Aprile 2001 – Lettera di Monsignor Sikuli Melchisedech a Monsignor Giuseppe Malandrino e alla comunità diocesana

 

«Eccellenza Reverendissima, carissimi fratelli e sorelle della Diocesi di Noto, con questa lettera vi vogliamo esprimere la nostra sincera gratitudine. Si, un grande grazie dal profondo del cuore, a voi Eccellenza, alla grandezza del vostro cuore e di tutti i nostri fratelli e sorelle della Chiesa di Noto.

Il gemellaggio fra le nostre Chiese ci porta sostegno morale, spirituale e materiale. Questo dono di Dio alle nostre due Chiese segna il preludio di un modo nuovo di avvicinamento fra i popoli, nel nome della fede in Cristo Gesù.

Già, a suo tempo, Isaia profetizzava a proposito del Messia che “verranno cieli nuovi e terra nuova… e non si udranno più voci di pianto ne grida di angoscia” (Is.65,17-21).

Con questa fiducia ci incamminiamo verso la Pasqua, una Pasqua che ci apra orizzonti nuovi e bagliori di pace e di speranza.

Grazie! Il Container è arrivato sano e salvo, nel segno della gioia, e della speranza per le nostre strutture ospedaliere e scolastiche. Grazie! Grazie, per la raccolta in favore degli sfollati delle zone di combattimenti. Lo svolgimento dell’opera di aiuto è affidata alla Caritas diocesana che li sta raggiungendo nelle diverse contrade tramite i suoi comitati nelle Parrocchie. Inoltre, appoggiamo e sosteniamo, con gratitudine e forza, l’iniziativa dell’adozione a distanza di intere classi o scuole non solo per il futuro che questo gesto offre a tutto un popolo, ma pure per la modalità intrapresa che, praticamente, ci permette di evitare la disparità ingiusta fra compagni della stessa classe.

Per quanto riguarda la pace, siamo certi e fiduciosi che l’impegno preso dal nostro carissimo padre Mons. Kataliko fino a dare la propria vita e il sostegno di tutti gli uomini di buona volontà ci libererà dallo spiraglio di violenza, di odio e di vendetta in cui ci stanno portando i nemici della pace.

Il Simposium internazionale per la pace tenutosi qui a Butembo con una numerosa e commovente partecipazione e di cui vi ho mandato le risoluzioni ci ha fatto toccare con mano a noi e al mondo – speriamo – quanto è urgente e grande la voglia di finire, una volta per tutte, con questa guerra assurda per una pace immediata e durevole. Ci auguriamo che questo vero miracolo, anzi l’impegno preso permetta a tutti e a ciascuno di maturare e di assumersi le proprie responsabilità per costruire questo nostro paese e la regione dei Grandi Laghi nel rispetto dei diritti umani perché la gente possa riprendere a lavorare e a sperare.

Per questo vi ringraziamo tutti voi fratelli e sorelle della Chiesa di Noto, e gli organismi della Società civile italiana ed europea che hanno contribuito al successo di questo grande evento di speranza per tutto il Kivu e della mia diocesi in particolare.

Eccellenza Reverendissima, questa lettera è anche una preghiera di azione di grazia al Signore, alla B.V. Maria, nostra Madre, a voi e a tutti i nostri fratelli e sorelle di Noto perché, col vostro sostegno col vostro apostolato e la vostra missione, la risurrezione del Signore possa esserlo concretamente per tutti noi poveri e peccatori.

Alla fine, saluto, in anticipo con gratitudine e riverenza l’iniziativa della fondazione “Giorgio Cerruto” per la realizzazione, in collaborazione col Centro Missionario Diocesano di Noto, di un Centro Nutrizionale pilota qui a Butembo.

Provvederemo quanto possiamo, a dare il nostro sostegno logistico e materiale per il bene dei nostri bambini malnutriti di cui la guerra ha peggiorato drasticamente le situazioni familiari già precarie».

Con gli auguri di una Buona e fruttuosa Pasqua,


+ Sikuli Melchisedech, Vescovo di Butembo-Beni