Aprile 2005 – Lettera di Monsignor Giuseppe Malandrino a Monsignor Sikuli Melchisedech

 «Ecc.mo e carissimo e Confratello, mi è giunta graditissi­ma la Sua lettera, invia­tami anche a nome della Chiesa gemella, in occasio­ne del mio doppio giubileo del 25° episcopale e del 50° sacerdotale.

Al termine di queste celebrazioni giubilari an­ch’io sento viva l’esigenza di scrivere a Lei e all’inte­ra Chiesa gemella di Butembo‑Beni, per rinno­vare e incrementare i no­stri vincoli di reciproca comunione ecclesiale e missionariae di fraterna solidarietà evangelica ed umana.

Intendiamo suggellare ulteriormente questa co­munione in occasione del­la solennità della Penteco­ste (il prossimo 15 maggio) nella contemporanea cele­brazione della sedicesima Giornata Diocesana del Gemellaggio. Carichi ancora della forte emozione per la grande eredità di ab­braccio universale del Vangelo, lasciataci da Giovanni Paolo Il, è no­stro vivo desiderio incre­mentare il gemellaggio ravvivando e svilup­pando ancor più iniziative che aiutino a vive­re concretamente la condivisione globale di beni, persone ed espe­rienze, come è stato auspicato dai Vescovi ita­liani riguardo alle inizia­tive dei gemellaggi missio­nari (CEI, Comunione e Comunità, n. 51) e come è stato recepito dalla nostra Chiesa netina anche attra­verso il secondo Sinodo Diocesano (Decisione n. 34).

In tale prospettiva consideriamo fruttuoso il servizio pastorale nella nostra Chiesa netina dei tre presbiteri della sua Chiesa di Butembo ­Beni e stimiamo pure be­nefici i viaggi di comu­nione e di solidarietà che il nostro Centro Diocesano per le Missioni e per il Gemellaggio orga­nizza frequentemente nel­la vostra Chiesa. Ritenia­mo, inoltre, opportuno in­crementare l’ulteriore svi­luppo del Centro Nu­trizionale “Giorgio Cerruto”, collegato con nostre Università e con la vostra Università Cattolica, per una maggiore cura e sal­vaguardia della vita e della salute nel Vostro territorio.

Ci sentiamo sempre molto vicini a voi, nell’af­fetto e nella preghiera, e ci edifica la vostra fede, la vostra speranza e il vo­stro coraggio nell’an­nunzio e testimonianza integrale del Vangelo, nella perdurante e diffici­le situazione di disordine e di guerriglia che opprime ancora il vostro popolo.

L’ardore dello Spirito della Pentecoste, che ha tanto operato in Giovanni Paolo II e che continua ad operare incessantemente e con abbondanza nei suoi Santi di ieri e di oggi, dia ulteriore coraggio a noi tutti per vivere e per testi­moniare il Vangelo di Cri­sto, unica salvezza inte­grale di ogni uomo e del­la umanità intera.

Nel ricordo vivo di Vo­stra Eccellenza e della Sua Chiesa, formulo cari e santi auguri e saluti, assieme al nostro Vescovo emerito di Noto, Mons. Salvatore Nicolosi, inizia­tore provvidenziale di questo nostro gemellaggio, con l’indimenticabile Mons. Emanuele Kataliko». 

+ Giuseppe Malandrino, Vescovo di Noto