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Il 19 in Cattedrale, Ammissione agli Ordini Sacri dei seminaristi

Il nostro Seminario, nel pomeriggio del 7 dicembre, ha donato alla comunità diocesana due nuovi presbiteri, don Salvo Bella e don Michele Iacono, ordinati alle ore 17 in Cattedrale, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò. Ma altri 12 giovani sono membri della comunità del nostro Seminario e 5 fra questi 12 giovani, alle ore 18 di sabato 19 dicembre, sempre in Cattedrale, durante una solenne concelebrazione dell’Eucaristia, verranno ammessi ufficialmente dal nostro Vescovo Antonio, nel cammino formativo verso gli Ordini Sacri del Diaconato e del Presbiterato. Essi sono: Gabriele Di Martino, della comunità parrocchiale Chiesa Madre in Rosolini; Davide Lutri e Manlio Savarino, della comunità di Santa Caterina da Siena in Donnalucata frazione di Scicli; Gianni Roccasalvo, della comunità parrocchiale di San Paolo in Pozzallo; Giovanni Vizzini, della comunità parrocchiale della Chiesa Madre in Pachino. Altri 2 di questi 12 giovani seminaristi, inoltre, sempre in Cattedrale nella stessa data e durante la stessa concelebrazione dell’Eucaristia, riceveranno dal Vescovo il ministero o servizio liturgico e catechetico ufficiale di lettori-proclamatori della Parola di dio: Armando Fidone, della comunità parrocchiale di San Giuseppe in Ispica e Antonello Garofalo, della Chiesa Madre di Scicli. C’è da ringraziare immensamente il Signore per queste giovani vocazioni verso il ministero presbiterale, mentre non deve cessare l’insistente preghiera al Padrone della Messe perché mandi numerosi e santi operai nella sua messe (cfr Mt 9,38), poiché “la messe è molta e gli operai sono pochi” (Mt 9,37). Il nostro Vescovo, da parte sua, nella sua recente lettera ai Presbiteri “Il bel Pastore offre la vita” (Gv 10,11), non esita a porre la pastorale vocazionale verso il presbiterato tra gli obiettivi prioritari del suo programma pastorale (cfr pag.19). “Sogno –scrive Mons. Staglianò a pag. 20 della stessa lettera- di veder presto quadruplicato il numero dei nostri seminaristi teologi”. Che questo “sogno” possa diventare realtà per l’edificazione del Regno di Dio nel mondo disorientato di oggi che ha tanto bisogno di sacerdoti, ma sacerdoti santi e santificatori.

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Il Vescovo intervistato da Radio Vaticana sulla solennità dell’Immacolata

Il file audio è online – Ascolta>>

Nella solennità dell’Immacola il nostro Vescovo Mons. Staglianò è stato intervistato nel programma radiofonico: “Non un giorno qualsiasi”. L’intervista è stata condotta da Federico Piana di Radio Vaticana. Nella conversazione della durata di circa 10 minuti, il Vescovo ha rispsoto ad alcune domande
. Vi riportiamo alcune di queste domande: – Cosa rappresenta per noi cattolici questa importante Solennità? – Come possiamo riscoprirla e viverla in pienezza? – Nella bolla Inefabilis Deus con la quale Pio IX proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione si sancisce come la Beata Vergine  sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. E’ corretto affermare che Maria sia stata resà così pura affinchè partecipasse, anche se in forma subordinata, alla vittoria di Cristo sul peccato? – La grande purezza di Maria come può essere un modello per noi cristiani di oggi? Queste sono alcune domande generali che verranno poste al Vescovo durante l’intervista. Abbiamo chiesto al conduttore Federico Piana di darci la sua impressione sull’intervista da lui stesso realizzata: “quella con Mons. Staglianò è stata un’intervista davvero edificante. Con chiarezza di linguaggio e semplicità di concetti è riuscito a spiegare un dogma così alto e nobile come quello dell’Immacolata Concezione.  Insomma, con autorevolezza e allo stesso tempo con non comune immediatezza è riuscito ad emozionare i cuori di quanti lo hanno ascoltato”. 

Ascoltate in mp3 l’intervista.
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Dall’8 dicembre dopo 4 anni, On-Line il nuovo sito internet della CEI

Video di presentazione del sito www.chiesacattolica.it   Guarda>>

Usabilità, immediatezza, maggiore semplicità di accesso e facilità nel reperimento delle informazioni sono le caratteristiche del nuovo sito internet ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana on line dall’8 dicembre 2009 all’indirizzo www.chiesacattolica.it. A quattro anni di distanza dall’ultimo restyiling curato dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e dal Servizio informatico della CEI, il sito Web istituzionale si presenta con diverse novità, sezioni e aree informative.
“L’evoluzione dei mass media non è solo un fatto tecnico, ma chiama in causa la cultura, i valori, la dimensione educativa, le relazioni umane. Per svolgere la sua missione in questo nuovo contesto culturale e mediatico, alla Chiesa viene richiesta una «conversione pastorale» che include ed esige una «conversione culturale» – spiega Mons. Domenico Pompili, Sottosegretario e Portavoce della CEI -.  Oggi, da una comunicazione autentica ed efficace dipende, in larga parte, anche il modello di Chiesa che si intende proporre e la sua capacità missionaria. Da qui l’esigenza di inserirsi nei linguaggi del mondo digitale”. Per il Dott. Giovanni Silvestri, Responsabile del Servizio informatico della CEI, “l’obiettivo del sito internet si coniuga con il lavoro che da sempre è stato sviluppato dalla CEI sul fronte delle nuove tecnologie: mettersi in ascolto delle esigenze delle diocesi e delle parrocchie, per svolgere un servizio di supporto tecnico e di consulenza informatica alle Chiese locali, con particolare attenzione a quella generazione digitale, citata da Benedetto XVI nel Messaggio in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2008, impegnati nell’ambito delle comunità parrocchiali. Per questo il Servizio informatico offre un servizio anche di supporto in termini di proposte di formazione tramite seminari, momenti di incontro e di riflessione anche in modalità e-learning, cioè a distanza”.
Tra le novità dell’ultima edizione di chiesacattolica.it la pagina personale del Presidente della CEI dalla quale è possibile leggere la biografia, le prolusioni, le omelie, gli interventi e i messaggi, oltre che visualizzare i servizi prodotti da Tv 2000 e da Radio InBlu e gli approfondimenti del quotidiano Avvenire e dell’Agenzia Sir. Un’altra pagina, invece, è dedicata al profilo personale del Segretario Generale della CEI Mons. Mariano Crociata (Vescovo Emerito di Noto), in piena sintonia con le opportunità di immediatezza e trasparenza che il web 2.0 mette a disposizione anche delle Istituzioni.
“La cultura moderna scaturisce, ancor prima che dai contenuti, dal dato stesso dell’esistenza di nuovi modi di comunicare che utilizzano linguaggi nuovi, si servono di nuove tecniche e creano nuovi atteggiamenti psicologici – spiega ancora Mons. Pompili -. Tutto questo costituisce una sfida per la Chiesa chiamata ad annunciare il Vangelo agli uomini del terzo millennio mantenendone inalterato il contenuto, ma rendendolo comprensibile grazie anche a strumenti e modalità consoni alla mentalità e alle culture di oggi”.

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Modica. Anche la Caritas Diocesana ha presentato il Dossier Statistico Immigrazione 2009

Si è tenuta il 02 dicembre presso la scenografica chiesa di San Giuseppe di Modica la presentazione del XIX rapporto del Dossier Statistico 2009 curato da Caritas – Migrantes , curato e voluto dalla Scuola Speciale per Assistenti Sociali “F. Alcontres”. L’incontro moderato dal Direttore della Scuola Padre Matarazzo gesuita e dal Direttore della Caritas Diocesana di Noto prof. Maurilio Assenza si è aperto con la testimonianza di Lucia proveniente dal Madagascar, che da anni lavora presso l’istituto che forma assistenti sociali. Un ottimo esempio di integrazione, ha fatto comuni le proprie esperienze di migrante, le difficoltà iniziali legate alla lingua, ai pregiudizi della gente sul suo matrimonio con un italiano (che dura da 17 anni), del suo lavoro, dei suoi studi. Lucia ha però in qualche modo dato la risposta del migrante alla domanda che spesso ci poniamo “come facciamo funzionare l’integrazione?” INCONTRANDO LE PERSONE GIUSTE. L’integrazione può funzionare se diamo una mano amica e se ci interessiamo a chi ci chiede di essere accolto. 
Ed è quello che ci dimostrano i dati del Dossier, abilmente spiegati da Vincenzo La Monica che è sempre in grado di umanizzare numeri e statistiche fornendo una chiara lettura di come stanno veramente le cose.  Alcuni dati del Dossier sfatano luoghi comuni diffusi sul fenomeno immigrazione che sottolineano differenze fra la percezione che noi abbiamo degli stranieri e la realtà. Fra i tanti esempi cito quello che riguarda la criminalità: la nostra percezione ci fa credere che l’aumento della presenza degli stranieri nel nostro Paese coincida con l’aumento della criminalità. I dati della Caritas non confermano questa ipotesi. Vincenzo La Monica ha poi chiarito quale è l’azione rivolta alle istituzioni adottata dalla Caritas riguardo al fenomeno immigrazione: il pacchetto sicurezza voluto a luglio dal Governo deve essere contenuto in un più grande e impegnativo Pacchetto Integrazione. Non si può continuare ad agire sull’emergenza, strumentalizzare i mass media, creare timori e paure.  L’Osservatorio delle Povertà della Diocesi di Noto ha per questo scelto di intraprendere una ricerca sull’integrazione che ci aiuti a capire come il nostro territorio vive il fenomeno dell’immigrazione in tutte le sue sfaccettature: la scuola, il lavoro, la sicurezza, il rapporto con la società civile. Perché conoscenza è solidarietà.
L’incontro ha visto poi l’intervento commovente e toccante di Dana, una donna rumena che ha sofferto la perdita del suo piccolo bambino in un incidente nelle campagne modicane la scorsa estate. Dana è salita sul palco  tenendo fra le mani un piccolo foglio per poter essere più sicura nelle sue parole, quando ha guardato la platea che stava per ascoltarla ha buttato via il foglio e ha parlato con il cuore. È partita dal suo Paese per dare un futuro ai propri bambini, ha trovato nella lingua l’ostacolo maggiore. La sua vita è stata segnata da incontri positivi e negativi: datori di lavoro che non capivano il suo disagio ma anche famiglie che l’hanno accolta come una figlia e le hanno insegnato la nostra lingua. Poi la sua famiglia l’ha raggiunta, il marito e i suoi due figli. Dopo i primi problemi sono riusciti entrambi a trovare lavoro, a inserire i bambini a scuola, a farsi degli amici. Ma purtroppo una tragedia ha compromesso la serenità della sua famiglia, la scomparsa prematura del loro piccolo bambino. Ma Dana è riuscita a trovare la forza di continuare proprio nella solidarietà della comunità: con splendido stupore Dana ci ha raccontato di come la gente le regalava un sorriso o un abbraccio per strada o nella sua casa o in parrocchia; di come persone sconosciute si sono unite al suo dolore e le hanno fatto forza. “Ho capito cosa significa far parte di una comunità”. Lei e suo marito non volevano più rimanere a Modica, tutto ricordava loro il dramma sofferto, eppure una volta tornati in Romania hanno sentito il bisogno di ricongiungersi con la nostra comunità che tanto li aveva aiutati a sopportare il terribile lutto. E sono tornati. E adesso è compito nostro non abbandonarli e alleviare il loro dolore, perché il dolore non ha razza, la sofferenza non ha patria.
Il piccolo angelo volato in cielo, dice Dana, si chiamava Mario, un nome italiano.

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La prima Lectio Divina del Vescovo ai giovani. Iniziativa della Pastorale Giovanile

Sabato 28  novembre ore 19,30 in Cattedrale a Noto : ” Parola d’amore”,  il Vescovo mons. Antonio Staglianò incontrerà i giovani della sua diocesi per  la Lectio Divina  sul brano tratto dal vangelo di luca : il  Magnificat.

Questo è il primo appuntamento della pastorale giovanile diocesana e dà l’avvio  all’ anno pastorale. Il tema  di quest’anno è: “alla ricerca della felicità”.  Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna” ( Mt 10,17). 

Con l’anno pastorale appena iniziato si comincia  un percorso umano spirituale che la pastorale giovanile diocesana compie insieme ai giovani della diocesi e che è scandito da vari appuntamenti. In due momenti forti dell’ anno, avvento e quaresima avremo come appuntamenti la lectio divina “parola d’amore”, 28 novembre e 20 febbraio a Pozzallo in Chiesa Madre alle ore 19,30. Con l’inizio del 2010 partirà il laboratorio della fede, corso di formazione per operatori di pastorale giovanile, progetto – dicono quelli dell’equipe diocesana – che abbiamo ideato pensando a Giovanni Paolo II e raccogliendo  la sua eredità consegnataci a Tor Vergata nel 2000. Il laboratorio si terrà ad Ispica presso la parrocchia di San Giuseppe dalle ore 15,00 alle ore 19,30 di sabato 16 gennaio, di sabato 6 febbraio, di sabato 20 marzo  e di sabato 17 aprile 2010. I primi due incontri saranno tenuti da don Cesare Pagazzi sul tema: il cammino spirituale dei giovani, il primo e  le mete educative il secondo, mentre il terzo sarà tenuto dalla prof.ssa Ina Siviglia sulla “regola di vita”, ed il quarto da don Corrado Lorefice sul tema: “la guida spirituale il suo profilo umano e spirituale”.

Ultimo appuntameno, e non per importanza è l’incontro, tanto atteso con il Santo Padre Benedetto XVI che incontrerà i giovanin siciliani il 1 e il 2 maggio 2010 a Palermo.
questo percorso diocesano si inserisce in un percorso nazionale e mondiale che ci vede impegnati a prepararci alla gmg di madrid che si terrà nel 2011.
Vi ricordiamo che abbiamo concluso il triennio dell’agorà e  ripartiamo dalle nostre agorà per incamminarci  verso la GmG di Madrid.

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Mons Staglianò in Radio Pozzalo1 fa il pieno di ascolti

Il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, è stato ospite speciale, sabato scorso, a “prima il piacere e poi il dovere”, il frizzante programma condotto da Antonello Mineo, che sta avendo tanto successo su radiopozzallo1. Il fatto che il Vescovo sarebbe intervenuto su argomenti molto interessanti e attuali riguardanti i giovani  faceva già presagire che l’incontro sarebbe stato molto proficuo. Il Vescovo, appena giunto negli studi, si è subito mostrato molto disponibile, sottolineando che si sarebbe sottoposto a qualunque domanda. E così è stato, esprimendo punti di vista molto chiari e fermi sui vari argomenti proposti durante l’intervista, quali la grave piaga della droga, il valore della famiglia, l’immigrazione e tanto altro ancora. Inoltre il Vescovo ha risposto con piacere a domande anche un pò provocatorie riuscendo a non essere mai banale e ad affrontare le solite provocazioni che tendono a screditare l’istituzione della Chiesa in maniera innovativa e convincente. E’ stata sicuramente una puntata diversa e ricca di spunti nella quale il Vescovo si è detto molto disponibile ad un successivo incontro vista la buona riuscita dell’esperienza. E allora, in attesa del prossimo ospite rinnoviamo l’appuntamento con prima il piacere e poi il dovere.

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La Fondazione San Corrado onlus: segno necessario della carità

La partecipazione al Convegno Ecclesiale di Verona dal tema “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo” ci aveva permesso di vivere una grande  esperienza di Chiesa, di Assemblea Nazionale convocata nel nome di Cristo per lasciarci interpellare da Lui sul modo e sulle forme più adatte per testimoniare la speranza, che nasce dalla Sua risurrezione, al mondo di oggi che spesso sembra aver perso ogni speranza.
In particolare nell’ambito della Fragilità si sottolineava la necessità di porre “segni visibili” della particolare sollecitudine della Chiesa verso i fragili non solo nello spazio ecclesiale, con una particolare attenzione rivolta alle famiglie e ai giovani, gli anelli più deboli della catena sociale.

A distanza di circa tre anni dalla celebrazione del Convegno, la Chiesa di Noto si è trovata a parlare, nel suo Convegno d’inizio d’anno, di uno di questi “segni della carità”, la “Fondazione S. Corrado onlus”, uno strumento idoneo a testimoniare i valori cristiani di solidarietà, carità e impegno sociale, facendo sentire la vicinanza della Chiesa alle persone che vivono situazioni di disagio sociale, materiale e spirituale.

La Fondazione è anche strumento necessario, e la categoria della necessità le deriva dalle caratteristiche giuridiche e patrimoniali che le competono: è un ente privato cui è riconosciuta la personalità giuridica che ha a disposizione un patrimonio da destinare a ben determinati scopi, senza fini di lucro; tutto ciò le permette di offrire garanzie tali, che la abilitano ad accedere a contributi preclusi ad altri enti o associazioni.

La Fondazione vuole anche essere uno strumento serio e credibile e per raggiungere tale scopo si è data dei criteri ben precisi cui improntare la propria operatività: rispetto della legalità e della trasparenza, oculatezza nella gestione del patrimonio, equità e solerzia operativa, perché gli ultimi non  devono aspettare a causa della nostra negligenza o indifferenza.

Ma, come ogni altro strumento, la Fondazione presuppone la presenza di persone che lo utilizzino e, in tal senso, la si può definire uno strumento ecclesiale: la Diocesi e il suo pastore protempore, nella persona di mons. Staglianò, continuano ad essere i soggetti fondanti; i parroci e le comunità loro affidate con i loro organismi di partecipazione ecclesiale rappresentano l’orecchio che capta i reali bisogni del territorio e la voce che li trasmette a chi è preposto alla gestione della Fondazione; a tale scopo particolarmente idoneo si rivela il corpo dei diaconi permanenti, che per la specificità del suo ministero è stato investito del compito di presentare le Fondazione e promuovere la concentrazione delle risorse umane e materiali attorno a progetti che favoriscano in modo prioritario gli ultimi. Uno strumento di cui tutto il popolo di Dio dovrebbe servirsi per testimoniare la propria fede con la partecipazione concreta ai bisogni degli uomini.
La Fondazione S. Corrado, se vissuta in questo spirito, nell’armonia dei ministeri e dei carismi, può diventare veramente uno strumento di comunione per contribuire alla realizzazione del desiderio più grande espresso da Gesù, che tutti i figli di Dio in Cristo “siano una cosa sola”. 
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Concluso il primo dei tre incontri di formazione ai catechisti per l’anno 2009-10

Il 23 Novembre nel Cine Teatro della Parrocchia Santa Caterina  in Rosolini, si è tenuto un incontro di formazione per i catechisti della Diocesi. Il nostro Vescovo S. E. Mons. Staglianò ha partecipato a questo appuntamento, il primo organizzato dall’ UCD (Ufficio Catechistico Diocesano) sotto il suo episcopato. La relazione è stata tenuta dal prof. Domenico Pisana che partendo da una attenta lettura delle attese attuali dell’uomo e in particolare dei giovani e dei ragazzi ha evidenziato come solo in Gesù, Via, Verità e Vita, si può trovare senso e risposta ai perché fondamentali dell’esistenza stessa. Due esperienze di catechiste hanno messo in evidenza la bellezza di essere chiamati e appartenere a Gesù in una vita di fede e autenticità evangelica. Il Vescovo, Mons. Staglianò, ha evidenziato due punti: il primo relativo all’Amore di Dio che deve essere sempre al centro dell’annuncio cristiano, un amore che esclude ogni origine di sofferenza che si interseca nell’esperienza umana (Dio non può volere la morte e la sofferenza per i suoi figli se ciò avviene è a causa del male); il secondo punto riguarda la formazione più qualificata dei catechisti, il coinvolgimento della comunità nell’annuncio e la capacità di leggere con intelligenza la fede e i segni dei tempi per poter riuscire a mediare l’unico Vangelo nella realtà sociale e culturale dove si opera. Don Corrado Lorefice, direttore dell’Ucd, presentando le tematiche degli altri incontri in programma,  ha ribadito che occorre mettere sempre al centro dell’annuncio Cristo.   

In allegato trovate il file della relazione da scaricare.
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2 dicembre, presentazione del Dossier Statistico immigrazione 2009

Mercoledì 2 dicembre 2009, alle ore 19 a Modica Alta, presso l’Aula Magna della Scuola di Speciale per Assistenti sociali (in Corso Francesco Crispi 20, dopo la curva successiva alla chiesa di San Giorgio) sarà presentato il IX Dossier Statistico sull’immigrazione, curato dalla Caritas Italiana e da Migrantes. Quest’anno ha come tema “Immigrazione: conoscenza e solidarietà”. Sono previsti l’intervento di Vincenzo La Monica, redattore del Dossier per la Sicilia, ed alcune testimonianze di integrazione in campo sociale e lavorativo.

Si rivolge a tutti l’invito a partecipare ed anche a dare l’avviso ai fedeli di questo importante appuntamento, significativamente collocato all’inizio dell’Avvento. 

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Mons. Staglianò ha incontrato i diaconi permanenti

Giovedì 19 novembre alle ore 18,00 nella Basilica del SS. Salvatore, in Seminario, il Vescovo ha incontrato i diaconi assieme alle rispettive consorti, in una sentita celebrazione eucaristica. È la prima volta che il vescovo incontra l’intero corpo diaconale ed ha scelto di farlo con la celebrazione eucaristica proprio “perché –ha spiegato il Vescovo- la nostra conoscenza sia più profonda, sia eucaristica (…), per conoscere il desiderio dell’altro di servire la chiesa di Dio: abbiamo gli stessi scopi con ruoli, carismi e ministeri diversi”. In particolare, sia nell’omelia che nell’incontro di condivisione che ha seguito la S. messa, Mons. Vescovo si è soffermato sul carisma proprio del diaconato, sottolineando che il ministero del diaconato non è subordinato a quello del presbitero (il diacono non è un chierichetto di lusso o il viceparroco), ma ha una sua fisionomia propria che è il servizio nella carità. “Voi diaconi esprimete la carità del Vescovo, cioè la carità della Chiesa, -ci ha ricordato Mons. Staglianò- la carità non si può ridurre a banale elemosina, ma parte da un coinvolgimento personale che porta allo zelo (“…lo zelo per la Tua casa mi divora…”, cfr Sal 69,9. La carità è lo Spirito in noi, è lo sguardo di Dio sull’uomo”.  Presbiteri e diaconi sono quindi i due “polmoni” del Vescovo, che lo aiutano a diffondere sul territorio la presenza e l’amore di nostro Signore.

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