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Noto. Conferenza stampa per il restauro dei dipinti della grotta di San Corrado

Sabato 28 maggio 2016 alle ore 11.30, presso la Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio a Noto, verrà presentato il completamento dell’intervento di restauro conservativo dei dipinti parietali della grotta di San Corrado presso il Santuario di San Corrado Fuori le Mura. I lavori saranno introdotti dal Dott. Salvatore Maiore, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici.
 
Interverranno il Sindaco di Noto, Dott. Corrado Bonfanti, il Vescovo di Noto Mons. Antonio Staglianò, la Dott.ssa Rosalba Panvini, Soprintendente ai BB.CC.AA. di Siracusa, il Dott. Concetto Veneziano, Dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “M. Raeli”, il Dott. Luciano Bombeccari, Restauratore e il
M.° Marcello Lo Giudice, Finanziatore del restauro.
 
La conferenza stampa sarà preceduta, alle ore 10,30 da un incontro didattico tra gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “M. Raeli” e il Restauratore Luciano Bombeccari.
 
 
 

Esce l’atteso nuovo libro del Vescovo: “Credo negli esseri umani. Cantando la Buona Novella pop”

 “Credo negli esseri umani. Cantando la Buona Novella pop” è il titolo dell’atteso nuovo libro del nostro Vescovo Mons. Antonio Staglianò, uscito proprio in questi giorni, a cura della Casa Editrice Rubbettino.
 
Dopo l’ampia risonanza mediatica suscitata dall’inedita predicazione del nostro Vescovo, attuata attraverso la “cantillazione” di alcune canzoni della musica pop italiana e straniera, questo libro, pensato per un target ampio che va dagli operatori pastorali, alle famiglie, ai giovani stessi, racconta la passione di Mons. Staglianò per la musica e per l’educazione delle giovani generazioni.
 
L’intento di questa operazione di “evangelizzazione in musica”, rivela il desiderio dell’autore di spingersi oltre un registro puramente “ecclesialese”, per usare un linguaggio più incarnato e più universale, quello delle cosiddette “canzonette” che, poi, a rileggerle con maggiore intelligenza critica, come fa il Vescovo nel libro, non sono poi da considerare in maniera così superficiale, per scoprire invece che alcuni di questi brani presentano testi molto significativi che possono veicolare valori e verità profonde che, oggi, in questa società distratta, non sappiamo più come comunicare.
 
“Nella musica pop non si può trovare sapienza umana? – si domanda Mons. Staglianò – E quando predichiamo il Vangelo, non ci interessiamo all’ ‘umano’ dell’uomo? In verità, i testi delle ‘canzonette’, nella misura in cui intercettano la dimensione umana dell’uomo, appartengono di diritto al Vangelo e alla sua predicazione”.
 
La “cantillazione” è ormai diventata una precisa cifra comunicativa che il Vescovo – autore anche di numerose pubblicazioni edite dalle principali case editrici cattoliche italiane, formatosi in Teologia alla Gregoriana e in Germania – ha scelto per comunicare direttamente al cuore dei giovani, ai quali la Chiesa non può non guardare con un’attenzione tutta speciale.
 

Noto. Domani il tradizionale Pellegrinaggio diocesano alla Madonna della Scala

Si svolgerà domani, sabato 21 maggio, il tradizionale pellegrinaggio mariano della Diocesi al Santuario di Maria SS. Scala del Paradiso.
Insieme alla festa liturgica del 3 agosto, il pellegrinaggio diocesano rappresenta il momento più alto e significativo della devozione della Chiesa netina alla Vergine Maria, venerata quale Patrona e Regina della Diocesi.
Il programma del pellegrinaggio prevede alle ore 17,30 il raduno dei fedeli lungo la “Via Sacra” che conduce al Santuario. Avrà così inizio la preghiera del Santo Rosario, guidata dal nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò.
Alle ore 18,30 il Vescovo, insieme con i sacerdoti della Diocesi, presiederà la solenne Eucaristia all’aperto, durante la quale sarà recitato l’atto di affidamento della Chiesa di Noto alla Vergine Maria.
 

Radio Maria arriva a Noto

Grande entusiasmo ha suscitato nella nostra diocesi l’apertura della nuova sede territoriale di Radio Maria, la famosa radio cattolica nazionale intitolata alla Madonna. Ciò si è realizzato grazie all’impegno di tanti volontari, ma soprattutto di Massimiliano Casto, collaboratore oltre che di Radio Maria, di Avvenire, Tele Padre Pio e tante altre testate nazionali e di Don Rosario Sultana, parroco della Chiesa della Madonna del Carmine di Noto. La nuova sede territoriale è una delle ventitre sedi presenti in tutta Italia, comprese le due sedi generali di Erba (CO) e Casciago (VA).
 
Come ampiamente risaputo, l’avventura di Radio Maria ha avuto inizio nel gennaio del 1987, allorché si costituì l’Associazione Radio Maria, che rilevava l’omonima radio di dimensione parrocchiale. Da allora la crescita è stata vertiginosa: attualmente è diffusa nei cinque continenti e in 56 Paesi nel mondo. In Italia l’organizzazione ha seguito non solo l’utilizzo delle più moderne tecnologie atte alla diffusione radiofonica, ma si è fatta anche più capillare con il moltiplicarsi degli Studi Mobili che permettono la trasmissione delle messe dalle diocesi italiane. In questo senso le sedi di Radio Maria sono impegnate, e lo saranno sempre di più, a favorire l’adesione di nuovi volontari, che si dedicano alle attività di  diffusione dell’emittente nazionale.
 
L’apertura della nuova sede territoriale “Noto” di Radio Maria, la seconda in Sicilia dopo quella di Palermo, ha trovato ospitalità nella Parrocchia del Carmine di Noto ed è stata già accolta con vistoso entusiasmo. Malgrado l’improvvisa pioggia, alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede ha preso parte tantissima gente proveniente dalle diocesi di Ragusa, Siracusa e Catania ma soprattutto c’erano tantissimi affezionati ascoltatori della nostra diocesi. Il taglio del nastro è spettato a Mons. Antonio Staglianò Vescovo di Noto che ha benedetto i locali, evidenziato l’importanza delle comunicazioni sociali, non mancando di augurare a tutti un buon lavoro.
 
Mons. Staglianò durante l’inaugurazione della sede ha espresso soddisfazione per l’apertura della sede proprio nella nostra diocesi di Noto, ringraziando Massimiliano Casto, responsabile della sede, per la sua attività ed il suo impegno nelle comunicazioni sociali. Il Vescovo di Noto era affiancato dal dott. Andrea Rottini, responsabile nazionale delle sedi territoriali e dei volontari di Radio Maria e da don Peppe Di Stefano, vice direttore del servizio di pastorale giovanile diocesana.
 
La scelta della sede territoriale di Radio Maria a Noto è stata caldamente voluta dal direttore della Radio – il famoso Padre Livio – in ragione della presenza del netino Massimiliano Casto in quanto conduttore di ben 2 programmi radiofonici, “Fisco e Famiglia”, che va in onda il giovedì già da oltre due anni ed “Attualità Ecclesiali”, in onda il sabato sera.
 
La sede territoriale, oltre che punto di riferimento dello Studio Mobile delle diocesi di Noto, Siracusa e Ragusa per i collegamenti di preghiera dalle parrocchie delle tre diocesi, sarà luogo d’incontro per gli ascoltatori, sostenitori ed amici, luogo in cui reperire informazioni e materiale, programmi, palinsesto e locandine di Radio Maria. Sarà anche punto d’incontro per volontari e formichine della zona, che potranno ritirare il materiale promozionale da distribuire nel loro quartiere o paese e luogo per riunioni tra responsabili e volontari.
 

Il Vescovo incontra i genitori del bimbo che prima di morire ha donato i suoi risparmi all’ospedale

Il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, si è recato in visita presso la famiglia del piccolo Giovanni Ignaccolo di Ispica, un bimbo di 7 anni deceduto dopo un grave incidente domestico avvenuto quattro anni fa.

Mons. Staglianò, trovandosi a Ispica nel giorno di Pentecoste, in occasione del raduno diocesano delle aggregazioni laicali, ha voluto incontrare i genitori di Giovanni per esprimere la sua vicinanza e quella di tutta la comunità diocesana. Il Vescovo in modo particolare è rimasto colpito dal desiderio che il piccolo Giovanni ha manifestato prima di morire, quello cioè di destinare i suoi risparmi per l’acquisto di un’attrezzatura medica per la cura dei bambini che ne avranno bisogno.
Il gesto di Giovanni ha commosso profondamente Mons. Staglianò che con entusiasmo ha plaudito a questa nobile iniziativa ed ha assicurato il sostegno di tutta la Diocesi per la realizzazione del desiderio di Giovanni

Ispica. Pentecoste. Raduno diocesano delle Aggregazioni Laicali

Domenica 15 Maggio, Solennità di Pentecoste, avrà luogo a Ispica, il Raduno diocesano annuale di tutte le Aggregazioni Laicali (Associazioni, Movimenti, Cammini, Gruppi).
Alle ore 9:00, presso la Parrocchia Madonna delle Grazie, ci sarà il saluto del delegato diocesano don Gaetano Asta. A seguire ci si muoverà verso la Chiesa Madre San Bartolomeo, un “cammino di annuncio e di evangelizzazione” lungo le strade della città.
Alle 11,30 il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò presiederà l’Eucaristia presso la Chiesa Madre e a conclusione della Celebrazione, riconsegnerà nell’Anno Santo della Misericordia, la sua Prima Lettera Pastorale “Misericordia io voglio”.
Il giorno di Pentecoste, nella nostra Chiesa locale è dedicato anche al Gemellaggio con la Chiesa congolese di Butembo-Beni, segno tangibile della solidarietà e della comunione ecclesiale voluta dal Concilio Vaticano II.
Le offerte di questa domenica, saranno dunque destinate a sostenere i progetti che in questi anni si stanno portando avanti nella Diocesi gemella.
 

A Modica il Giubileo dei Giornalisti “Comunicare per condividere, ascoltare e accogliere al tempo di Francesco”

“Anche il giornalismo è un problema di cuore. Come sta il tuo cuore? Dal cuore che hai, si vede quello che scrivi. C’è bisogno di purificazione. Senza purificazione del cuore la realtà non si vede e non si può raccontare. Le cose raccontate sono state prima generate dentro e perciò possono essere comunicate” . Con queste parole il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò ha concluso l’interessante Convegno che si è tenuto sabato scorso 7 maggio, a Modica, presso la Casa don Puglisi. E’ stata una duplice occasione: la celebrazione del Giubileo regionale dei giornalisti in occasione della cinquantesima Giornata mondiale delle Comunicazioni e il Corso di formazione continua per giornalisti “Comunicare per condividere, ascoltare e accogliere al tempo di Francesco”. La formazione professionale continua dei giornalisti, diventa così una opportunità di crescita, di interscambio culturale e di incontri interessanti, sia dal punto di vista professionale che sul piano umano.

 
Uno di questi incontri, come si diceva, si è svolto oggi a Modica, organizzato dall’UCSI Sicilia (Unione Cattolica Stampa Italiana), dall’Ufficio regionale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Siciliana, in collaborazione con gli Uffici delle Comunicazioni Sociali delle diocesi di Noto, Ragusa e dell’arcidiocesi di Siracusa, con la Federazione Nazionale Stampa Italiana, delegazione della Sicilia, l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Italiana Stampa Cattolica.
Il tema della giornata, “Comunicare per condividere, ascoltare e accogliere al tempo di Francesco” è stato sviluppato da Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, delegato regionale della CESi per le Comunicazioni Sociali e la Cultura, da Mons. Maurizio Aliotta, Preside dello Studio Teologico “San Paolo” di Catania, e dal prof. Maurilio Assenza, presidente della Fondazione Comunità “Val di Noto”, direttore della Caritas Diocesana di Noto e responsabile della Casa don Puglisi.
I relatori sono stati preceduti dai saluti di Domenico Interdonato, presidente dell’Ucsi Sicilia, Riccardo Arena, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Santo Gallo componente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e Ignazio Abbate, sindaco di Modica.
La relazione di monsignor Aliotta, ammantata di umili e semplici riflessioni e descrizioni di come misericordia ed umiltà non possano e non debbano fare a meno l’una dell’altra, ha, di fatto, veicolato la testimonianza vera e vissuta di chi non ha bisogno di gridare al mondo come vivere ed in che modo, perché è ciò che comunica quotidianamente.
Il prof. Maurilio Assenza, ha, come sempre, incantato la platea perché egli non relaziona, non descrive, non parla, ma semplicemente testimonia, trasmette, scava una breccia nel cuore di chi ascolta. “La sua comunicazione è sempre meno teorica e più esperienziale, è Epifania di vissuti reali”, ha detto mons. Staglianò di Maurilio Assenza.
Agli interventi dei due relatori è seguita la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Staglianò che, durante l’omelia, ha trattato il tema della comunicazione sul quale ha investito molto per arrivare al cuore dei giovani che altrimenti si perderebbero nei meandri delle cose facili, degli ipermercati. Il Vescovo di Noto ha detto che la comunicazione con i giovani va reinventata usando anche le canzoni di Sanremo. L’importante è comunicare la Verità e il messaggio con qualunque mezzo, non una comunicazione falsante, perché il Vescovo di Noto non è un cantante ma un predicatore che sperimenta un nuovo modo di comunicare e permettere ai ragazzi di mettersi in ascolto.
Monsignor Staglianò di recente ha visitato un luogo dove c’è molta disabilità ed è stato accolto da uno striscione su cui era scritto : ”credo negli esseri umani che hanno il coraggio di ESSERE UMANI. L’Amore ha vinto, vince e vincerà”.
L’amore, ha ribadito il Vescovo, diventa evento nella comunicazione, nell’amore per l’altro. Quello dei giornalisti è un Giubileo per la restituzione della verità, dell’etica della comunicazione, presupposto della verità. E non si tratta di elaborare una teoria della verità; cattolici o no, i giornalisti hanno bisogno di una conversione interiore. Come sta il tuo cuore? Dove lo hai messo? . Utilizzando una frase popolare – “ Ku yelan avotoné?” ( come sta il tuo cuore” appresa nel recente viaggio-pellegrinaggio effettuato in Messico) Mons. Staglianò ha detto che l’ intelligenza e la scrittura giornalistica riflette come hai il cuore. Anche i non credenti, quelli seri e non negligenti, sanno che la loro vita è un cammino di purificazione.
La purificazione del cuore – ha affermato il Vescovo- genera occhi limpidi e quindi vedi la realtà. Come fai a vedere la realtà se non hai gli occhi limpidi e quindi un cuore puro? E come fai a comunicare, anche solo leggendo, se non hai interiorizzato quello che leggi?
Le parole – ha concluso Mons. Staglianò – sono state prima generate nell’interiorità. Quando scrivi un articolo, scrivi quello che hai deciso nella tua coscienza. I fatti spariscono non appena accadono. Tu sei dentro il racconto del fatto e così come lo scrivi e con la punteggiatura che usi, dai ad esso il significato. L’interpretazione che tu giornalista doni agli altri nella comunicazione. La parola è elemento della comunicazione, ma comunicare vivendo. La Misericordia arriva quando, passando dalla Porta Santa cambierete, perdonerete ai vostri fratelli. Il giornalista racconta i fatti con la sua inevitabile interpretazione. Generare prossimità oppure dominio e lacerazione.
 

Modica 7 Maggio 2016. Giubileo Regionale dei Giornalisti

In occasione dell’Anno Santo della Misericordia, voluto da Papa Francesco e della cinquantesima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali si celebrerà, sabato 7 maggio 2016, nella casa don Pino Puglisi a Modica, in provincia di Ragusa, il Giubileo Regionale dei Giornalisti. L’evento celebrativo, inserito nella settimana delle Comunicazioni sociali e alla vigila della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, è promosso dall’Ufficio regionale per la Cultura e le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale siciliana, in collaborazione con gli uffici delle comunicazioni sociali delle diocesi di Noto, Ragusa e dell’Arcidiocesi di Siracusa con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana delegazione della Sicilia, dell’Ucsi, Unione cattolica della Stampa Italiana, sezione Sicilia, dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. 
La giornata inizierà alle ore 9,15 , nella sala di “Casa Puglisi” a Modica, con il corso di formazione continua dei giornalisti sul tema: “Comunicare per condividere, ascoltare e accogliere al tempo di Francesco”. Il corso, con il riconoscimento dei crediti formativi, verrà aperto con i saluti di don Giuseppe Rabita, Direttore Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali C.E.Si., Giuseppe Vecchio, Delegato Regionale Fisc, Federazione Italiana settimanali cattolici, Domenico Interdonato, Presidente Ucsi Sicilia, Riccardo Arena, Presidente Ordine dei Giornalisti di Sicilia e Santino Franchina, vice presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. La relazione è affidata al prof. mons. Maurizio Aliotta, preside dell’Istituto “San Paolo” di Catania e al prof. Maurilio Assenza, presidente Fondazione comunità “Val di Noto”. Concluderà S.E. Rev.ma Mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto e delegato regionale della C.E.Si per le Comunicazioni sociali e la Cultura. Alle ore 12.00, dopo il passaggio dalla Porta Santa della Casa di accoglienza “Don Puglisi”, seguirà la Santa Messa presieduta da Mons. Antonio Staglianò e concelebrata da don Giuseppe Rabita, direttore Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali C.E.Si., don Paolo Buttiglieri, Consulente Ecclesiastico dell’Ucsi Sicilia, da don Giuseppe Lombardo, consulente ecclesiastico dell’Ucsi di Siracusa e assieme anche ai presbiteri e diaconi della Regione.

I giovani di Noto in festa con il Vescovo, “Cantando la buona novella”

La Diocesi di Noto, fedele all’impulso evangelizzatore di una “Chiesa in uscita”, tanto desiderata da Papa Francesco, ha vissuto sabato scorso, 30 aprile, una delle più significative manifestazioni della sua vita pastorale. L’occasione è stata data dal Giubileo diocesano dei giovani, in preparazione alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Cracovia, dal 25 al 31 luglio 2016.

 
Il nostro Vescovo, Mons. Antonio Staglianò, di fronte ad un popolo numeroso e festante di giovani, ha tenuto un’appassionata catechesi sul tema della misericordia, utilizzando un linguaggio immediatamente comprensibile, non solo ai tanti giovani intervenuti, ma anche ai numerosi fedeli che si sono stretti attorno al loro Pastore per questo evento di fede e squisitamente ecclesiale.
La serata, sapientemente organizzata dall’Ufficio di Pastorale Giovanile della Diocesi, si è aperta con il passaggio della Porta Santa della Basilica Cattedrale di Noto. Attraversata la Porta Santa, ai piedi dell’altare è stato proclamato il Vangelo e subito dopo tutti i giovani presenti hanno rinnovato la professione di fede.
La serata, ha avuto poi continuazione all’esterno della Cattedrale, sulla maestosa gradinata del Duomo netino, dove il Vescovo ha interagito con i presenti, attingendo ai testi di alcune canzoni della musica pop italiana e straniera, conosciute e amate dai giovani, per affrontare temi della fede ed esistenziali, con lo scopo di offrire una lettura profonda del vissuto del mondo giovanile.
Così in “Credo negli esseri umani” di Marco Mengoni, “la scommessa sulla quale puntare – ha rimarcato Mons. Staglianò – rimane sempre la nostra umanità, che oggi più che mai va recuperata, per restituire verità e bellezza all’amore, poiché l’uomo è fatto per amare, non per rinchiudersi nell’egoismo e nel consumismo della società dell’ipermercato”. Questo richiede il coraggio di una svolta radicale, di una conversione profonda della vita, di un rinnovamento della fede cristiana: in “Amen” di Francesco Gabbani” il Vescovo ha così colto la critica aspra ad un cristianesimo “anestetizzato”, edulcorato, “cala il vento, nessun dissenso, di nuovo tutto tace!”; in fondo, alla fine basta un “Amen” ad acquietare il prurito della coscienza!
“Elaboriamo il lutto con un Amen” canta Gabbani e Mons. Staglianò gli fa eco, accusando come questa parola, fondamentale nella vita cristiana, sia diventata così accomodante, un modo come un altro di liquidare le questioni più importanti della nostra esistenza, quasi una “formula magica” che in realtà elude le grandi domande dell’uomo.
“La via è un’altra – ha ancora evidenziato il Vescovo in “Rhymes and reasons” di John Denver – la via di un’umanità bella e buona – quella offertaci da Gesù di Nazareth – che ritrovi la ‘sapienza dei piccoli’, infatti “se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli”. Cantando poi“Gesù” di Renato Zero, Mons. Staglianò insieme con i giovani ha rivolto a Dio la sua preghiera: “Aiutaci fratello. Un’altra volta puoi. Che ormai questo fardello è insopportabile”. Quale fardello? Quello di un’umanità che si è smarrita “Tempi bui un po’ per tutti noi…”, mentre avanza il deserto e anche il creato, dono immenso del Creatore, diventa una discarica.
Infine il Vescovo ha concluso con un rap: “If I sing a song, you don’t get me wrong, you don’t get me wrong, If I sing a song” (Se ti canto una canzone, non fraintendermi). Con un testo molto dinamico e accattivante: “Cerca la bellezza là dove si trova, nello splendore del tuo cuore, là soltanto dimora. Forse dorme assopita in te… per un momento! Svegliala! wake up! Butta fuori ciò che hai dentro! Amore, dono, amicizia, fraternità! Ecco la bellezza che ci salverà! chiamala misericordia, ma il suo nome proprio è… carità!”.
Quanto è stato comunicato dal Vescovo di Noto, con musica e parole, è stato poi accompagnato dalla preziosa testimonianza di un sacerdote, don Armando Zappolini, amico di Mons. Staglianò, che ha conosciuto di presenza Madre Teresa di Calcutta. Un altro momento forte in cui è emerso come a fondamento dell’amore di questa piccola grande donna per i poveri, ci fosse l’amore per Gesù.
La misericordia non è una chiacchiera, l’amore non è un sentimento, un’idea vaga, una teoria astratta. Il messaggio che Mons. Staglianò ha voluto lasciare ai giovani della Chiesa di Noto è quello di un amore “corposo”, concreto, quello che impegna il dono della vita e che splende nella bellezza della creatura fatta ad immagine e somiglianza di Dio. Il cuore del Giubileo dei giovani è stato questo: un cammino si apre: Wake up! Tutti desti e pronti per dare “fuoco” alla missione, per infiammare il mondo e farlo più bello.

MESSAGGIO DEL VESCOVO ANTONIO AI GIOVANI

Carissimi,

prescindendo dall’operazione “ideologica” che in Sanremo ha avuto luogo, per esempio, quando gli artisti invitati hanno cantato con in mano un nastro “arcobaleno” mentre in parlamento si discuteva sulle unioni civili (interpretate come “nozze gay”), si deve ammettere che questo appuntamento canoro diventa sempre più importante come “un tempo e uno spazio” di comunicazione plurale di visioni del mondo e della vita. I temi trattati sono tanti e tutti, ovviamente, “umani”: il fallimento, la delusione, la chiusura, il disagio sociale e la depressione dell’economia, l’odio da respingere, il tempo che scorre nel vuoto della superficialità, la donna, la relazione tra gli uomini e, soprattutto, l’amore. C’è una comune concordanza nella critica alla società dell’ipermercato e la sua mentalità consumistica e materialistica. Penso alla Borsa di una donna di Noemi e a quei “milioni di scontrini, inutile anestetico del suo dolore” e alla “folla in coda negli store dell’inutilità” in Amen di Francesco Gabbani. Tanti saluti da Città del Messico, dove mi trovo in pellegrinaggio con 9 sacerdoti e 23 fedeli laici, +don Tonino