In preparazione al Rito di Crisci Ranni del prossimo 15 aprile, anche gli animatori e i bambini del cantiere educativo Volere Volare di Ispica, hanno intrapreso un cammino di riflessione, attività e gioco sulla bellezza delle stelle, restando stupiti del fatto che ognuno di noi è una stella unica e irripetibile che brilla di una luce speciale.
Qui alcune delle emozioni scaturite dal percorso comune che ha visto camminare, insieme, educatori e ragazzi:
«Brilla a modo tuo» è la frase tratta dal racconto “POLVERE DI STELLE”, che tanto ci ha colpito. La nostra amica Katia ci ha anche aiutato ad ascoltare noi stessi.
Durante la prima tappa, “CHI SONO IO”, attraverso una meditazione guidata siamo partiti dall’ascolto interiore del proprio sé per arrivare poi all’ascolto dell’ambiente e delle persone attorno a noi formando dei piccoli gruppi.
Dopo, abbiamo visto come ognuno di noi è connesso ed interconnesso come una costellazione attraverso il gioco del filo. L’osservazione silenziosa delle stelle con sottofondo musicale e la lettura di alcune poesie, è stata seguita dalla realizzazione delle stelline che invieremo a Crisci Ranni.Nelle tappe successive, IN TE MI SPECCHIO E TI CONOSCO e AMICIZIA, ci siamo principalmente orientati sulle dinamiche di gruppo cercando di fare emergere la parte introspettiva ma anche emotiva di ognuno di ciascuno affinché “ognuno possa brillare come una stella” attraverso l’appartenenza all’ambiente e al gruppo.
Quindi con l’attività del “cerchio solare” e del “treno danzante” abbiamo visto come ogni personalità è unica nel suo genere con doni speciali, prendendo consapevolezza anche del rapporto emotivo-relazionale del proprio sé e di chi ci sta accanto. Anche in queste tappe abbiamo gustato la meravigliosa osservazione delle costellazioni che ci ha fatto scoprire di quanta bellezza siamo capaci se ci mettiamo tutti insieme, se ci amiamo.
Se brilliamo insieme, illuminiamo ancora di più il nostro cammino e la nostra crescita. Abbiamo concluso il percorso disegnando le nostre costellazioni e dando ad esse un nome: legandoci l’uno con l’altro possiamo formare dei disegni inediti e speciali, così abbiamo appreso che da soli siamo in grado di brillare, ma con l’altro diventiamo un faro che illumina la notte.