Archivi della categoria: Caritas

VOLONTARI SCU: COME AL PRIMO GIORNO DI “SCUOLA”

Sono i giovani che - dopo aver vinto il bando di concorso del 15 dicembre '22 e superato le selezioni - cominciano ora il lor percorso nei progetti Caritas

E così diamo il nostro caloroso “Benvenuto” ai giovani che – dopo aver vinto il Bando di Servizio Civile Universale del 15/12/2022 del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e e superato le selezioni effettuate in presenza, cominciano ora il loro percorso nei progetti SCU della nostra Caritas diocesana.

«Confortati dal sentirsi accompagnati, in movimento, in riflessione e condivisione», sono questi alcuni degli stati d’animo che i volontari hanno espresso alla fine della prima giornata di formazione generale. Un primo, necessario e fondamentale, momento di conoscenza e confronto su aspettative e timori che li accompagnano all’inizio di questo percorso.

Samantha, Maddalena, Miriana, Linda in servizio presso l’Associazione Piccoli Fratelli di Modica, (per il progetto di 12 mesi: “L’amore qui non passa”) hanno espresso il desiderio di riuscire ad avere un altro sguardo, più libero, sulla disabilità, augurandosi che questo percorso le ammorbidisca nella vita.


Egle, Federica, Alessia in servizio presso il Centro di ascolto di Pachino (per il progetto: “Diamo una mano“, in assistenza a donne con minori a carico e donne in difficoltà, della durata di 12 mesi), si sono augurate di riuscire a trovare il giusto linguaggio per comunicare con i più fragili e sensibilizzare il territorio.

Manuel, Giovanni e Ylenia in servizio presso l’Ass. Agape di Pachino (per il progetto di 12 mesi: “L’amore qui non passa”), hanno espresso la speranza di essere un valido sostegno per i ragazzi che accompagneranno.

Giulia, Gloria, Riccardo, Veronica e Arianna, in servizio presso la Casa Don Puglisi di Modica, (per il progetto “Il nome del padre e le benedizioni della madre”, in Assistenza a minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale, della durata di 12 mesi), si sono augurati che questo percorso permetta loro di riuscire a vivere l’esperienza di servizio senza lasciarsi sopraffare dalle aspettative altrui, quanto piuttosto mettendosi in gioco per imparare ad essere presenza piena e sensibile.

Ognuno con una personalità diversa, ciascuno con le proprie aspettative e i propri timori che “messi in comune, sembrano più facili da affrontare”.
E allora, di nuovo: benvenuti, ragazzi! Buon lavoro e buona strada, perché «L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo» diceva Sofocle…

INTORNO ALLA CASA DI BETANIA: IL PODCAST DEL RITIRO CARITAS

L'audio delle due lectio della biblista Rosanna Virgili, al Santuario Maria SS. Scala del Paradiso - Noto

1 e 2 giugno: al Santuario Maria SS. Scala del Paradiso di Noto, due giorni di ritiro spirituale diocesano. Tema delle riflessioni: la Casa di Betania, in sintonia con il #cammino delle Chiese d’Italia.
Qui alcuni spunti che il nostro direttore, Fabio Sammito ci propone:
«Che differenza c’è tra i giovani volontari che spalano fango in Romagna e i volontari Caritas che si incontrano per ascoltare la Parola di Dio? Il fatto che Qualcuno ci ha chiesto di collaborare con Lui. Non si risponde solo a un bisogno dal basso ma a una richiesta di collaborazione da parte di Dio».
«Tutto parte, nella Bibbia, da un grido della terra, dopo che il fratello uccide il fratello. Il grido della terra, che è madre e non sopporta che il grembo diventi sepoltura, è ascoltato da Dio. Che, per questo, scende e chiede a Caino: “Dov’è tuo fratello?”».
«Un altro grido: quello del popolo d’Israele schiavo in Egitto. Dio lo ascolta e interviene, prendendosene cura. E la cura è la terra promessa, bella e spaziosa. Per questo chiama Mosè… Dio va verso i poveri e ci chiama a collaborare con lui, per loro. Con un’opera comune, perché Dio non si presenta come un leader ma come uno che chiede, un questuante».
«Ma Dio non può essere imprigionato nemmeno in un tempio. Ha accompagnato il suo popolo restando in una tenda. A Davide, che vuole fargli una casa, Dio dice di no. Sarà lui stesso a costruire come casa una discendenza».
«Quando Zaccaria nel tempio non trova fede, l’angelo di Dio va in una casa, quella di Maria. Che dice il suo sì, diventa alleata del Signore, e canta nel Magnificat la rivoluzione che Dio opera dalla parte dei poveri».
«La Caritas è proprio questo: andare con Dio verso i poveri e cantare il Magnificat, cantare la rivoluzione di Dio».
«Eccoci alla Casa di Betania, dove Marta vive l’ospitalità. Fede e ospitalità sono generate da un cristianesimo che nasce dal sud, dal Mediterraneo. È questo che rischia di mancare ai nostri figli se, come sta accadendo, si perde Dio, si perde la pietà e l’ospitalità proprie della fede cristiana».

Qui a seguire i podcast delle due lezioni tenute dalla biblista Rosanna Virgili, docente di Esegesi presso l’Istituto Teologico Marchigiano (Pontificia Università Lateranense).👇

Ascolta “1 Giugno 2023 Ritiro spirituale della Caritas diocesana sul tema: la Casa di Betania, in sintonia con il cammino delle Chiese d’Italia” su Spreaker.

Ascolta “2 Giugno 2023 Ritiro spirituale della Caritas diocesana sul tema: la Casa di Betania, in sintonia con il cammino delle Chiese d’Italia” su Spreaker.

VOLERE VOLARE: “LA PAROLA FA EGUALI: DON MILANI E LA SUA SCUOLA”

La conferenza al Cantiere Educativo di Ispica in occasione del centenario della nascita del priore di Barbiana

Si è svolta, lo scorso martedì 30 maggio, la conferenza su Don Milani, promossa e voluta dal nostro Cantiere Educativo “Volere Volare” in occasione del centenario della nascita del priore di Barbiana. Relatore della conferenza è stato il prof. Sergio Tanzarella, ordinario di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, che ci ha condotto attraverso l’esistenza di don Milani alla luce dei suoi scritti.
La grandezza non si misura dalla grandezza del luogo in cui si è svolta”.
Questa frase, che don Milani scriveva in una lettera alla madre, ci fa entrare con forza dentro ciò che lo animava in tutta la sua vita trascorsa a Barbiana. Un esilio in un luogo con meno di cento abitanti, trasformato in vita che germoglia e rende nuove tutte le cose.
MANI allenate a sciogliere i nodi dell’esistenza umana e dei suoi drammi.
PIEDI che hanno camminato e accompagnato le fatiche del popolo.
LA PAROLA, donata e trasmessa, come mezzo per formare una coscienza critica e storica, diventa strumento di uguaglianza civile e sociale, di un pensiero critico, di espressione di ciò che si ha dentro per tutti quei bambini e ragazzi a cui don Milani dedicò l’intera sua esistenza.
«L’arte dello scrivere è la religione, il desiderio di esprimere il nostro pensiero e di capire quello altrui è l’amore. E il tentativo di esprimere le verità che solo si intuiscono le fa trovare a noi e agli altri. Per cui essere maestro, essere sacerdote, essere cristiano, essere artista, essere amante o essere amato, sono in pratica la stessa cosa».
Così l’esempio di don Milani e della sua cura diventano invito per tutti noi a fare nostro il suo CORAGGIO per avere a cuore la formazione e la crescita delle nuove generazioni.
La stipula della convenzione tra il nostro cantiere e gli istituti scolastici di Ispica Istituto Comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina”  e Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” Ispica non poteva essere inserita in una occasione migliore. L’impegno è di tutti, crediamoci!
Ha fatto seguito la presentazione del libro del Cantiere Volere Volare. Tra cielo e terra…crescere puntando in alto, che ripercorre questi primi tre anni di vita del cantiere a Ispica. A conclusione della serata è stata presentata anche una piccola mostra fotografica realizzata dai bambini del cantiere e che espone il loro pensiero sulla città, su come la vivono e come la vorrebbero: abbiamo voluto dare loro la parola perché arrivasse a tutti.
Grazie a quanti sono intervenuti: le maestre dei nostri bambini, compagne e sostegno del nostro operato, i volontari, le famiglie dei bambini, i cantieri educativi, gli insegnanti, gli amici, i presidi degli istituti scolastici, il prof. Alberto Moltisanti e la prof.ssa Elisa Faraci, il signor Sindaco, dott. Innocenzo Leontini, Fabio Sammito, direttore della nostra Caritas di Noto, il prof. Giovanni Peligra e il prof. Sergio Tanzarella per averci donato una bella, ricca e radicale conoscenza di don Milani.

ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA: GLI AIUTI CARITAS

Oltre 10mila sfollati, decine di vittime, danni per miliardi di euro: ecco come sostenere gli interventi di Caritas Italiana per portare aiuti alle popolazioni dell'Emilia Romagna, devastata da forti nubifragi e allagamenti

Caritas Italiana segue con apprensione quanto sta accadendo in Emilia Romagna, devastata in questi giorni da forti nubifragi e allagamenti, dopo quelli già avvenuti ad inizio mese, ed esprime il suo cordoglio per le vittime e la sua vicinanza alle popolazioni colpite, in particolare a quanti sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni.

«Siamo in costante contatto con il Delegato regionale Caritas dell’Emilia Romagna e con i Direttori delle Caritas diocesane», dichiara don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana, «per avere un quadro aggiornato della situazione e individuare insieme le prime necessità a cui far fronte, in coordinamento anche con la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana e i Vescovi delle diocesi maggiormente coinvolte».

«I Direttori delle Caritas diocesane dei territori più colpiti, come Cesena, Forlì, Faenza e Imola, riportano una situazione ancora caotica e in cui prevale ora l’esigenza di sgombro dell’acqua e di pulizia delle case sommerse dal fango – segnala il Delegato regionale, Mario Galasso –. Molte strutture diocesane, come empori e mense sono state colpite esse stesse dalle alluvioni, nonostante questo le varie Caritas diocesane e parrocchiali sono già attive nell’ospitare famiglie e nel supportarle sui bisogni più immediati (acqua potabili, coperte, ecc…) e su questi aspetti continueremo ad operare nei prossimi giorni».

«Quella in corso è una emergenza che interpella tutti e dobbiamo prendere atto di questa realtà. Come scrive papa Francesco nell’Enciclica Laudato Si’ – aggiunge don Pagniello –, dobbiamo sempre ricordarci che “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale” e che “le soluzioni richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura”. Per questo come Caritas siamo pronti a intervenire in una prospettiva di accompagnamento che, come già sperimentato in precedenti emergenze in Italia e nel mondo, metta al centro i bisogni delle persone, in particolare di quelle che vivevano già situazioni di disagio sociale ed economico e che rischiano di rimanere escluse da altre forme di supporto», continua il Direttore di Caritas Italiana.
«Accanto a questo è sempre più evidente come queste crisi climatiche vadano prevenute e occorra denunciare tutte quelle azioni di consumo, di spreco e di alterazione dell’ambiente, sia pubbliche che private, sempre più insostenibili», conclude don Pagniello.

È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito https://donazioni.caritas.it/ o bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza alluvione 2023” tramite:

  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

RITIRO DIOCESANO RESIDENZIALE: 1 E 2 GIUGNO ’23

Due giornate di spiritualità al Santuario Maria Scala del Paradiso. Iscrizioni entro il 26/05 tramite il form riportato nel testo

Carissimi,
anche quest’anno ci prepariamo a vivere due intensi giorni di ritiro diocesano al Santuario diocesano Maria Scala del Paradiso. Come sempre il ritiro è residenziale (l’1 e il 2 giugno 2023). Ricordiamo di portare la Bibbia.
Quest’anno sarà con noi la biblista Rosanna Virgili, laureata in Filosofia all’Università di Urbino, in Teologia alla Pontificia Università Lateranense e Licenziata in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Attualmente è Docente di Esegesi presso l’Istituto Teologico Marchigiano (Pontificia Università Lateranense).

Il tema sarà la Casa di Betania, in sintonia con il cammino delle Chiese d’Italia e in continuità con il ritiro di Quaresima guidato da fra Giuseppe Maria Pulvirenti.
Sarà anche un’occasione preziosa di incontro e preghiera insieme al nostro nuovo pastore Mons. Salvatore Rumeo.

Questo il programma del ritiro:
Giovedì 1 giugno
– Ore 15.00 arrivi
–  O
re 16 .00 introduzione e invocazione allo Spirito Santo
– Ore 16.00 -17.30 lectio
– Ore 17,30 pausa
– Ore 18.00 -19.30 condivisione
– Ore 19.30 vespri

– Ore 20.00 cena
– Ore 21.00 fraternità e compieta

Venerdì 2 giugno
– Ore 7.45 lodi
– Ore 8.15 colazione
– O
re 9-10.30 lectio
– Ore 10.30 pausa
– Ore 11.00
condivisione
– Ore 12.00 Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Salvatore Rumeo
– Ore 13.00 pranzo

Per la registrazione è necessario compilare il seguente modulo 👇

https://forms.gle/C9vzXsQg2a8nDpME7

La quota, comprensiva di due pasti, colazione e pernottamento con lenzuola e asciugamano è di 40 euro (chi avesse difficoltà darà quello che può, la quota non dovrà essere un ostacolo alla partecipazione).
Necessario è, invece, iscriversi entro il 26 maggio contattando il Direttore della Caritas diocesana (cell. 334/6138705 – mail: caritasdiocesanadinoto@gmail.com).

Nell’attesa di incontrarci un fraterno saluto nel Signore

Il direttore della Caritas diocesana
Fabio Sammito

CRISCI RANNI: ECCO IL VIDEO DEL RITO DI SABATO 15 APRILE

A un mese esatto dal sabato del rito (il primo dopo Pasqua), ecco la breve clip che lo staff di Crisci Ranni ha girato, lavorato e pubblicato

Basta rivolgere lo sguardo verso l’alto per capirlo: siamo tutti polvere di stelle!
Compreso questo – non solo con la mente, ma anche con il cuore – l’idea di fratellanza universale da concetto astratto diventa fatto naturale, ancora più ampio nella portata, abbracciando tutto il creato.
“Siamo tutti polvere di stelle!”, – ricordate? – è anche il tema scelto per il rito di quest’anno di Crisci Ranni, un invito a riconoscere la luce dentro di noi e, al tempo stesso, la connessione con tutti gli altri (donne, uomini) e con i viventi del pianeta.

E oggi, a un mese esatto dal sabato del rito (il primo dopo Pasqua), ecco la breve clip che lo staff di Crisci Ranni ha girato, lavorato e pubblicato.

Un modo per permettere a papà, mamme, bimbi grandi e piccoli, zii, nonni, animatori, attori… di rivedersi e ritrovarsi. Nelle stelle che hanno decorato il parco urbano “Padre Basile” di Modica; nella polvere di stelle che ha illuminato il sorriso delle centinaia di persone accorse per il gioco ed il rito; nelle attività che hanno animato il pomeriggio del “sabato del villaggio”; nella grazia della Compagnia Del Piccolo Teatro che ha messo in scena il racconto Polvere di stelle, da cui abbiamo preso spunto per il percorso di formazione proposto a scuole, parrocchie, associazioni, cantieri educativi; nelle parole di don Angelo Giurdanella, Vescovo di Mazara del Vallo e del nostro diettore, Fabio Sammito che ci hanno accompagnato verso il rito; nella gioia delle campane e del grido “Crisciiiiiii Ranniiiii”, che intorno alle 18.30 ha risuonato per tutta la città di Modica.

Un video di pochi minuti per ritrovare ancora tutte, intere, le emozioni del 15 aprile. Eccolo:

NOI+. SE VALORIZZI TE STESSO PROMUOVI IL VOLONTARIATO

Nell’anno europeo delle competenze 2023, Forum Terzo Settore e Caritas Italiana promuovono un'indagine per far riconoscere le competenze dei volontari e valorizzare tutto il volontariato

Nell’anno europeo delle competenze 2023, Forum Terzo Settore e Caritas Italiana, in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre, portano avanti l’impegno per far riconoscere le competenze dei volontari.

Attraverso l’indagine “NOI+. Valorizza te stesso, valorizzi il volontariato“, si punta a coinvolgere 10mila volontari nel nostro Paese per far emergere, attraverso un questionario da compilare su www.noipiu.it, le competenze acquisite durante la loro esperienza e compiere così il primo, imprescindibile passo verso il loro riconoscimento anche all’esterno.

Le attività di volontariato hanno infatti ricadute positive, oltre che sull’acquisizione di consapevolezza di sé e della società, anche sulla formazione, sul lavoro e nell’esercizio della cittadinanza attiva. Ad oggi, però, non esiste un sistema che riconosca formalmente e valorizzi le competenze dei volontari, mentre lo stesso Codice del Terzo Settore punta al raggiungimento di questo obiettivo, disponendo che vengano definiti “i criteri per il riconoscimento in ambito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato”.

Il traguardo è molto importante per le organizzazioni di volontariato e per tutto il Terzo settore.

Chiunque abbia svolto, almeno una volta nella vita, attività di volontariato, può rispondere a semplici domande su www.noipiu.it: scoprirà competenze che non pensava di avere, contribuirà a far emergere il proprio valore e quello della propria rete e a rafforzare il ruolo del volontariato per una società più inclusiva e partecipata.

Qui i materiali comunicativi da scaricare per diffondere il questionario.

Qui il video promo:

CARITAS ITALIANA: CORRESPONSABILITÀ, PER IL BENE COMUNE

Le proposte della Presidenza di Caritas Italiana su politiche di contrasto alla povertà e fenomeno migratorio

La Presidenza di Caritas Italiana, riunita in questi giorni a Roma, esprime alcune preoccupazioni su due questioni che coinvolgono gli ultimi, sulle quali ognuno è chiamato a fare la propria parte. Lo fa invitando alla corresponsabilità per trovare insieme opportunità di miglioramento, dialogando in spirito costruttivo. In questo senso, la Presidenza della Caritas, all’indomani dell’approvazione del “decreto lavoro”, chiede una riflessione attenta sulle politiche contro la povertà adottate e sulla gestione del fenomeno migratorio, caldeggiando un intervento strutturale.

Di fronte alla previsione governativa che va nella direzione auspicata di sostituire il Reddito di cittadinanza con due misure distinte – lAssegno per l’inclusione (Adi) e lo Strumento di attivazione (Sda) –, Caritas si augura che la proposta possa essere suscettibile di ulteriori revisioni che tengano conto dell’esperienza delle tante realtà che si occupano da anni di povertà a stretto contatto con le persone in difficoltà.

Nel ribadire che qualsiasi misura di contrasto deve assicurare a chiunque cada in povertà il diritto a una vita dignitosa fino a quando persiste la condizione di bisogno, occorre rilevare che l’Adi copre solo alcune categorie specifiche di persone in povertà e lo Sda utilizza il requisito anagrafico che non sempre rappresenta un criterio di maggiore probabilità di trovare un lavoro. Ancora troppo debole e discrezionale risulta poi il riferimento alla sussidiarietà locale, se si considera che l’inclusione delle persone è un processo radicato nei territori che deve essere integrato per riuscire a garantire risposte adeguate. Perché siano efficaci, le politiche di contrasto alla povertà richiedono interventi volti a ridurre la precarietà e il fenomeno del cosiddetto “lavoro povero”. Il decreto invece prevede strategie di detassazione che, seppur lodevoli, non sono configurabili come una politica dei redditi o di contrasto alla povertà. Senza dimenticare che il decreto prefigura un aumento della durata e dell’applicabilità dei contratti a tempo determinato, nonché l’ampliamento dell’utilizzo dei voucher.

Riguardo al fenomeno migratorio, la Presidenza di Caritas Italiana chiede che si esca definitivamente da una logica di emergenza per ragionare in termini strutturali. Servono, con urgenza e senza ulteriori rinvii, azioni congiunte a livello europeo, per mettere in atto tutti quei “canali legali” che consentono a coloro che comunque arriverebbero in Europa di non rischiare la propria vita. Le realtà diocesane sono coinvolte nell’accoglienza e sempre più chiamate a far fronte a situazioni che presentano notevoli criticità. Mentre aumenta il numero degli arrivi, è decisivo privilegiare un sistema diffuso di accoglienza che consideri prioritarie le strutture più piccole, per garantire standard qualitativamente elevati e un’efficace integrazione delle persone nel tessuto sociale.

Grande preoccupazione continua a suscitare infine la questione dei minori non accompagnati: è necessario individuare strumenti chiari che favoriscano il ricongiungimento familiare, attraverso percorsi tutelati e regolamentati per non alimentare reti illegali dedite allo sfruttamento e al traffico degli esseri umani.

CRISCI RANNI: IL CANTIERE EDUCATIVO ESEMPIO PER ITALIA CHE CAMBIA

Un cantiere educativo nato da un'antica tradizione locale e oggi legato all'esperienza della Casa Don Pino Puglisi che coinvolge le scuole, le famiglie e la città tutta in percorsi di cittadinanza attiva

Qui è dove il  cantiere Crisci Ranni è finito sul portale ICC (Italia che cambia): un bellissimo progetto editoriale per raccontare, mappare e mettere in rete quel pezzo di Paese che di fronte a un problema si attiva per cambiare concretamente le cose senza delegare o aspettare.
 Qui è dove si racconta lo spirito, l’idea, la tensione etica, la voglia di cooperazione e #condivisione, le attività, la bellezza del dare e dello stare #insieme, l’urgenza di far “crescere grandi” i nostri ragazzi, la lungimiranza dei #percorsi, che coinvolgono tutte le #scuole della città su temi che nutrono il cuore a partire da #fiabe e racconti.
Qui è dove si parla di #crocicchi, strade e #periferie. Gli stessi concetti affrontati nel 43esimo #convegnoCaritas Italiana.
Qui è dove, il nostro direttore, Fabio Sammito cita quel “patto” sociale tra realtà educative del #territorio che sta alla base della nascita del cantiere #Crisciranni e, da quello, alla #fondazione di altri 8 #cantieri, tra Noto, Pachino, Ispica, Scicli, Pozzallo e Frigintini.

SELEZIONE SCU BANDO 15/12/22 – PUBBLICAZIONE GRADUATORIE

Sono qui pubblicate - scaricabili, a fondo pagina - le graduatorie dei volontari in servizio civile universale per i tre progetti di Caritas Noto

Ai sensi del Bando di Servizio Civile Universale del 15/12/2022 del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e delle selezioni effettuate in presenza, sono qui sotto pubblicate le graduatorie dei volontari in servizio civile universale per i progetti “L’amore qui non passa_Noto”, “Il nome del padre e le benedizioni della madre_Noto”, “Diamo una mano_Noto”.

I volontari troveranno pubblicato il relativo codice di presentazione della domanda accanto al punteggio e all’esito della selezione. La data di avvio dei tre progetti è: 25 maggio 2023.

Ricordiamo qui i termini e le specifiche dei tre progetti Caritas Noto

  • Titolo primo Progetto: Diamo una mano
  • Settore e area di intervento: Assistenza – Donne con minori a carico e donne in difficoltà
  • Durata: 12 mesi
  • Sede: Centro di ascolto Caritas di Pachino (SR)
  • Giovani volontari coinvolti: 4 (senza vitto e alloggio).


  • Titolo secondo Progetto: Il nome del padre e le benedizioni della madre
  • Settore e area di intervento: Assistenza – Minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale
  • Durata: 12 mesi
  • Sede: Casa don Puglisi, Modica (RG)
  • Giovani volontari coinvolti: 8 (senza vitto e alloggio).


  • Titolo terzo Progetto: L’amore qui non passa
  • Settore e area di intervento: Assistenza – Disabili
  • Durata: 12 mesi
  • Sede: Ass. “Piccoli Fratelli Onlus”, Modica e Ass. Volontariato “Agape”, Pachino
  • Giovani volontari coinvolti: 8 (senza vitto e alloggio).