticano, saranno presenti anche nella nostra Diocesi, da sabato 30 maggio a domenica 7 giugno prossimi, facendo sosta a Modica, Frigintini, Pozzallo, Pachino, Rosolini e Noto.
 
Dio scegli gli umili ed i piccoli. Dimostrazione di questo è proprio il fatto che la Madonna apparve a Bernadette che si definiva: “La più ignorante di Lourdes”, una ragazza intelligente, ma senza cultura, che non sapeva né leggere, né scrivere.
 
Attorno alle sue reliquie, tutta l’Unitalsi Netina si ritroverà per rinnovare il proprio impegno al servizio fraterno e generoso di coloro che sono malati e sofferenti. È un dono che ci esorta a seguire le orme di santa Bernadette per riscoprire il messaggio di Maria Santissima, Nostra Signora di Lourdes, che ci conduce all’incontro con il Signore.
 
In allegato il programma completo della “Peregrinatio”
 

Conclusa l’ottava Giornata Diocesana Giovani “La bellezza tra il cantiere e le stelle”

Migliaia di giovani provenienti da tutta la Diocesi di Noto hanno preso parte all’ottava Giornata dei Giovani svoltasi a Modica nel Corso principale, gremito di ragazzi a perdita d’occhio. Le maglie gialle degli animatori e quelle blu dei partecipanti riportavano la scritta “la bellezza tra il cantiere e le stelle”, a ricordare il tema principale della giornata: la bellezza.

 
Dalle 15,30 balli e canti hanno animato la folla intervenuta, con una rappresentazione del passaggio della Giornata da parte del Vicariato di Ispica a quello di Modica e il lancio del tema da parte del Vicariato di Avola, con una suggestiva scena sul trionfo della croce incentrata sulla bellezza dei colori. Dopo questo festoso momento di aggregazione ha preso la parola lo psicologo Ezio Aceti, il quale con un intervento accorato e intenso ha ricordato la bellezza della positività della vita come parabola che inizia dai progetti e dagli ideali della giovinezza sino alle bellezze della maturità. “La bellezza di conservare il corpo nella sua purezza e spontaneità, la percezione positiva del sé ci aiutano ad amare per primi”, ha ripetuto più volte, citando personalità forti nella fede come don Luigi Ciotti, Chiara Lubich e Madre Teresa, esempi femminili di grande bellezza interiore. Seguito con grande attenzione, l’intervento si è concluso con un momento di animazione che ha anticipato l’atteso arrivo di Mons. Antonio Staglianò, affettuosamente accolto con l’appellativo di Don Tonino, in grado subito di coinvolgere i ragazzi in applausi e cori affettuosi. Imbracciando la chitarra ha subito aperto il suo momento con la canzone “non c’è Nerone”, metafora di come in realtà occorra sempre stare in guardia da chi minaccia di guastare la bellezza della vita. Proseguendo sul tema dell’essere umani: “Dio crede negli esseri umani e noi crediamo in Lui. Non siamo solo fragili come esseri umani, ma siamo amore e capacità di amare, in tutto questo sta la vera bellezza”. Dopo aver intonato “Esseri umani” di Marco Mengoni, ha chiesto ai giovani di levare la voce sulle parole di Nek: “Fatti avanti amore, l’amore c’è ed è Dio”, ricordando l’importanza dell’amore della famiglia e del dolore di perdere i genitori e, citando la parabola del figliol prodigo, ha sottolineato che il ruolo degli avi è fondamentale per andare verso il futuro portando con sé gli insegnamenti del passato, al fine di resistere alla cultura dell’ipermercato con un occhio a chi è in difficoltà. Cantando la canzone del vincitore di Sanremo Roberto Caccamo, giovane siciliano, ha proseguito parlando della bellezza che si esterna nella cura degli altri. Sulle note di “La Cura” di Franco Battiato ha ricordato: “Siamo esseri speciali perché siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio che splende nella nostra bellissima fragilità, bisogna essere guerrieri. Cristo è il nostro guerriero che ci abbraccia per vivere in questa società. Bisogna vincere la morte con l’amore, perché Gesù l’ha vinta per noi con un amore che dà speranza a tutti”. Dopo aver coinvolto i giovani nel canto di “Guerriero” di Marco Mengoni ha ringraziato Modica per aver organizzato con grande amore la Giornata della Gioventù, recitando alcuni versi della poesia da lui composta e dedicata alla città “presepe” che ha accolto i festeggiamenti. Il momento si è concluso con un rap improvvisato da Mons. Staglianò sul palco, tra i giovani animatori che con gioia gli hanno chiesto di partecipare a un selfie di gruppo. Successivamente il momento di adorazione Eucaristica e di preghiera, partecipato in un silenzio raccolto, ha introdotto l’inizio delle Fontane di Luce curate dalle cellule di evangelizzazione e diffuse lungo il Corso, seguite poi dallo spettacolo dei talenti giovanili che ha riportato la musica e il ballo sul palco. Il momento comico finale della Giornata ha offerto spunti e sorrisi di riflessione ai giovani che sono rimasti presenti fino al termine, adesso accompagnati anche da molte famiglie e adulti. L’equipe della pastorale giovanile ha ringraziato i responsabili don Giovanni Lauretta e Nicoletta Di Maria per l’organizzazione dell’evento, accogliendo insieme a loro la preghiera del Mandato e la benedizione.