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Vicariato di Pachino e Portopalo. Percorsi di Studio sulla vita prenatale come educazione all’amore

Dal 7 al 9 febbraio 2013 il Prof Giuseppe Noia terrà percorsi di studi e riflessioni su “La vita prenatale come educazione all’amore“, organizzati  dall’Associazione “L’Albero della Vita e il Consultorio Familiare di Ispirazione Cristiana in collaborazione con il Vicariato di Pachino e Portopalo e la Commissione per la Pastorale Familiare Vicariale”. Il primo incontro, moderato da don Stefano Modica, si svolgerà il 7 febbraio 2013 alle ore 19:30 presso il Teatro della Parrocchia San Corrado di Pachino e avrà come destinatari le famiglie, i fidanzati, i genitori e gli educatori. Il secondo incontro, per i sacerdoti diocesani, si terrà venerdì 8 febbraio a Noto presso la Casa del Clero. Giorno 9 febbraio, a partire dalle ore 8:30, il relatore presenterà lo stesso tema agli studenti del triennio degli Istituti di Istruzione Superiore di Pachino presso il Palmento di Rudinì di Marzamemi. Il Prof Giuseppe Noia, ginecologo, è responsabile del Centro Diagnosi e Terapia Fetale Day Hospital di Ostetricia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma e presidente della Commissione Scientifica della Confederazione Nazionale dei Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana, nonché Socio Fondatore e Vice-Presidente dell’Associazione “ La Quercia Millenaria”.

 

Mons. Staglianò in Brasile a Rio de Janeiro per un ciclo di conferenze ai Vescovi brasiliani

Il nostro Vescovo Antonio si trova in Brasile a Rio de Janeiro per un ciclo di conferenze che terrà ai Vescovi brasiliani tra il 4 febbraio e l’8, giorno del suo rientro in Italia. I Vescovi prenotati sono piu’ di 120 e le relazioni del nostro Vescovo saranno sulla Fede cattolica e le sue singolari dimensioni da ben puntualizzare in un mondo come il nostro caratterizzato dal multiculturalismo e il pluralismo religioso. Tanti saranno gli aspetti che tratterà: il rapporto tra fede e culture, tra ragione e fede, tra fede e scienza, il dialogo interreligioso, ma anche il dialogo con i non credenti, come chiede il “Cortile dei gentili” e la Nuova Evangelizzazione. Grande spazio e tempo sara’ dedicato soprattutto nel dibattito sul rapporto interiore esistente tra fede e carità, specie in considerazione del fatto che milioni di persone ancora vivono nelle Favelas in condizioni di vera ed estrema povertà. La Chiesa è presente in queste tristi realtà con la fede testimoniata attraverso la carità.
 
Nel frattempo, dopo aver incontrato l’Arcivescovo di Rio S.E.Rev.ma Mons Orani e alcuni vescovi ausiliari (in particolare Mons Romer che lo ha accolto e lo accompagna, attendendo alle sue necessita con tanta premura cristiana), S.E. mons. Staglianò ha fatto visita al Centro Giovanile dove lavorano da mesi piu’ di 130 giovani per la Giornata Mondiale della Gioventù, la GMG 2013 si terra’ a Rio nel prossimo Luglio. Fervono intanto i preparativi per l’incontro con il Papa Benedetto XVI. In questo Centro Giovanile il nostro Vescovo è stato intervistato sul significato e la portata pastorale che hanno le GMG sulla nuova evangelizzazione, nel suo messaggio cosi’ espresso: “possano le GMG testimoniare a tutti e particolarmente ai giovani del mondo di oggi che Gesù di Nazaret è la verità, il senso della vita di tantissimi giovani, i quali in Lui e solo in Lui trovano un gusto nuovo di vivere, un modo di stare al mondo che permette loro di essere nella gioia nonostante le inevitabili afflizioni della vita, di saper vivere di amore nonostante il disastro disumano di relazioni che non durano e che sono senza affetto. Gesù e’ redenzione dal disamore che rende infelici tanti giovani di oggi. Seguirlo nel suo comandamento dell’amore è l’unica via per restare umani ed essere umani fino in fondo”.
 

Due incontri, a Pachino e Modica, sui diversamente abili promossi dalla Caritas e dall’Ufficio catechistico diocesani

Si sono tenuti la settimana scorsa due incontri, a Pachino e Modica, sui diversamente abili promossi dalla Caritas e dall’Ufficio catechistico diocesani. In particolare nell’incontro di Modica lo scorso 25 gennaio, presso la parrocchia del Sacro Cuore, c’è stato un confronto tra catechisti e animatori Caritas su come accompagnare il cammino di fede dei diversamente abili, aiutati dalla testimonianza pluriennale di un catechista, Giuseppe Pompei, della Comunità Sant’Egidio di Roma. Ci sembra opportunocomunicare alcune consapevolezza emerse che possono essere di aiuto nella crescita di tutti.

 
 
Anzitutto i diversamente abili non hanno diritto solo a qualcosa ma a tutto ciò che spetta ad ognuno, compresa la possibilità di partecipare alla messa o alla catechesi. E non con messe o incontri particolari, ma nelle messe di tutti. Certo, se in carrozzina, hanno bisogno di qualcuno che aiuti, ma questo significa che tutti quanti ci educhiamo a sostenerci quando possiamo avere bisogno di un aiuto, impariamo a chiuderci di meno nelle nostre cose e aprirci a tutto ciò che può servire per un bene diffuso. Poi i diversamente abili possono aiutarci ad essere più essenziali, a trovare nelle celebrazioni linguaggi che non siano solo intellettuali. L’esempio è proprio quello della Comunità di Sant’Egidio che non organizza messe particolari per i disabili ma prepara le liturgie e le catechesi con immagini o gesti che agevolano la partecipazione di tutti: così l’oro dono dei Magi nel giorno dell’Epifania viene simboleggiato dal nastro d’oro portato all’altare in cui tutti gli amici diversabili appendono i nomi dei loro amici e parenti, come doni preziosi fatti alle loro fragili vite. E anche la misericordia e il perdono chiaramente sono per tutti, così il ragazzo diversabile va accompagnato alla confessione e a ricevere il perdono, come a nessuno vengono negati i sacramenti, neanche nei casi più gravi! Il problema non è infatti se chi riceve il sacramento è consapevole o ne comprende l’importanza, ma la comprensione dipende piuttosto dalla fede di chi testimonia e lo amministra. Allora accade che i diversamente abili diventano nostri maestri: ci educano all’essenzialità, ci ricordano di ciò di cui abbiamo veramente bisogno, ci aprono a un mistero più grande della semplice efficienza.
 
Caritas e Ufficio catechistico stanno continuando ad incontrarsi per aiutare, sulla base di queste consapevolezza, ad essere sempre più attenti a tutti. Perché – come è detto in uno degli ultimi libri della Comunità di Sant’Egidio – il “Vangelo è per tutti”. Tra le iniziative c’è anche l’inserimento in alcune messe di alcuni amici sordi, usando il linguaggio loro adatto, mentre durante l’anno altri momenti sul tema sono previsti a motivo della celebrazione dei ventinque anni dei Piccoli fratelli. In particolare il 16 aprile sarà a Modica Don Virginio Colmegna, presidente della “Casa della carità” di Milano, voluta dal Card. Carlo Maria Martini come laboratorio di condivisione, cultura della solidarietà, cittadinanza.
 

Mons. Salvatore Nicolosi innaugura “Casa Tobia”

Attorniato da un folto gruppo di volontari, amici e sostenitori, alla presenza dell’assessore al Welfare, geom. Manfredi, in rappresentanza del Sindaco, venerdì sera 25 gennaio 2013, il Vescovo emerito Mons. Salvatore Nicolosi (nella foto assieme al Vicario generale Mons. Angelo Giurdanella) ha inaugurato e benedetto “Casa Tobia” e la “Casa di accoglienza temporanea” (in via Trigona) fondata per dare risposta alle varie situazioni di marginalità. Si realizza così un “sogno” del Vescovo del Sinodo che sui poveri ha tracciato le linee del suo episcopato.

 
 

Comunicato Stampa – 24 Gennaio 2013. Celebrata in Diocesi la festa di San Francesco di Sales


Stamattina 24 gennaio, in occasione della festa di S. Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti, Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, ha incontrato i giornalisti e gli operatori delle Comunicazioni Sociali. L’incontro, svoltosi nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Noto, ha avuto come tema ‘Farò un’alleanza con gli uccelli del cielo. Annuncio e social network’.


Ha aperto l’incontro il Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, il quale, nel suo breve saluto ha sottolineato che, a fondamento dei rapporti con gli operatori della stampa, ci deve essere ‘l’Amicizia’ e che occorre stare bene attenti a non trasformare ‘gli strumenti in soggetti’ con il pericolo che siano proprio ‘gli strumenti ad orientare le persone umane’. E’ seguito il saluto di don Rosario Sultana, Direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali, e quindi l’intervento di don Fortunato di Noto, presidente dell’associazione ‘Meter’, il quale ha sottolineato che ‘ se è vero, come è vero, che ‘Evangelion’ vuol dire Buona Novella, allora siamo giornalisti del Signore’. Don di Noto non ha poi mancato di ricordare che la Chiesa è social e lo è persino nelle preghiere, basti pensare al Santo Rosario, che è la prima preghiera sociale per eccellenza, poiché riesce a riunire veri e propri gruppi di persone e famiglie che lo recitavano in antico, passando per i gruppi attuali di preghiera sparsi in tutto il mondo. E’ ancora Don Fortunato ad affermare che internet e i social network risultano essere spazi di sopravvivenza e chi li utilizza non deve de-responsabilizzarsi o isolarsi.


Durante l’incontro è stato consegnato ai presenti il Messaggio del Santo Padre per la 47esima Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali, che ha quest’anno come tema: ‘ Reti sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione’ e nel quale il Papa evidenzia come le reti sociali stiano contribuendo a far emergere una nuova Agorà, una piazza pubblica e aperta in cui le persone condividono idee, informazioni e opinioni. Tutto deve essere fatto, secondo quanto scrive Benedetto XVI, sforzandosi di rimanere persone autentiche, giacché nei network, in ultima istanza si comunica se stessi. Il Papa afferma che l’ambiente digitale non è un mondo parallelo o puramente virtuale, ma è parte della realtà quotidiana di molte persone e che i social network, oltre che strumento di evangelizzazione, possono essere un fattore di sviluppo umano  in quanto,  allontanandosi da forme di isolamento,  i cristiani possono rafforzare l’unità con la comunità universale dei credenti. Dunque, per il Papa queste reti sociali possono anche aprire le porte ad altre dimensioni della fede ed offrire all’uomo di oggi occasioni di preghiera, meditazione o condivisione della parola di Dio. L’incontro è terminato, dopo un breve momento di confronto in sala, con una preghiera a San Francesco di Sales.


24 Gennaio. In Diocesi celebrata la festa di San Francesco di Sales Patrono dei giornalisti e degli scrittori

Stamattina 24 gennaio, in occasione della festa di S. Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti, Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, ha incontrato i giornalisti e gli operatori delle Comunicazioni Sociali. L’incontro, svoltosi nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Noto, ha avuto come tema “Farò un’alleanza con gli uccelli del cielo. Annuncio e social network”.

 
Ha aperto l’incontro il Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, il quale, nel suo breve saluto ha sottolineato che, a fondamento dei rapporti con gli operatori della stampa, ci deve essere “l’Amicizia” e che occorre stare bene attenti a non trasformare “gli strumenti in soggetti” con il pericolo che siano proprio “gli strumenti ad orientare le persone umane”. E’ seguito il saluto di don Rosario Sultana, Direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali, e quindi l’intervento di don Fortunato di Noto, presidente dell’associazione “Meter”, il quale ha sottolineato che “ se è vero, come è vero, che “Evangelion” vuol dire Buona Novella, allora siamo giornalisti del Signore”. Don di Noto non ha poi mancato di ricordare che la Chiesa è social e lo è persino nelle preghiere, basti pensare al Santo Rosario, che è la prima preghiera sociale per eccellenza, poiché riesce a riunire veri e propri gruppi di persone e famiglie che lo recitavano in antico, passando per i gruppi attuali di preghiera sparsi in tutto il mondo. E’ ancora Don Fortunato ad affermare che internet e i social network risultano essere spazi di sopravvivenza e chi li utilizza non deve de-responsabilizzarsi o isolarsi.
Durante l’incontro è stato consegnato ai presenti il Messaggio del Santo Padre per la 47esima Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali, che ha quest’anno come tema: “ Reti sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione” e nel quale il Papa evidenzia come le reti sociali stiano contribuendo a far emergere una nuova Agorà, una piazza pubblica e aperta in cui le persone condividono idee, informazioni e opinioni. Tutto deve essere fatto, secondo quanto scrive Benedetto XVI, sforzandosi di rimanere persone autentiche, giacché nei network, in ultima istanza si comunica se stessi. Il Papa afferma che l’ambiente digitale non è un mondo parallelo o puramente virtuale, ma è parte della realtà quotidiana di molte persone e che i social network, oltre che strumento di evangelizzazione, possono essere un fattore di sviluppo umano in quanto, allontanandosi da forme di isolamento, i cristiani possono rafforzare l’unità con la comunità universale dei credenti. Dunque, per il Papa queste reti sociali possono anche aprire le porte ad altre dimensioni della fede ed offrire all’uomo di oggi occasioni di preghiera, meditazione o condivisione della parola di Dio. L’incontro è terminato, dopo un breve momento di confronto in sala, con una preghiera a San Francesco di Sales.
 

Annuncio e Social Network. Tema scelto per celebrare il 24 gennaio la festa di San Francesco di Sales Patrono dei Giornalisti

In occasione della festività di S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, l’Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali insieme al vescovo S.E Mons. Staglianò  sono lieti di invitare i giornalisti e tutti coloro che operano nel mondo dell’informazione per un momento di confronto sul tema: “Farò un’alleanza con gli uccelli del cielo. Annuncio e social network”. 

Programma:

Ore 11,00 Arrivo e accoglienza presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile di Noto.

Ore 11,30 Intervento di Don Fortunato Di Noto presidente dell’Associazione Meter.

Ore 12,00 Conclusioni con un breve momento di preghiera presieduto da S.E. Mons. Antonio Staglianò.

Al termine sarà consegnato ai presenti il messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che verrà celebrata il 12 maggio 2013.

 Auspichiamo la presenza di tutti i professionisti del settore e di coloro che si occupano di comunicazione a vario titolo e livello.

 

 Sac. Rosario Sultana

Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali


Comunicato Stampa – Il Vescovo di Noto in visita pastorale nella Diocesi di Butembo Beni


Il Vescovo di Noto in visita pastorale nella chiesa gemella di Butembo-Beni nella Repubblica Democratica del Congo.


Giorno 10 c.m. S.E. Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, accompagnato da una delegazione diocesana, composta dal Vicario generale, Mons. Angelo Giurdanella, da quattro laici e da due sacerdoti congolesi che prestano il loro servizio pastorale nella nostra diocesi, ha iniziato il suo secondo viaggio pastorale in Africa, nella Diocesi congolese gemella di Butembo-Beni ( il primo si era svolto nel 2010). La visita tutt’ora in corso  e che prevede un intenso ed articolato programma,  è stata caratterizzata da momenti significativi. Il primo giorno Mons. Vescovo, anche nella qualità di delegato regionale  dell’Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali, ha incontrato i giornalisti rappresentanti  delle diverse radio e testate con i quali si è soffermato sulle implicanze etiche  della globalizzazione mondiale, sottolineando come la perdita dei  valori umani porti a innegabili casi di sfruttamento dei paesi più poveri del mondo.


Gemellaggio. Dall’università Cattolica del Graben Mons. Staglianò ha ricevuto la laurea honoris causa in medicina

 Lunedì 14 gennaio il vescovo di Noto si è recato all’università Cattolica del Graben dove, alle presenza delle massime autorità accademiche, civili e religiose ha ricevuto la laurea honoris causa in medicina. Le motivazioni che hanno indotto a tale solenne atto accademico sono state l’iniziativa di mons. Antonio Staglianò della costruzione della Clinica Cardiologica “Pino Staglianò”, che si prefigge di diventare un punto di cura delle malattie cardio vascolari per tutto il Nord Kivu, e il suo impegno nel campo della bioetica. Il rettore dell’università prof. Angelus Mafikiri, ha sottolineato l’importanza del gemellaggio per la creazione delle opere sanitarie a Butembo che hanno favorito lo sviluppo della ricerca scientifica universitario. E’ intervenuto anche il sindaco di Butembo che ha evidenziato la collaborazione tra stato e chiesa al fine dello sviluppo sociale di tutta la popolazione.
 
Mons. Staglianò, da parte sua, ha rimarcato l’importanza della formazione universitaria, rifacendosi alla dichiarazione Gravissimum educationis del Concilio Vaticano II e la necessità di inserire la ricerca scientifica in un quadro che metta al centro l’uomo e la sua dignità. Mons. Sikuli, vescovo di Butembo Beni, a sua volta, ha ripercorso le linee principali del gemellaggio, il quale nel tempo si è configurato sempre più come modello ed esempio di cooperazione missionaria tra le chiese. Nel corso della cerimonia è stato conferito un diploma di merito a don Salvatore Cerruto e a don Salvatore Giordanella per il loro impegno nel tempo a favore del gemellaggio.
Dopo l’atto accademico, i presenti si sono recati ancora una volta nel cantiere della clinica cardiologica “Pino Staglianò”, dove il vescovo di Noto ha messo a dimora nel terreno un ramo asportato dall’albero piantato in vescovado il giorno della consacrazione episcopale di mons. Emmanuel Kataliko, a significare gli stretti e fecondi legami del gemellaggio.