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Modica. il 9 maggio l’ottava edizione della Giornata diocesana dei Giovani

Sabato 9 maggio 2015 a Modica, in Corso Umberto I, si svolgerà l’ottava edizione della Giornata Diocesana dei Giovani. Il tema di quest’anno è in sintonia con la proposta del servizio nazionale per la Pastorale Giovanile e Vocazionale, ma soprattutto racchiude il tema che Papa Francesco ha consegnato in preparazione alla GMG di Cracovia: “La via della bellezza attraverso le Beatitudini”.

 
 
I giovani e gli adolescenti della nostra diocesi si stanno preparando a questo evento divenuto ormai una bella e consolidata consuetudine. La giornata diocesana dei giovani sarà un incontro di festa, condivisione e di esperienze di vita vera e gioiosa, nella testimonianza della fede. I giovani si incontreranno per le strade di Modica, che sono le strade della quotidianità, dove vivono la loro vita. “La Bellezza tra il cantiere e le stelle”, ecco lo slogan e il tema di questa giornata.
 
Tra i testimoni quest’anno ci sarà ancora il Vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, con un momento di riflessione: “musica e Parola”, durante il quale presenterà il tema con alcune significative canzoni italiane di musica pop, utilizzando un nuovo registro comunicativo per l’annuncio del messaggio cristiano. Un altro testimone sarà il dott. Ezio Aceti (esperto in psicologia dell’età evolutiva) che tratterà il tema: “Generazione 2.0: verso un futuro di luce”. L’animazione sarà a cura di Creativ che concluderà la serata con uno spettacolo sulle beatitudini: “in cammino verso Cracovia”.
 
 

Il Vescovo di Noto a “Domenica In”: “Non sono canzonette, ma un modo diretto ed efficace di parlare di Dio ai giovani”

 Mons. Staglianò, ospite della trasmissione “Domenica in” del 3 maggio 2015, su RAI 1, intervistato dalla conduttrice Paola Perego, ha parlato della sua ormai celebre abitudine di parlare di Dio ai fedeli, soprattutto ai giovani, usando le parole di canzoni attuali, dei più popolari artisti: da Nek, a Marco Mengoni e Noemi (che gli pure ha inviato un videomessaggio per ringraziarlo). Il Vescovo di Noto ha spiegato come queste canzoni dentro le omelie, rappresentino un nuovo registro comunicativo che serve a mediare il messaggio cristiano, per renderlo più vicino al mondo giovanile, che di fronte a questa iniziativa risponde con entusiasmo e trasporto.
Nella medesima intervista, il Vescovo di Noto ha anche voluto fare da Cicerone, alla scoperta della magnifica Cattedrale di Noto. Mons. Staglianò ha dunque parlato di bellezza: quella dell’arte, quella degli occhi, la bellezza intesa come la intendevano i greci.
“Non c’è bellezza senza bontà” – ha fatto presente il vescovo di Noto – dopo avere svelato che, per le sue omelie, per la scelta delle canzoni da cui prendere spunto, consulta i giovani, da cui si fa segnalare pezzi particolarmente emozionanti. “L’amore è l’unico grembo che genera bellezza”.
Anche passaggi intimi quelli raccontati da Mons. Staglianò, come il racconto della recente perdita del padre. “Mi ha educato alla disciplina – ha detto – e al senso del lavoro. Quando mi sono ‘convertito’ allo studio, non avevo di certo bisogno di essere legato alla sedia. Avevo il pensiero dell’amore di mio padre, che ha fatto tanti sacrifici per la nostra famiglia. Nell’ultimo anno ho pregato perché il Signore lo chiamasse a sé, perché soffriva. Oggi mi manca, ma a volte il dolore ci salva la vita – ha continuato il vescovo di Noto – se ci da il senso dell’umanità. Da quando è morto mio fratello – ha ammesso ancora, parlando con il cuore in mano – percepisco la morte degli altri come fosse la sua, conosco bene quel tipo di dolore. Il dolore è un dono”.
La redazione di “Domenica In” ha anche voluto sentire i fedeli, tutti concordi nel riconoscere che il Vescovo di Noto parla al cuore, in maniera tanto diretta e semplice, quanto efficace. A lui, Paola Perego, ha affidato lo sfogo di una giovane, tormentata da un rapporto particolarmente difficile e doloroso con il padre. Mons. Staglianò ha usato ancora una volta, per darle conforto, le parole di uno spezzone di una canzone di “Nek” (“Se un pianto ci fa nascere, un senso a tutto il male forse c’è. Io sono pronto a vivere, ti guardo e forse so perché. Fatti avanti, amore”). Poi un momento per parlare di felicità, della sua ricerca. “Si compie anche il male per arrivare alla felicità – ha detto il vescovo di Noto- La questione è trovare la via e capire cosa sia. È l’amore, come esperienza vera, in cui mi dono e sono disposto anche a morire per l’altro. Il momento massimo e sommo della felicità di Gesù è stato, non è un caso, donare la sua vita”.

Noto. Celebrata in Cattedrale la Messa in suffragio del Sig. Gregorio Staglianò, papà del nostro Vescovo

 È stata celebrata, nel primo pomeriggio di sabato 2 maggio, una Santa Messa in suffragio del Sig. Gregorio Staglianò, papà del nostro Vescovo Antonio, tornato alla casa del Padre lo scorso 20 aprile. A presiedere l’Eucaristia il Vescovo, con la presenza di Mons. Giuseppe Malandrino, Vescovo emerito, di tanti sacerdoti diaconi e fedeli laici della Diocesi.
 
Nella sua omelia, Mons. Staglianò ha anzitutto ringraziato quanti hanno espresso la loro prossimità nella dolorosa circostanza della dipartita del padre, ricordando quanto il Sig. Staglianò fosse legato alla comunità diocesana di Noto e in modo particolare ai presbiteri, ai quali voleva sinceramente bene, anche a motivo della loro comunione con il figlio Vescovo.
 
Il Pastore della Chiesa netina ha confidato ai presenti come sia vivo in lui il ricordo del caro papà, della sua sofferenza, vissuta con grande dignità e ha rivelato quanto sia forte il dolore per la sua dipartita. Un dolore che non si cancella – ha sottolineato Staglianò -che non si deve tentare di “anestetizzare” o raggirare. Esso va invece “attraversato” e rivela tutta la fatica della vicenda umana, di una vita che deve sì fare i conti con la morte, ma che per questo non scivola nel non-senso, poiché un’esistenza pienamente e degnamente vissuta, sconfigge la paura della morte, in Cristo per sempre illuminata e votata alla salvezza. La morte come il dolore – ha dichiarato ancora Mons. Vescovo – non si può eludere; diversamente non avrebbe senso la vita, che si comprende solo alla luce di questa quotidiana “morte”, che è il consumarsi dell’esistenza nell’amore, come il chicco di grano marcisce, per rinascere in un frutto di risurrezione.
 
Infine il Vescovo ha ricordato come la fede cristiana è annunzio di questa risurrezione. Questa fede nella vittoria pasquale è tutta “ecclesiale”, cioè ha una natura eminentemente comunitaria; essa è la fede della Chiesa, professata da tutti i credenti insieme. Ecco la grande consolazione del Vescovo, della sua famiglia e di tutto quanto il popolo di Dio: questa fede comune, questa speranza che unisce nel dolore e lo pacifica, nella certezza che – qui il Vescovo ha citato il grande Agostino – “Non si pèrdono mai coloro che amiamo, perché possia¬mo amarli in Colui che non si può perdere”.
 

Modica. il 4 maggio il Santuario della Madonna delle Grazie sarà elevato a Basilica

Il prossimo 4 maggio ricorre il IV Centenario del prodigioso rinvenimento del quadretto della Madonna delle Grazie in mezzo ad un cespuglio di bosso che bruciava sulla collina di Monserrato, a Modica. La Comunità si è preparata all’evento con un Giubileo, aperto il 4 maggio dello scorso anno dal Vescovo Mons. Antonio Staglianò, con l’incoronazione della venerata immagine della Vergine. L’anno giubilare è proseguito con una “Peregrinatio” del Quadro che è stato accolto da 12 Comunità parrocchiali, 4 Comunità religiose e tre Residenze per anziani.
 
Lunedì 4 maggio, alle ore 19, il Vescovo di Noto, presiederà la solenne Concelebrazione durante la quale proclamerà ufficialmente l’elevazione del Santuario a Basilica e consacrerà l’artistico altare in marmo. A conclusione sarà inaugurato con un concerto il vetusto organo restaurato.
L’indomani, 5 maggio, alle ore 19, presiederà l’Eucaristia il Card. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, e inaugurerà una mostra di foto e disegni dei ragazzi ospiti del Centro di accoglienza per immigrati di Pozzallo.
 
Sono inoltre in programma tre conferenze: mercoledì 6 maggio, don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter relazionerà su: “Non lasciamo i nostri figli soli nel buio della rete”; mercoledì 13 il prof. don Chino Biscontin, docente di Teologia a Venezia, parlerà su “Dio ha guardato l’umiltà della sua serva” e infine venerdì 22 il prof. don Corrado Lorefice, docente di Teologia morale all’Istituto Teologico S. Paolo di Catania, tratterà su “La Chiesa, popolo di Dio in uscita”.
 
Giovedì 21 si terrà la rappresentazione del Rosario antico “La cruna, u Verbu e la Maronna” e sabato 23 il Concerto, per coro e orchestra, del Coro Claudio Monteverdi.
 
La festa, domenica 17 maggio, vedrà un susseguirsi di Celebrazioni Eucaristiche dalle ore 6 alle ore 19. L’ultima sarà presieduta dal Vescovo emerito Mons. Giuseppe Malandrino. A seguire la processione con il simulacro della Vergine. Martedì 26 il Santuario ospiterà la Giornata Mariana Sacerdotale regionale. La sera, alle ore 19, il Vescovo di Ragusa, Mons. Paolo Urso, presiederà l’Eucaristia. Lungo il mese si susseguiranno i pellegrinaggi delle Comunità parrocchiali. Domenica 24 sarà inaugurata una mensa per persone in difficoltà.
 
 

3 maggio. GIORNATA BAMBINI VITTIME: PONTIFICIO CONSIGLIO GIUSTIZIA E PACE A METER

 È necessario impegnarsi in tutti i settori (legislativo, educativo, culturale, economico…), a tutti i livelli competenti e in tutti i Paesi a tutela dell’infanzia, a tutela del diritto di ogni bambina e ogni bambino agli elementi necessari per il proprio sviluppo armonioso e integrale”. Lo afferma il Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, in una nota emessa in vista della XIX Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento, dell’indifferenza, contro la pedofilia, promossa dall’associazione Meter ONLUS di don Fortunato di Noto (www.associazionemeter.org) il 3 maggio 2015 che si terrà sul tema “Non sappiamo più piangere” (Papa Francesco).
 
La GBV continua ad avere la sua risonanza a livello internazionale: nel corso della settimana dal 25 al 3 maggio (la celebrazione conclusiva a Roma, Regina Coeli con Papa Francesco, appunto il 3 maggio) si terranno delle iniziative in tutta Italia e all’estero. In particolare, hanno aderito dalla Spagna, Argentina. Sono inoltre arrivati i messaggi dalle più alte cariche dello Stato italiano (Senato e Camera) e dei Vescovi italiani.
 
Dall’importante Dicastero vaticano arriva la proposta di meditare sull’omelia pronunciata da papa Francesco a Betlemme, il 25 maggio 2014: “Chi siamo noi davanti a Gesù Bambino?”. “Sono ancora drammaticamente troppo numerose quelle situazioni in cui i bambini vengono sacrificati (l’espianto di organi, l’aborto, l’infanticidio spesso in ragione del sesso…), trattati come merce e venduti come schiavi, prostituiti e usati nella pedopornografia, arruolati come soldati o per lavori pericolosi e faticosi, reclutati da reti criminali”, prosegue il Pontificio Consiglio. Necessari, tra l’altro, il poter “crescere in una famiglia aperta alla vita”, “l’alimentazione in quantità e qualità adeguate”, l’educazione e l’istruzione, “la difesa dalle aggressioni fisiche o ideologiche”, “l’accompagnamento verso la ricerca di senso nella propria vita e della verità” (ecco il comunicato ufficiale http://www.iustitiaetpax.va/content/giustiziaepace/it/archivio/news/2015/la-tutela-dei-bambini–l-indifferenza-non-e-accettabile.html)
 
“Siamo soddisfatti per l’attenzione e il sostegno alla GBV, che da 20 anni combatte – con azione attiva e forte iniziative – la vergogna degli abusi e la pedofilia, anche nella sua forma pedocriminale, dice il presidente e fondatore di Meter don Fortunato Di Noto. Che aggiunge: “La partecipazione internazionale mostra come il nostro cammino – sempre rispettoso del Vangelo e della Chiesa a servizio della società tutta- sia sempre più conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Lo facciamo per i bambini, nel segno della missione per amore dei piccoli e deboli. Chi siamo noi davanti a Gesù Bambino? Siamo suoi innamorati che vedono in ogni bimbo il Bambino. Da difendere, proteggere, amare”, conclude.
 
“Grazie per quello che fai”. Con queste parole il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, si è rivolto a don Fortunato Di Noto, il fondatore di Meter per incoraggiare il sacerdote siciliano che con l’associazione Meter combatte gli abusi compiuti sull’infanzia.
 
In vista della Giornata delle vittime, che sarà celebrata domenica prossima 3 maggio in piazza San Pietro in occasione del Regina Caeli guidato da Papa Francesco, sono molti i vescovi italiani che, come Galantino, hanno fatto pervenire i loro messaggi di adesione. Monsignor Mauro Parmeggiani (Tivoli) ha assicurato che non manchera’ di rivolgere alla sua comunita’ diocesana “un invito alla preghiera per le intenzioni proposte da don Di Noto e perchè cessi l’immonda piaga della violenza, dello sfruttamento, dell’indifferenza… contro i bambini nonchè l’immonda piaga della pedofilia”.
 
 
Per maggiori informazioni si consulti : www.associazionemeter.org

Conferiti i Ministeri del Lettorato, Accolitato e Ammissione agli Ordini Sacri: la gioia della comunità

Il conferimento dei Ministeri del Lettorato, dell’Accolitato e dell’Ammissione agli Ordini Sacri, celebrato sabato 18 aprile alle 19 nella Basilica Cattedrale di Noto, ha coinvolto con gioia le famiglie dei seminaristi Gianluca Corvo della parrocchia SS. Annunziata in Ispica, Giovanni Di Martina della parrocchia del SS. Crocifisso in Rosolini, Fra’ Volantino della fraternità dei Piccoli Frati e Suore di Gesù e Maria, Fra’ Emanuele della Comunità Francescani del Cantico, Alessandro Blandino della Parrocchia S. Pietro in Modica, Pietro Zisa della parrocchia Madonna del Carmine in Scicli e Andrea Pitrolo della parrocchia del Ss. Salvatore in Scicli. L’abbraccio dei parrocchiani delle comunità di provenienza dei seminaristi ha diffuso un’atmosfera di fraternità e profondo orgoglio di fede per questo evento, celebrato da Mons. Antonio Staglianò. Durante l’omelia, il Vescovo ha ricordato l’importanza della gioia del Vangelo, che dà il titolo alla Prima Esortazione Apostolica di Papa Francesco, Evangeli Gaudium. Rivolgendosi, poi, ai seminaristi che con grande emozione attendevano il momento di raggiungerlo all’altare per il conferimento dei Ministeri: “voi siete esempio di splendore e grande bellezza. Il cattolicesimo non si vede solo dall’ordine che si riceve, ma soprattutto quando si legge dall’ambone la Parola di Dio che diventa epifania, perché questa Parola è carne, un corpo che parla, non solo un’idea”. Il vescovo ha poi proseguito ricordando ai fedeli intervenuti che il dono delle vocazioni trasforma l’anima in un amore corporeo: “chi è istituito Lettore o Accolito deve smuovere i corpi verso le periferie esistenziali e non solo nei nostri recinti, esercitando la vicinanza verso le persone isolate e in difficoltà”. Il toccante momento della presentazione dei seminaristi alla comunità ha preceduto la consegna del simbolo del Vangelo per i due Lettori, della Pisside e del Calice per gli Accoliti e nella vestizione della cotta per gli ammessi agli Ordini Sacri. La celebrazione, animata dal coro della Parrocchia SS.Annunziata in Ispica, si è conclusa con la lettura da parte di Fra’ Emanuele di un sentito ringraziamento a nome dei seminaristi a don Luigi Vizzini, Rettore del Seminario, Don Stefano Modica, Padre Spirituale e a Mons. Antonio Staglianò, esempio forte di fede paterna. La gioia di una foto di gruppo e gli auguri delle famiglie hanno riempito la Basilica Cattedrale del calore di una grande comunità che accoglie i propri figli nelle importanti fasi di passaggio pastorale e ne assicura la profonda vicinanza nella fede.

 
 

IMU sui terreni agricoli, l’auspicio di una nuova stagione dell’ascolto

 L’incontro sul tema “IMU sui terreni agricoli un problema sociale”, svoltosi il 17 aprile nell’Aula Magna del Seminario di Noto, ha visto una numerosa partecipazione da parte dei rappresentanti di categoria interessati. Il convegno, i cui relatori sono stati Mons. Antonio Staglianò, l’On. Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’agricoltura, la Sen. Venera Padua e don Salvatore Cerruto, responsabile dell’ufficio lavoro e disagio sociale, ha dato voce alle esigenze di tutti coloro i quali si trovano colpiti da questa nuova tassa.
Nel totale rispetto dell’ascolto reciproco, Mons. Antonio Staglianò ha ricordato sin dall’introduzione agli argomenti in questione: “occorre considerare l’aiuto di Dio non come soluzione magica ai nostri problemi, ma come spunto illuminante per la nostra intelligenza, con lo spirito di accogliere le sfide e generare soluzioni”. Don Salvatore Cerruto ha poi illustrato il principio dell’art. 53 Cost., in base al quale ciascuno debba concorrere alle spese secondo le proprie capacità, evidenziando come il principio di proporzionalità sia una fondamentale istanza etica.
Le questioni sollevate dai rappresentanti di categoria, tra cui gli esponenti di Confagricoltura, Coldiretti, CIA, hanno toccato il problema dell’iniquità della tassa, che dalla sua imposizione nel 2009 non viene regolarizzata in modo proporzionale, incidendo negativamente anche sulla tutela dell’ambiente e sul valore della bellezza paesaggistica. La discussione di tale tematica è stata molto apprezzata dai presenti, sebbene ritenuta tardiva, i quali hanno definito questa tassa fissa sul reddito fluttuante una “ciliegina ingiusta sulla torta” della crisi che nell’ultimo periodo storico impera.
Due illuminati personaggi del passato sono stati citati a supporto della categoria offesa, in primis Giorgio La Pira, definito da Mons. Staglianò “uomo guidato dal pungolo di Dio”, il quale riteneva la politica come la più alta forma di Eucaristia, e papa Pio XII, del quale don Cerruto ha ricordato le parole: “per risolvere i deficit di bilancio non bisogna ricorrere a scelte di comodo per andare incontro all’imprudente amministrazione passata”.
L’intervento dei produttori agricoli ha manifestato la sofferta constatazione che l’IMU sui terreni sia una tassa sul lavoro, in grado di mettere i proprietari terrieri nelle condizioni di dover scegliere tra la retribuzione dei dipendenti e il pagamento di questa, mettendo in difficoltà le aziende che necessitano di competere con le realtà produttive europee e con i costi minori importati dal Mediterraneo. Presenti al dibattito anche il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate e il Sindaco di Rosolini, Corrado Calvo, schierati dalla parte dei produttori in difesa del potenziale agricolo e della bellezza naturalistica.
Le risposte dei relatori sono state chiarificatrici ed esaustive, accolte con compostezza e attenzione dagli intervenuti.
La Sen. Padua ha ricordato l’importanza di crescere insieme nella responsabilità, ricordando che l’impegno politico è strettamente connesso alla fede e che il nostro Paese non può permettersi un altro momento di crisi mentre l’Europa inizia a interessarsi alla nostra economia. A sostegno di ciò l’On. Castiglione ha espresso la sua fiducia nell’apertura di una stagione di dialogo e confronto: “invidio chi ha le certezze e le soluzioni, tuttavia i problemi sono ancora presenti e tutti da risolvere. Occorre puntare sulle priorità e ripartire con una pianificazione intelligente”. Il sottosegretario all’agricoltura ha poi messo in evidenza le opportunità offerte dalle risorse europee per lo sviluppo agricolo, inteso come sicurezza alimentare, assetto del territorio, tutela del paesaggio, presidio degli imprenditori agricoli, patrimonio di bellezza. “Ripetendo occasioni di confronto come questa si può crescere insieme, questo è solo l’inizio di una stagione di ascolto”.
Mons. Staglianò ha rimarcato l’auspicio di stilare un documento da parte della metropolìa per andare incontro ai soggetti danneggiati, ricordando l’attenzione di Papa Francesco nei confronti di chi versa in condizioni di difficoltà. Don Cerruto ha esposto la sintesi di tale documento che ha come base l’unitarietà tra i Vescovi delle zone di Ragusa e Siracusa, al fine di essere concreti e immediati, in un rapporto propositivo e costante con le istituzioni.