Archivi della categoria: Le lettere dei vescovi

Dicembre 1998 – Scambio di auguri tra Monsignor Sikuli Melchisedech e Monsignor Giuseppe Malandrino

 
«Alla vigilia delle feste natalizie porgo con gioia im­mensa a Sua Eccellenza i più fervidi auguri di Buon Natale, di prosperità e fecondità pastorale lungo tutto il nuovo Anno 1999.
La ringrazio in nome della Diocesi per i beni, i doni preziosi e in modo spe­ciale per il container che la Chiesa di Noto ha preparato e mandato ultimamente alla Chiesa gemella di Butembo-Beni.
La guerra che è scop­piata a Goma lo stesso giorno dell’ordinazione – scrive – perdura ancora con l’andatura di un conflitto internazionale. Raccomando perciò alla sua preghiera il nostro Congo lacerato ogni giorno di più da una guerra impostaci dai poteri oscuri ed egoistici.
Il Bambino Gesù, Principe della pace, inspiri pensieri e sentimenti di pace per mettere fine a questa situazione».  

+ Melchisedech Sikuli, Vescovo
 

 
«Ricambio di cuore, a nome mio personale e di tut­ta l’intera comunità dioce­sana, gli auguri natalizi e per il nuovo anno 1999.
Gesù Re della pace, nel mistero di salvezza del suo Natale, possa affrettare l’al­ba di giustizia e di pace nella vostra terra, “lacerata ogni giorno di più – come Lei scri­ve – da una guerra imposta dai poteri oscuri ed egoistici”.
Noi vogliamo esservi in­timamente accanto con lapreghiera e la solidarietà, nei modi che il Signore man mano ci suggerirà.
La ringrazio per il se­condo sacerdote che, pur in questa situazione di soffe­renza, Lei ha voluto inviare nella nostra Chiesa Gemel­la – l’Abbè Giovanni che è arrivato nei giorni scorsi – allo scopo di incrementare lo scambio pastorale, tanto importante per lo sviluppo del nostro gemellaggio ecclesiale e culturale.
Spero, non appena sarà possibile, di poter venire anch’io da voi, per condivi­dere da vicino, nella comunione del gemellaggio, il fervore della vostra fede e della vostra carità e la sal­dezza della vostra speranza in questo momento di dura prova per il vostro e nostro Kivu, il vostro e nostro Congo e tutto il centro della vostra e nostra Africa.
Di nuovo fraterni auguri. Il Signore Gesù ci sostenga tut­ti con la luce del suo Natale».

+ Giuseppe Malandrino, Vescovo di Noto

di Butembo-Beni

Aprile 2000 – Lettera di Monsignor Emmanuele Kataliko a Monsignor Giuseppe Malandrino

«Eccellenza Mons. Malandrino, con tanto piacere ho ricevuto il suo fax. Non ho risposto subito credendo che la mia situazione di lontananza da Bukavu avrebbe potuto trovare, da un giorno all’altro, una soluzione (ndr: Monsignor Kataliko, Arcivescovo di Bukavu, per il suo impegno a difesa della popolazione oppressa è relegato in esilio dal 12 febbraio scorso nella sua terra natale di Butembo).
La fazione belligerante, purtroppo, vuole anco­ra tenermi lontano dalla mia chiesa di Bukavu, malgrado i tanti interventi del Santo Padre e di tante Autorità e Associazioni internazionali, oltre che di parecchie Conferenze Episcopali, e nono­stante le molte preghiere di vostra eccellenza, di Mons. Salvatore Nicolosi, dei fedeli di Noto e della mia chiesa di Bukavu.
Ma ho coraggio e fiducia nel Signore durante questi giorni della Passione, Morte e Risurrezione. Ho grande fiducia anche in Maria, nostra provvida madre. Tante grazie e Buona Festa di Pasqua».

+ Emmanuel Kataliko

, Arivescovo di Bukavu

Aprile 2000 – Lettera di Monsignor Sikuli Melchisedech a Monsignor Giuseppe Malandrino

 «Carissimo ed Eccellenza Mons. Giuseppe Malandrino, Fratelli e Sorelle della Chiesa di Noto, proprio oggi 21 Aprile ricorre il 12° anniversario dal sigillo del nostro gemellaggio. Ringraziamo il Signore per la sua magnanimità e il suo amore infinito per noi.
A nome mio personale e dell’intera comunità eccle­siale di Butembo-Beni ricambio di cuore gli auguri di Buona e Santa Pasqua a voi tutti, fratelli e sorelle.
La passione di Cristo e la sua forza redentrice ci sostengano perché in quest’anno 2000, anno di grazia e di perdono, la Pasqua del Signore possa essere l’occasione buona, il momento prezioso per sperimentare la forza rinnovatrice dell’Amore di Dio che perdona e riconcilia, per accogliere l’invito del Signore, Re della Pace.
In effetti, abbiamo la certezza e la Fiducia che, se nel battesimo siamo morti in Cristo, crediamo anche che vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più (Rom. 6,8-9).
Eccellenza, il suo messaggio augurale è appropriato e ci perviene nel momento propizio. Questo messaggio testimonia ancora una volta la comunione e la fratellan­za, come l’abbiamo potuto sperimentare ultimamente al momento della vostra visita pastorale nella nostra Diocesi.
Frattanto, ai piedi del Salvatore Crocifisso, stiamo insieme a Mons. Kataliko, Arcivescovo di Bukavu e nostro predecessore, ingiustamente forzato a stare qui, a Butembo. Umilmente, con fede e speranza, ci impegniamo perché possa trionfare il Vangelo della giustizia, perché possa sbocciare l’alba di una vera risurrezione con Cristo in una logica di Pace e di Amore.
La vostra solidarietà e la nostra continua preghiera ci sostengono. Nella comunione di fede, di Speranza e di carità contiamo anche sulla vostra voce presso gli organi istituzionali nazionali e internazionali, magari presso i detentori e protagonisti degli interessi coinvolti in que­sta guerra, perché possano germogliare semi di pace e di condizioni di vita degne dei figli e figlie di Dio senza discriminazione, perché possa la nostra vita, la nostra gioia e il nostro Alleluia essere pieno e duraturo. Fraterni Auguri di Buona Pasqua». 
+ Mons. Melchisedec Sikuli, Arcivescovo di Butembo-Beni

Ottobre 2000 – Monsignor Giuseppe Malandrino annuncia la morte di Monsignor Emmanuele Kataliko

 «Intenso dolore ha su­scitato nell’intera nostra comunità diocesana la no­tizia dell’improvvisa mor­te per infarto, avvenuta a Roma lo scorso 4 ottobre, di Mons. Emanuele Kataliko, già Vescovo di Butembo-Beni ed, ultima­mente, Arcivescovo di Bukavu nell’ex Zaire. Mons. Kataliko, dal lon­tano 21 aprile 1988, data dell’inizio del gemellaggio tra la nostra Chiesa netina e quella africana di Butembo-Beni, è entrato, con un continuo crescen­do, nel cuore e sulle labbra di noi tutti. E’ stato lui, infatti, che ha avviato e sapientemente incremen­tato, assieme al carissimo nostro Vescovo emerito mio predecessore, Mons. Salvatore Nicolosi, il gemellaggio, nella felice prospettiva della ecclesiologia del concilio Vaticano II.
Mons. Kataliko era en­trato, e resta ancora pro­fondamente, nel nostro cuore, anche per il corag­gio profetico di pastore sempre pronto a dare la vita per le sue pecorelle difendendole dai lupi ra­paci, dai tanti potentati economici e politici, che continuano a seminare vio­lenza e ad opprimere il suo popolo.
Lo attendevamo in que­sti giorni a Noto, assieme a Mons. Melchisedech Sikuli, Vescovo suo successore a Butembo-Beni, per esprimergli la nostra gioia per il suo recente ritorno nell’amata Arcidiocesi di Bukavu, dopo il pesante esilio che gli era stato im­posto da chi vuole soffoca­re le voci profetiche dei deboli. Volevamo attinge­re da vicino, dalla sua te­stimonianza pastorale (vera parresia) energie di coraggio evangelico e di slancio missionario.
Il Signore, nelle sue vie imperscrutabili, lo ha volu­to, invece, chiamare a Se, per donargli il premio dei giusti.
Ma la “memoria dei martiri” è sempre viva e feconda; Mons. Kataliko rimane sempre con noi. La sua memoria saprà spro­narci a portare avanti, in modo ancora più capillare e convinto, il gemellaggio ecclesiale e culturale tra Noto e Butembo-Beni, pro­prio come “scelta pastora­le” secondo il desiderio suo e di Mons. Nicolosi.
E rimane al nostro fian­co, anche, per incoraggiar­ci a saper osare per il Van­gelo e saper essere, come lui, missionari autentici; senza tentennamenti e compromessi. Un forte sprone e incoraggiamento per la nostra prossima Missione popolare diocesana!
Il prossimo 27 ottobre – assieme al Vescovo di Butembo-Beni Mons. Sikuli Melchisedech, che si ripromette di venire a Noto, pur se in data differi­ta – celebreremo, nella no­stra chiesa pro cattedrale di San Carlo, una Eucaristia di suffragio. Sentiremo così ancora più vicino Mons. Kataliko, nel clima intenso della preghiera comuni­taria, pronto ad intercede­re per la nostra Chiesa pellegrina in Noto, perché proceda sempre nella radi­cale fedeltà a Cristo e nello slancio missionario dell’an­nuncio e della testimonian­za del Vangelo.
La Vergine SS. Regina degli apostoli ci tenga sem­pre uniti, assicurando al caro Mons. Kataliko la pace dei martiri e a tutti noi una larga e feconda bene­dizione divina». 
Noto, domenica 8 ottobre – Giubileo mondiale dei Vescovi 
+ Mons. Giuseppe Malandrino, Vescovo di Noto

Maggio 1996 – Lettera di Monsignor Salvatore Nicolosi a Monsignor Emmanuele Kataliko

 

«Eccelenza Reverendis­sima, approfitto della ve­nuta a Butembo del giova­ne Davide Petriliggieri, ni­pote di Concetta, per ri­spondere alla Sua lettera del 22 febbraio u.s. e per porgerle sentiti auguri sia in occasione delle feste pa­squali che stiamo celebran­do fino alla prossima Pen­tecoste, sia per la sua salute che mi auguro possa mi­gliorare.
In un pacco a parte Le invio il documento finale del nostro sinodo diocesa­no, concluso lo scorso 4 aprile, nel quale ai numeri 34 e 48 si fa esplicito riferimento al gemellaggio fra le nostre due chiese gemelle; gemellaggio che desideriamo sempre più incrementare per una nostra comune cre­scita ecclesiale e comunio­nale. Nella prossima festa di Pentecoste, celebrando la VII giornata diocesana a riguardo, avrò l’occasione di esortare tutta la mia chiesa locale perché si coinvolga sempre maggior­mente in questo qualifica­to evento di grazia e di reci­proco arricchimento pasto­rale e culturale.
La presenza poi di P. Malambo fra noi si sta mostrando molto benefica per l’incremento del gemel­laggio, come spero lo sarà la venuta fra voi del no­stro gruppetto di sacerdoti e laici nella prossima estate.
La prego di essere anche voi molto vicini a noi sia perché il nostro cammino postsinodale venga compiu­to in una vera dinamica di conversione, sia perché tale nostra conversione al Si­gnore diventi più viva e pu­rificata, dopo la visita che il Signore ci ha fatto attraverso il crollo della nostra Cattedrale. Questo crollo (come avrà saputo e come può meglio conoscere at­traverso i numeri del setti­manale diocesano che Le invio) è avvenuto lo scorso 13 marzo, mentre il nostro sinodo si avviava a con­clusione.
In attesa di poterci in­contrare al più presto, Le esprimo ancora il mio sen­tito affetto in Cristo e fra­ternamente L’abbraccio».

+ Salvatore Nicolosi, Vescovo di Noto