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CRISCI RANNI: RITO, PERCORSO E POLVERE DI STELLE

Per il rito di sabato 15 aprile, tre ore di formazione: per imparare a guardare in alto e scoprire che tutti “siamo polvere di stelle” nell’immensità dell’universo in cui tutti siamo connessi

Era pieno l’auditorium di Crisci Ranni a Modica, mercoledì 15 febbraio.
Decine di insegnanti, educatori, animatori, volontari (compresi quelli dei cantieri educativi CittàMondo Cantiere educativo Jungi, Modicanimando di Modica Treppiedi, Insieme vediAmo di Pachino, Volere Volare di Ispica) hanno scelto di dedicare il pomeriggio a in-formarsi e a seminare, per avere poi gli strumenti giusti con cui preparare alunni, bambini, ragazzi al rito Crisci Ranni del 15 aprile ’23, quest’anno è peraltro complementare al percorso “Non solo cumuli di pietre, corso di formazione per insegnanti ed educatori.
“Siamo polvere di stelle”, il titolo. A rendere speciali le 3 ore trascorse insieme:
– gli spunti di astrofisica di Frate Emanuele (Francescani del Cantico) che ha dimostrato – tavola degli elementi alla mano – come tutti gli uomini siano davvero fatti della stessa sostanza degli astri. Proprio come scriveva San Francesco e come diceva Margherita Hack (e come cantava Alan Sorrenti…)

– lo sguardo fotografico di Alessia Scarso che ha restituito il valore dell’otium e della contemplazione, come vie privilegiate per scoprire quanto noi uomini siamo infintamente piccoli, infinitamente grandi e universalmente #fratelli;

Marcella Fragapane, esperta di linguaggi artistici per bambini

– le indicazioni artistiche, emozionali e pedagogiche di Marcella Fragapane che, con la sua solita passione, ha ricordato quanto sia decisiva un’educazione che metta in primo piano il cuore, il corpo, il sentire, la creatività e la curiosità;
– le conclusioni riflessive di Frate Antonello (Francescani del Cantico) che ha invitato tutti ad intraprendere, con umiltà e grandezza – i due termini dentro i quali si iscrive anche il Cantico delle creatureun viaggio verso l’altro, più piccolo e fragile, sorretti dalla capacità di guardare (come si fa con le stelle), con empatia e leggerezza.
Insomma, un pomeriggio di “parole”, musiche, immagini, silenzi… e se, come diceva il Card. Martini, educare è come seminare, quelle di ieri sono state tre intensissime ore di grande semina. Il frutto non è garantito né immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto

VOLERE VOLARE: TESSERE COMUNITÀ

Nella scorsa settimana il cantiere educativo Volere Volare di Ispica è stato coinvolto in un importante progetto: “tEssere 2023” di Kromato Edizioni che ha visto protagonisti indiscussi i bambini, i quali sono diventati dei veri e propri artisti cimentandosi nell’intreccio di fili per la realizzazione dell’arazzo “Tessere comunità”, lavorando al Tappeto di Perline e realizzando dei disegni che hanno formato poi un grande arazzo di carta dai molteplici colori.

Al progetto hanno partecipato anche le mamme e alcuni volontari del cantiere. Insieme al tessere fantasioso e originale dei fili e dei ricami è emersa tanta ricchezza data dalla creazione di legami e dalla condivisione di valori che ha permesso di diventare l’uno per l’altro grembo accogliente, famiglia ospitale, ognuno con la propria singolarità ma tutti accomunati da un solo sentire, quello di essere un’unica comunità che mette in circolo l’amore, proprio come un grande mosaico costituito da molteplici tessere ma capaci di formare tutte insieme un armonico motivo.
Un grazie speciale a tutte le mamme e ai volontari che hanno partecipato con entusiasmo a questa iniziativa comunitaria e un grazie particolare alla curatrice del progetto Evelina Barone, all’artista Jonida Xherri e a Maria Rita Mauroni che sono riuscite a coinvolgere tutti, dai più piccoli ai più grandi, alimentando i sogni e le speranze di ognuno, contribuendo a portare la bellezza in ogni sua forma nel mondo a partire proprio dalla nostra Ispica.

IL NOSTRO SOSTEGNO IN UCRAINA

L'impegno della Caritas a sostegno della popolazione sconvolta dalla follia della guerra

In questi giorni di grande difficoltà a livello internazionale la Caritas continua il suo impegno attraverso la Rete di aiuto e le parrocchie a livello diocesano a cui ci si può rivolgere per qualunque tipo di bisogno e richiesta.
Guardando alla crisi in Ucraina di seguito rimandiamo all’ultimo comunicato stampa di Caritas Italiana che aggiorna sulla situazione e su ciò che si può fare. Si rimane in attesa anche di ulteriori indicazioni per un aiuto coordinato e garantito dalla stessa Caritas nazionale dei quali verranno comunicati gli sviluppi.
In Ucraina la situazione è sempre più grave con la capitale Kiev sotto assedio, si temono sempre più vittime civili e il rischio di una catastrofe umanitaria. Sono già centinaia di migliaia sfollati e rifugiati nei Paesi limitrofi.

Dare aiuto, ascolto e sostegno

In questo quadro è sempre più difficile l’opera di soccorso della Caritas in Ucraina che moltiplica gli sforzi per far fronte ai bisogni immediati, ma anche per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla follia della guerra. Gli operatori stanno cercando di mantenere in attività tutta la rete dei centri polivalenti che sono stati attrezzati per aiutare i tanti sfollati di questa lunga crisi che ha coinvolto il paese. Attraverso questi centri e altre strutture che man mano si rendono disponibili, si stanno distribuendo generi alimentari, prodotti per l’igiene, acqua potabile, e prodotti per il riscaldamento, si sta fornendo assistenza sanitaria, supporto psicologico, assistenza alle persone anziane rimaste sole ed accoglienza. Operatori e volontari sono mobilitati per trasportare le persone più vulnerabili in zone più sicure. Da segnalare anche la presenza di personale sanitario che negli anni si è specializzato nell’assistenza delle persone traumatizzate dalla guerra che risulta quanto mai preziosa in questo frangente.
Particolare attenzione è rivolta ai minori, in parte alloggiati presso 22 case-famiglia, ma soprattutto ai tanti bambini ospitati negli orfanotrofi pubblici. La Caritas ha messo a disposizione nella parte più occidentale del paese 5 strutture di accoglienza dove assistere questi bambini.
La solidarietà si è estesa anche nei paesi limitrofi dove si stanno riversando i profughi. Si stima che nei prossimi giorni tra uno e cinque milioni di ucraini potrebbero cercare rifugio in Europa, passando soprattutto attraverso la Polonia.

Le Caritas Polonia, Moldova e Romania sono in prima fila nell’organizzazione dell’accoglienza e chiedono un aiuto per far fronte a tale emergenza. In Moldavia la Caritas ha aperto tre centri (Chisinau, Palanca e Ocnita) per 500 posti letto, mentre in Polonia la rete delle Caritas diocesane ha messo a disposizione altri 2500 posti letto. Stanno inoltre mobilitando volontari per stare vicino alle famiglie che saranno accolte nei centri predisposti dalle autorità locali. Vicinanza e solidarietà sono state espresse anche a quanti sono dovuti scappare in Russia, nella regione di Rostov, che negli anni hanno ricevuto il sostegno della Caritas diocesana locale e di Caritas Italiana.
Registriamo infine una grande mobilitazione solidale in tutta Europa, con iniziative per la pace e di prossimità alle comunità di ucraini/e che vivono in Italia e negli altri paesi europei. In Italia molte ucraine impregnate in servizi di cura nelle nostre famiglie esprimono preoccupazione per la sorte dei loro familiari. Sono 230 mila gli ucraini che vivono stabilmente nel nostro paese, l’80 per cento sono donne che lavorano nei servizi di assistenza e cura.

Caritas Italiana è infatti in costante collegamento con le Caritas in Ucraina, in coordinamento con Caritas Europa e Caritas Internationalis e resta accanto alla popolazione, confermandosi una presenza instancabile nell’emergenza, con una costante attenzione alle persone. Inoltre, a fianco e a supporto delle Caritas dei Paesi confinanti, si adopera per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra. Si stima che nei prossimi giorni tra uno e cinque milioni di ucraini potrebbero cercare rifugio in Europa: l’intera rete delle Caritas diocesane su tutto il territorio nazionale sostiene le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione in sofferenza o in fuga e a contribuire all’accoglienza di quanti arriveranno in Italia.

Come donare

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) tramite:

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

 

Noto, 28/02/2022

Il direttore Don Angelo Giurdanella