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DON PAGNIELLO: «SERVONO POLITICHE CONCRETE CHE AIUTINO A VIVERE DIGNITOSAMENTE»

Per il direttore di Caritas Italiana: «occorre pensare a proposte strutturali, dove siano centrali la relazione e l'accompagnamento di chi si trova in una condizione di fragilità sociale e che puntino, come ci chiede spesso Papa Francesco, a ridurre le disuguaglianze»

«Inflazione e lavoro povero sono i nuovi pesi che si scaricano sulle fasce più povere della popolazione, alle quali occorre proporre politiche concrete che le aiutino a vivere dignitosamente». È l’allarme che lancia don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, alla vigilia della ripresa delle attività di Governo e Parlamento, che culmineranno con la nuova Legge finanziaria, in una situazione di rincari e di spaesamento.

«L’aumento dei prezzi, che ormai va avanti da più di un anno», ricorda don Pagniello: «anche se può dirsi un fenomeno trasversale, non pesa alla stessa maniera sulle famiglie. Gli impatti più duri si registrano proprio tra chi ha meno, i nuclei meno abbienti. Chi ha redditi più bassi infatti spende di più, in proporzione, per ciò che è indispensabile, in particolare per i beni alimentari e l’energia, gli stessi beni che di fatto hanno avuto i rincari più elevati».

«I dati che abbiamo pubblicato lo scorso giugno ci confermano inoltre come purtroppo a chiedere aiuto presso le Caritas diocesane siano non solo persone che fanno fatica a trovare un lavoro, disoccupati o inoccupati (48,0%), ma anche tanti occupati che sperimentano condizioni di indigenza (22,8%). Alcune categorie risultano poi particolarmente esposte; tra gli operai e assimilati, ad esempio, l’incidenza della povertà assoluta raggiunge il 13%; nel 2007 si attestava appena all’1,7%», aggiunge il direttore di Caritas Italiana.

«La povertà è ormai strutturale nel nostro Paese – ricorda don Pagniello – visto che tocca quasi una persona su dieci (il 9,4% della popolazione residente vive infatti in povertà assoluta, mentre quindici anni fa il fenomeno riguardava appena il 3% dei residenti). 11 milioni di persone – un quinto della popolazione – sono poi considerate dall’Istat a rischio povertà. Per questo servono politiche strutturali di contrasto alla povertà, che vadano al di là di iniziative una tantum, ma che affrontino la complessità di questo fenomeno».

La stessa proposta di un “Reddito alimentare”, la cui sperimentazione deve ancora partire, per il direttore di Caritas Italiana sembra fornire una visione “residuale” ed assistenziale della povertà, non di sistema, incentrata solo sulla collocazione dell’eccedenza invenduta. Allo stesso tempo la Social card “Dedicata a te”, pur stanziando una somma complessiva di 382,50 euro a famiglia da destinare all’acquisto di beni alimentari, risulta essere una iniziativa “una tantum” e non sovrapponibile ad altre politiche di intervento contro la povertà.

«Di fronte a una povertà sempre più “multidimensionale”», conclude don Pagniello, anche in riferimento al momento attuale: «occorre pensare a proposte di sistema e strutturali, dove siano centrali la relazione e l’accompagnamento di chi si trova in una condizione di fragilità sociale e che puntino, come ci chiede spesso Papa Francesco, a ridurre le disuguaglianze sia economiche che lavorative, che colpiscono soprattutto giovani e donne».

25 ANNI DA VESCOVO DI S.E. MELCHISEDECH: LA LETTERA DI CONCETTA, MISSIONARIA E AMICA

Le parole di Concetta Petrilliggieri, che ha condiviso e percorso tratti di vita e di evangelizzazione di Mons. Melchisedec e che lo ha conosciuto da giovane parrocchiano di San Pietro

Domani, mercoledì 2 agosto 2023, la Diocesi di Butembo-Beni (nella Repubblica Democratica del Congo) sarà in festa, in occasione del 25° anniversario di Consacrazione Episcopale del suo Vescovo, mons. Melchisedec Sikuli Paluku, avvenuta il 2 agosto 1998.
La Diocesi africana è gemellata con la Diocesi di Noto dal 21 aprile 1988, quando, in occasione del XXV anniversario di Episcopato dell’allora Vescovo di Noto, monsignor Salvatore Nicolosi, venne siglato ufficialmente un atto ufficiale, con il Vescovo di quella Diocesi, monsignor Emanuel Kataliko, per sancire il patto di comunione e di collaborazione tra le due Chiese.

Qui di seguito, la lettera che la nostra Concetta Petrilliggieri – missionaria per più di 40 in Congo, che ha condiviso e percorso tratti di strada, di vita e di evangelizzazione di Mons. Melchisedec e che lo ha conosciuto da giovane studente del Seminario di Roma e parrocchiano della Chiesa di San Pietro  ha voluto scrivere a S.E., in occasione del 25esimo anniversario della sua Consacrazione:

Il Vescovo Melchisedec fa memoria di 25 anni della sua grande carica di Pastore di una grandissima Diocesi: è stato un periodo molto travagliato da guerre, disordini, malintesi!

La sua presenza in Diocesi a Noto, non si limita a questi ultimi 25 anni!
Infatti, con la sua presenza come sacerdote, in tanti anni ha creato legami di amicizia sincera e duratura.
A Modica è stato parrocchiano a San Pietro. Padre Gambuzza è stato suo maestro, e ancora oggi non manca, nelle sue visite in Sicilia, di trovare gli amici “i picciotti ri san Pietro”!  per lui è come tornare a casa!

Dopo una prima visita negli Anni ’80, quando era a Roma per gli studi, ha trascorso parte delle sue vacanze in Parrocchia, e ancora oggi la sua amicizia resta solida.
Amicizia fraterna, rispettosa, reciproca in tutta libertà anche nei momenti più difficili !

Come Pastore ha cercato di “proteggere il gregge dai falsi pastori”: missione difficile per tutte le situazioni di guerre e  malattie, ma anche da segni di insofferenza all’annuncio del Vangelo!

Grazie Melchisedec  per la tua presenza!

 

Ricordiamo anche che per questa lieta ricorrenza, una delegazione della Diocesi di Noto, si recherà nella Diocesi congolese dal 30 luglio al 16 agosto 2023.

GMG 2023: IL VESCOVO RUMEO PELLEGRINO CON I GIOVANI A LISBONA

La lettera del nostro Pastore: «Anche noi, come la Vergine Maria partiamo alla volta di Lisbona per confermare ed essere confermati nella fede»

Il Vescovo di Noto, Mons. Salvatore Rumeo, ha inviato ai giovani della Diocesi, in partenza per la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) – Lisbona 2023, un messaggio nel quale saluta il nutrito gruppo (114 partecipanti) che dall’1 al 6 agosto, vivrà questo importante evento di Chiesa, occasione di crescita nella fraternità e nella comunione, nel segno della fede.

Carissimi giovani, siamo pronti a partire per vivere in Portogallo questa nuova esperienza ecclesiale – scrive mons. Rumeo – in comunione con i giovani provenienti da ogni parte del mondo. Abbiamo accolto l’invito di Papa Francesco e ora ci muoviamo per iniziare il nostro pellegrinaggio della fede.

Il Presule netino auspica che la GMG possa essere uno stimolo a vivere la fede con molta semplicità perché il Vangelo è dei piccoli, dei semplici e degli umili” e parlando direttamente al cuore dei giovani, aggiunge:

Abbiamo bisogno di voi, perché siete importanti non solo per le nostre comunità ma per la nostra stessa vita, per la nostra giornata terrena. Insieme dobbiamo tornare a dire il Vangelo a tutti presentando la testimonianza di Maria che ha affrontato le fatiche di un lungo viaggio per amare e servire: questo è il vangelo di Gesù.

La partenza del gruppo della Diocesi di Noto per il Portogallo, sarà preceduta da una celebrazione, il prossimo 20 luglio 2023, presso la parrocchia del SS. Crocifisso in Rosolini, nella quale il Vescovo darà il “mandato missionario” ai giovani in partenza, con la consegna del “kit del pellegrino”.

Alessandro Paolino
Direttore UDCS


FARE STRADA INSIEME: È NATO UNO SPORTELLO MIGRANTI ANCHE A MODICA

Aperto due giorni a settimana, è un centro di ascolto e di supporto. Ma soprattutto un luogo in cui sperimentare la relazione. Ne abbiamo parlato con il nostro direttore Fabio Sammito

Anche a Modica, al nr 59 di via Grimaldi, è operativo da qualche settimana uno Sportello per migranti. Un percorso che rende visibile, nella cura quotidiana, l’attenzione di Caritas verso quei soggetti (volti, storie, famiglie… e non solo numeri) che scontano maggiormente difficoltà di orientamento (sociale, economico, burocratico) dentro le nostre comunità.
Aperto due giorni a settimana, con una mail (modicapresidio@gmail.com) e un numero di telefono (+ 39 379 1387 430) dedicati, lo Sportello intende essere un centro di ascolto e di supporto ma soprattutto un punto di riferimento anche per quelle realtà che si occupano di offrire servizi (sociali, di tutela sindacale, di supporto psicologico, di aiuto economico) agli immigrati che approdano e si stabiliscono nel nostro territorio.
Per conoscere più nel dettaglio il progetto, abbiamo posto qualche domanda al direttore di Caritas Noto, Fabio Sammito. Ecco cosa ci ha risposto.


Qual è il significato profondo di questo secondo Sportello per migranti, attivo a Modica, dopo quello che, da anni, opera a Pachino?

Lo sportello è anzitutto un luogo in cui sperimentare la relazione. Quindi: uno spazio in cui ci si incontra da fratelli, per fare strada insieme. Non è un ufficio in cui si trovano tutte le risposte o tutti i servizi ma vuole essere invece un elemento collante che può aiutare i fratelli migranti presenti nel territorio a “orientarsi” nei meandri della burocrazia e dei servizi attorno a loro. È un segno della nostra Chiesa che sta a fianco, accompagna questi nostri fratelli troppo spesso vittime di emarginazione. È anche un faro e un punto di osservazione e raccolta di dati sul fenomeno migratorio nel territorio, che può aiutare a riflettere su bisogni e servizi. Infine, lo Sportello si inserisce all’interno del più ampio Progetto Presidio che sta per partire nella nostra diocesi e che prevederà altri segni di attenzione al territorio.

Se ne sentiva davvero la necessità?
Assolutamente sì. A poco più di un mese dall’apertura abbiamo già accolto 16 casi, anche molto diversi tra loro,  che testimoniano nell’immediatezza quanto sia essenziale ed importante la creazione di strumenti come lo Sportello per accompagnare i migranti nelle varie esigenze che ogni giorno devono affrontare.

Perché a Modica?
Nasce a Modica perché qui si sono create le condizioni adatte all’apertura ma anche perchè è la città più grande nella zona ragusana della diocesi. È comunque dedicato a fratelli che possono arrivare dalle altre città della diocesi, come Pachino funge da riferimento per la zona di Siracusa.

Quali sano le richieste più frequenti che state ricevendo?
A oggi, una delle richieste maggiormente emergenti è quella di poter usufruire di una scuola di italiano per stranieri. Insieme a questo ci sono poi numerose difficoltà legate al rinnovo di permessi di soggiorno, causate in buona parte da una mancanza di comunicazione negli uffici preposti. Ci accorgiamo che spesso sono anche problemi di semplice risoluzione ma se non correttamente seguiti possono poi diventare insormontabili. Altri temi frequenti: la ricerca di lavoro e della casa. Il tema dell’abitazione è ovviamente trasversare anche alle famiglie italiane ma nel caso di cittadini stranieri si manifesta in maniera ancor più virulenta ed urgente. Siamo, ad esempio, a conoscenza di molte famiglie, anche con minori, che vivono in “case” , che sarebbe più giusto chiamare “ruderi”, in cui a volte si annidano anche comportamenti di sopraffazione da parte dei proprietari . Un tema molto ampio, delicato e complesso: ne siamo consapevoli.

Operativamente, come funziona lo Sportello?
Lo sportello ha al momento due giorni di apertura: il martedì dalle 09.00 alle 11.00 e il mercoledì dalle 18.00 alle 20.00. È coordinato da una piccola équipe in cui è presente una mediatrice culturale, un giovane laureando in giurisprudenza che da anni si occupa di accompagnare i migranti dal punto di vista amministrativo, un operatore che si occuperà di aspetti logisitici (accompagnamenti presso uffici, visite a domicilio, altre varie ed eventuali). All’interno di questo team anche io stesso sarò presente, almeno nei primi mesi di apertura. Si è costituito anche un gruppo di circa 15 volontari che si incontreranno per la prima volta lunedì 3 luglio per un momento di formazione e di conoscenza.

Avete ricevuto feedback positivi alla notizia dell’apertura dello sportello?
Al momento dai vari uffici con cui ci troviamo a fare rete abbiamo ricevuto segni di apertura e di soddisfazione per l’avvio di questo progetto. Anche la disponibilità di volontari di cui sopra è un segno che c’è voglia di mettersi a disposizione da parte di uomini e donne di buona volontà. C’è da dire che lo sportello è partito da poco tempo, per cui ci renderemo conto giorno dopo giorno di come verrà accolto e visto dalla comunità modicana in particolare e del territorio diocesano in generale.

A quali difficoltà vanno incontro i migranti che scelgono di fermarsi nel nostro territorio? Riescono a inserirsi nella comunità? La comunità riesce a mettere in atto percorsi di accoglienza e integrazione?
Il fenomeno della migrazione è estremamente complesso e costituito da tantissime variabili. Guardando al nostro territorio, però, possiamo individuare alcuni temi ricorrenti in quanto a difficoltà: abitazione, lavoro, accesso ai servizi. È importante dire che il nostro sguardo è rivolto non solo al vicariato di Modica bensì, come detto sopra, a tutto il territorio diocesano. Ed è altrettanto chiaro che già spostandosi di vicariato in vicariato sono parecchie le differenze di natura sociale, economica, culturare.

“VOLERE VOLARE”. TRA CIELO E TERRA, CRESCERE PUNTANDO IN ALTO

Presentiamo il libro del e sul cantiere di Ispica, la cui pubblicazione è stata annunciata in occasione della conferenza su don Milani lo scorso 26 maggio

“Volere Volare”. Tra cielo e terra… crescere puntando in alto.
Dal titolo si intuisce già il motivo del nostro agire quotidiano e silenzioso tra i bambini e le loro storie, coltivando sogni col desiderio di crescere in una comunità che si fa tutta casa e famiglia.

In questo ci aiuta lo sguardo rivolto al cielo, perché stare in alto è possibile se tutti lo vogliamo: da lì su tutto diventa più leggero e bello, senza confini, differenze, diversità.
Il libro è il risultato di un lavoro artigianale fatto a più mani: descriverne la ricchezza risulta quasi impossibile, perché scritto da chi del cantiere ha fatto e continua a fare esperienza diretta.

Racconti, immagini, disegni e parole, toccano alcuni temi molto cari a tutti noi: la città, la scuola, lo sguardo dei bambini, le esperienze dei nostri giovani, l’uguaglianza: tutti aspetti che a Volere Volare sono quotidianamente vissuti, curati e coniugati attraverso la pedagogia dell’amore.

Il libro si conclude con alcuni articoli pubblicati su Annunziando, il giornale online della parrocchia SS. Annunziata e che ripercorrono momenti particolari vissuti al cantiere e testimonianze dei nostri giovani che vi hanno fatto esperienza.

Grazie allora a quanti hanno collaborato e reso speciale questo piccolo sogno che si realizza: insieme a noi animatrici del Cantiere, è stata preziosa la collaborazione di Evelina Barone, Marinella Sacchetta, Angela Micieli, oltre ai contributi iniziali di Fabio Sammito, Direttore Caritas della Diocesi di Noto ed il nostro Vescovo, Mons. Salvatore Rumeo.

Un vivo ringraziamento va alla Banca Agricola Popolare di Ragusa e alla sua Direzione, per aver creduto al progetto ed averne finanziato in parte la stesura e la pubblicazione del testo.

Volere Volare… una sintesi di un sogno, un’immagine di futuro, un luogo del cuore che mette radici in quanti proprio del sogno si fanno maestri, che mette le ali a quanti desiderano continuare a sognare.

Gli animatori di Volere Volare

CARITAS PRESENTA IL BILANCIO SOCIALE ’22 E IL REPORT STATISTICO SULLE POVERTÀ

Ecco i dati del report "La povertà in Italia secondo i dati della rete Caritas", e il Bilancio sociale 2022

Si è svolta martedì 27 giugno, dalle ore 10.30 alle 12.30 presso la sede di Caritas Italiana (via Aurelia 796 a Roma), la presentazione congiunta del Bilancio Sociale 2022 e del primo Report statistico nazionale sulle povertà dal titolo “La povertà in Italia secondo i dati della rete Caritas”.

Il Report statistico segna poi una novità assoluta per Caritas Italiana, che per la prima volta sceglie di presentare già a giugno, invece che nella tradizionale Giornata mondiale di lotta alla povertà del 17 ottobre, i dati riferiti al 2022 raccolti nei Centri di Ascolto e servizi Caritas.

L’analisi (la sintesi, scaricabile, è in calce a quest articolo) che ne emerge fornisce quasi in tempo reale la situazione delle 255.957 persone che nel corso del 2022 si sono rivolte ai Centri d’ascolto diocesani e parrocchiali in rete con la raccolta dati. Emerge un aumento del 12,5% delle persone ascoltate rispetto all’anno prima, anche per effetto, ma non solo, dell’accompagnamento dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.

Un altro aspetto sottolineato è la multidimensionalità della povertà, ossia il fatto che chi si rivolge ai servizi Caritas vive una situazione di povertà a causa di più motivi concomitanti e manifestando due o più ambiti di bisogno. In questo senso prevalgono, come di consueto le difficoltà legate a uno stato di fragilità economica, i bisogni occupazionali e abitativi; seguono i problemi familiari (separazioni, divorzi, conflittualità di coppia), le difficoltà legate allo stato di salute (disagio mentale, problemi oncologici, odontoiatrici) o ai processi migratori. I dati dicono anche di una “cronicizzazione della povertà”, riportandoci ad una situazione pre-pandemia.

Sempre all’interno del Report è riportato l’esito di una articolata analisi statistica multivariata – la prima nel suo genere realizzata su dati di fonte Caritas – che ha consentito di estrapolare cinque profili o cluster di beneficiari (i vulnerabili soli, le famiglie povere, i giovani stranieri in transito, i genitori fragili e i poveri soli), andando oltre la semplice analisi descrittiva delle tante variabili a disposizione nella banca dati Caritas (complessivamente oltre 300).

«I dati sono importanti», ha sottolineato don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana: «ma lo sono ancora di più le persone. Occorre ripartire dai poveri e dalle loro priorità e bisogni, che come abbiamo visto possono essere molteplici e complessi, più che concentrarci sulle sole azioni”.

Alla presentazione sono intervenuti mons. Carlo Roberto Maria Redaelli (Presidente di Caritas Italiana), padre Vyacheslav Grynevych (Direttore Caritas Spes in Ucraina), Massimo Ciampa (Segretario generale Mediafriends), Roberto Leonardi (tra i vincitori del bando Cre@ttività), Walter Nanni e Federica De Lauso (Ufficio Studi di Caritas Italiana), Monica Mondo (TV2000).

L’evento è stato trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook e YouTube di Caritas Italiana. Eccolo:


NOTA DEL DIRETTORE IN MERITO AI LOCALI DELLA RACCOLTA ABITI DI PACHINO

In riferimento alla situazione dei locali destinati alla raccolta per abiti del vicariato di Pachino, si precisa che la Caritas diocesana, quale organismo pastorale della Diocesi di Noto, insieme al suo Vescovo, ha già preso contatti con l’amministrazione locale per l’individuazione, nel minor tempo possibile, di soluzioni alternative.

Si auspica che tale situazione non venga strumentalizzata per attività che non abbiano alcuna attinenza con la funzione pastorale propria dell’ufficio diocesano.

Il direttore Fabio Sammito

GIONATA DEL RIFUGIATO ’23: LA BELLEZZA DI SCOPRIRSI FRATELLI

Un pomeriggio di sorrisi, parole di amicizia, dialogo, condivisione. Nella condivisione del cibo, del gioco e della preghiera

Anche a Modica, nella sede del cantiere educativo Crisci Ranni si è celebrata la #GiornataMondialedelRifugiato2023: un pomeriggio di sorrisi, parole di amicizia, dialogo, condivisione.
Con gli amici di Libera Contro le Mafie Modica, Modicaltra, Cooperativa Filotea e tanti fratelli e sorelle di buona volontà, bambini e anziani, si è voluto gustare la bellezza dello stare assieme.

Abbiamo cominciato dal gioco perché tutti abbiamo bisogno di ricordarci quanto sia importante tornare a giocare, prendendoci un po’ meno sul serio e facendo dei bambini i nostri maestri. Grazie ai fratelli del Villaggio del Magnificat realtà che ospita minori ucraini in fuga dalla guerra e che nel Villaggio hanno trovato delle braccia che accolgono, abbiamo realizzato una grande scritta “Pax” , dove ognuno poteva lasciare una traccia di sé sull’impegno, perché l’insensatezza della guerra ci porti a percorrere vie di pace.

Coinvolgente anche il momento di preghiera interreligiosa che ha preceduto la fraternità ricordandoci che prima di tutto ringraziamo Dio per il dono dell’amicizia e dello spezzare insieme il pane.
Infine, la tavola si è imbandita di piatti provenienti da tantissime Paesi, di tradizione e culture diverse: Ucraina, Guinea, Italia, Marocco, Tunisia, Gambia. Durante la cena poi si è ballato a ritmo di tamburi e jambe perché anche la musica è uno spazio che unisce e che supera steccati e divisioni.

E infine abbiamo sperimentato quanto davvero poco basti a riconoscerci “Fratelli tutti”, come ci ricorda Papa Francesco. E lo siamo a partire dal vivere quella “convivialità delle differenze” che un grande pastore come don Tonino Bello esprimeva nel suo pensiero.

Ecco il video della prehiera interreligiosa:

E qui il momento di riflessione:

“PRONTI, VIA”: IL MESSAGGIO DEL VESCOVO RUMEO PER IL GREST 23

Il nostro pastore, in occasione dell'inizio delle attività estive, scrive a bambini e animatori: "Diamo il meglio di noi stessi per dire a tutti che ci siamo anche noi!"

Anche le temperature – oltre alla chiusura delle scuole – ormai dicono che l’estate è arrivata. E nelle parrocchie e nei cantieri educativi della nostra diocesi si sta camminando e lavorando per offrire ai più giovani la possibilità di vivere al meglio il loro tempo di vacanza, perché non sia “vacatio”, ossia vuoto e ozioso, ma permetta loro di esercitare la loro #creatività, coltivare nuove #amicizie, dedicarsi all’aggregazione e alla condivisione di un’idea di divertimento e gioco che portino con sé parole di speranza e di bene.

Negli otto vicariati della Diocesi sono già iniziati infatti le attività prepratorie (corsi di formazione per animatori, progetti, percorsi) del GREST, insieme ad altre iniziative pastorali, quali Oratori Estivi, e Campi Scuola.

Il nostro Vescovo, Mons. Salvatore Rumeo, particolarmente sensibile alla realtà dei nostri ragazzi, con alle spalle la lunga esperienza di parroco, approssimandosi le attività estive, ha voluto consegnare ai “grestini” e a quanti si impegneranno ad animare i centri estivi, un messaggio (lo si può scaricare in fondo alla pagina) dal titolo “Pronti… via”, augurando loro di vivere con entusiasmo e passione questo tempo di amicizia, di fede, di condivisione, con queste parole: “Diamo il meglio di noi stessi per dire a tutti, anche ai grandi, che ci siamo anche noi!

Pubblichiamo di seguito il calendario delle Attività Pastorali Estive 2023, per ragazzi e giovani, nei Vicariati della Diocesi e in allegato il messaggio del Vescovo per i ragazzi e i loro animatori.

Noto:
Parrocchia SS. Ecce Homo, GREST (Oratorio, dal 19 al 30 giugno 2023 – ore 15:30/18:00)

Avola:
Associazione METER, Campus estivo integrato (dal 3 al 28 luglio 2023, ogni mercoledì, giovedì e venerdì – ore 9:30/12:00)

Pachino:
Parrocchia San Giuseppe (Chiesa M. di Pompei, dal 12 al 30 giugno 2023, mattina e pomeriggio)
Parrocchia San Gaetano – Portopalo (dal 3 al 28 luglio 2023 – ore 9:00/15:00)
Parrocchia San Corrado (dal 12 giugno al 14 luglio 2023 – ore 9:00/12:00 – 16:00/19:00)

Rosolini:
Parrocchia Cuore Immacolato di Maria (dal 17 al 30 luglio 2023)
Parrocchia Santa Caterina da Siena (dal 10 al 22 luglio 2023)

Modica:
Parrocchia Maria Ausiliatrice (dal 29 giugno al 29 luglio 2023, ore 16:00/19:30)
Parrocchia San Massimiliano Kolbe (dal 21 luglio al 26 agosto 2023, ore 9:00/12:30)
Parrocchia Sant’Elena (dal 19 luglio al 4 agosto 2023, ore 16:00/19:30)
Parrocchia S. Famiglia – Frigintini (dal 26 giugno all’8 luglio 2023 – ore 16:00/20:00)
Parrocchia S. Cuore – Modica Sorda (dal 20 giugno all’1 luglio 2023 – mattina)
CRISCI RANNI (dal 22 giugno al 31 luglio 2023, ore 16:00/19:30)
Summer Camps, 12-23 giugno; GREST (elementare e media), 26 giugno-14 luglio; Micro Grest (15 mesi- 3 anni) e Mini Grest (3-5 anni), 3-29 luglio.

Scicli:
Parrocchia SS. Salvatore – Villaggio Jungi (dal 13 giugno al 4 luglio 2023 – ore 16:00/19:00)

Pozzallo:
OraFest 2023 – Oratorio Francescano Estivo (Madonna della Fiducia, dal 26 al 30 giugno 2023 e dal 3 al 7 luglio 2023 – ore 10:00/12:00)
Oratorio Salesiano (Figlie di Maria Ausiliatrice – Chiesa Madre, dall’1 al 28 luglio 2023 – ore 8:30/13:00)

Ispica:
GREST, Parrocchia SS. Annunziata (dal 12 giugno al 30 giugno 2023, ore 9:00/12:30)
SERATA GREST FAMILY, 23 giugno 2023, ore 20:30
Finale GREST, 30 giugno 2023, ore 21:00


MIGRANTES E CARITAS: LA TERRA È DI TUTTI E OGNI PERSONA HA DIRITTO DI MUOVERSI LIBERAMENTE

Una tragedia tra le più dolorose e gravi degli ultimi dieci anni. Così Fondazione Migrantes e Caritas Italiana commentano la strage di migranti avvenuta nel Mar Egeo davanti alle coste greche

Al largo del Peloponneso, in Grecia, sono ancora in corso le ricerche in mare delle centinaia di persone migranti che si trovavano a bordo di un barcone affondato nella notte tra martedì e mercoledì.

Nell’esprimere dolore per questo ennesimo tragico naufragio, nel quale sono morte almeno 78 persone e 104 sono state soccorse, Migrantes e Caritas sottolineano «la necessità di canali regolari d’ingresso in Europa che evitino la morte a uomini, donne e bambini costretti a fuggire per vivere una vita più dignitosa. Occorre una maggiore consapevolezza a livello europeo, affinché si superi presto il regolamento di Dublino e non si chiudono le frontiere».

La terra è di tutti e ogni persona ha diritto di muoversi liberamente senza alcuna limitazione. Papa Francesco – ricordano Fondazione Migrantes e Caritas Italiana – nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebrerà il prossimo settembre, sottolinea questa libertà a partire dal titolo “Liberi di scegliere se migrare o restare”.
Due diritti fondamentali come «il diritto di vivere nella propria terra o migrare liberamente. Diritti oggi a rischio perché spesso non si conoscono – o non si vogliono conoscere – le reali motivazioni delle partenze specialmente da luoghi dove c’è guerra o si vivono situazioni di estrema povertà. Dovrebbe essere chiaro per tutti che per comprendere bisogna conoscere».