Archivio Tag: amore

IL RAMADAN ASSIEME AI NOSTRI FRATELLI MUSULMANI

Dal cantiere educativo Volere Volare di Ispica: tante lanterne colorate per educarci alla fratellanza e costruire un futuro di pace

Inizia oggi il periodo dell’anno più bello per i nostri fratelli e amici musulmani: il tempo del Ramadan.

Questo tempo, che vede noi cristiani attraversare la Quaresima, ci ricongiunge idealmente alle famiglie dei nostri bambini musulmani che iniziano il loro tempo forte di digiuno segnato dalla preghiera, dall’elemosina, dalla vicinanza ai fratelli bisognosi. Entrambi, cristiani e musulmani, ci ritroviamo a camminare insieme verso la rinascita.

INSIEME è la parola chiave con la quale vogliamo vivere questo momento, come un’unica FAMIGLIA accomunata dall’AMORE universale: così per dare ai bambini del nostro cantiere educativo questo messaggio, abbiamo dedicato il laboratorio creativo di questa settimana a rendere più bello il cantiere: tante lanterne colorate ritagliate dalle manine dei bambini, assieme all’augurio di buon Ramadan e al biglietto che i piccoli hanno realizzato e che porteranno a casa oggi, contenente un pensiero di affetto e vicinanza per questo tempo che si apprestano a vivere.

Colori vivaci, lanterne, lune, linee che richiamano quelle della moschea e tanto brilluccichio sono stati sufficienti per creare una bellissima atmosfera di festa.
Felicissimi i bambini nel raccontare le loro usanze, gli addobbi che decoreranno le case, i segni e i simboli che contraddistinguono il Ramadan.
Pronti allora a vivere insieme ai nostri fratelli musulmani il Ramadan, felici di condividere cammini di preghiera, di percorrere strade di unità. Così possiamo educarci alla fratellanza e costruire un futuro di pace.

LA VI GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Così la Caritas si impegna sia nel contrasto alla povertà, sia nella creazione di una rete di relazioni fra le comunità

VI Giornata Mondiale dei Poveri

La solidarietà, per come la concepiamo noi di Caritas, è condividere il poco che abbiamo con quanti non hanno nulla, perché nessuno soffra. Più cresce il senso della comunità e della comunione come stile di vita e maggiormente si sviluppa la solidarietà”.

Oggi 13 novembre è la VI Giornata Mondiale dei Poveri, una “sana provocazione” come dice Papa Francesco: “per aiutarci a riflettere sul nostro stile di vita e sulle tante povertà del momento presente”.

A partire dalla tragica attualità del conflitto in Ucraina, il Santo Padre nel suo messaggio individua due tipi di povertà:

  • la povertà che uccide, figlia dell’ingiustizia dello sfruttamento, della violenza, della distribuzione ingiusta delle risorse. È una povertà imposta dalla “cultura dello scarto” e non lascia scampo;
  • la povertà che libera, risiede invece nell’amore vicendevole che ci fa portare i pesi gli uni degli altri, così che nessuno sia abbandonato o lasciato solo.

Nel discorso del papa le due povertà sono caratterizzate da alcune parole chiave: l’ingiustizia, per la povertà che uccide. L’amore per quella che libera, capace attraverso l’incontro con l’altro di creare relazione.

Ma cosa fa la Caritas? Come si relaziona alla povertà?
Noi di Caritas abbracciamo la povertà che libera. Una carità che parte dall’amore che san Paolo chiama Caritas, quell’amore disinteressato che è l’amore di Dio. E attraverso l’amore creiamo relazioni: sia con le persone sofferenti che hanno bisogno di un aiuto diretto. Sia con le comunità.
La nostra azione si basa su 3 verbi “relazionali” capaci di creare legami: ascoltare, osservare, discernere.

Cosa facciamo in Italia e nel mondo?
Accompagniamo le chiese locali nell’animazione delle comunità alla carità e come segni di vicinanza concreta realizziamo progetti di sviluppo o in risposta alle emergenze. Le nostre progettazioni non vogliono essere solo per i poveri, ma con i poveri, dei poveri inserite in una visione capace di unire le comunità.